Cosa fare con i Picasso di Oslo

Ci sono cinque murales sull'edificio danneggiato dall'attentato di Anders Breivik: il governo deve decidere se demolirlo - e spostare le opere altrove - o ristrutturarlo

Windows are boarded up on the government quarter's "Y" building with Picasso's mural art work "The Fisherman" in Oslo, Norway on August 6, 2013. The art work survived the 22nd July 2011 bombing unscathed, but other government buildings bearing the artist's murals were severely damaged. The Norwegian Directorate for Cultural Heritage fears that Picasso's first monumental concrete murals, which were made between the late 1950s and the early 1970s for two government buildings in Oslo, may be destroyed. The buildings were severely damaged during the deadly terrorist attack in the Norwegian capital in July 2011. The government is now considering whether to demolish the Modernist buildings that form the regjeringskvartal or government quarter. AFP PHOTO / ODD ANDERSEN
Windows are boarded up on the government quarter's "Y" building with Picasso's mural art work "The Fisherman" in Oslo, Norway on August 6, 2013. The art work survived the 22nd July 2011 bombing unscathed, but other government buildings bearing the artist's murals were severely damaged. The Norwegian Directorate for Cultural Heritage fears that Picasso's first monumental concrete murals, which were made between the late 1950s and the early 1970s for two government buildings in Oslo, may be destroyed. The buildings were severely damaged during the deadly terrorist attack in the Norwegian capital in July 2011. The government is now considering whether to demolish the Modernist buildings that form the regjeringskvartal or government quarter. AFP PHOTO / ODD ANDERSEN

Entro i primi mesi del 2014 il governo norvegese dovrà prendere una decisione riguardo la demolizione di alcuni uffici governativi di Oslo, pesantemente danneggiati dalle bombe fatte esplodere da Anders Breivik il 22 luglio 2011. La questione non è banale perché sulle pareti interne ed esterne di alcuni blocchi degli edifici in questione sono presenti cinque murales progettati da Pablo Picasso negli anni Cinquanta e Sessanta.

Le opere sono legate alla mitologia e al mondo marino (“Il pescatore”, “La spiaggia”, “Il satiro e il fauno”) e sono considerate le prime di Picasso su una superficie di cemento. Picasso non lavorò all’opera sul posto ma realizzò alcuni bozzetti che vennero poi “trasferiti” sulle pareti dell’edificio dall’artista norvegese Carl Nesjar. Il governo sta valutando la possibilità di demolire l’edificio e spostare i murales altrove, perché secondo alcuni calcoli sarebbe l’opzione meno costosa: alcuni artisti norvegesi recentemente si sono detti d’accordo con il governo in quanto reputano che l’edificio sia brutto e «di ispirazione sovietica». Joern Holme, direttore dell’agenzia governativa che tutela il patrimonio artistico del paese, ha risposto che a suo giudizio il palazzo dovrebbe essere soltanto ristrutturato: «non possiamo demolire una parte importante di un’epoca passata solo perché oggi la troviamo brutta».

Alcuni avvocati della famiglia di Picasso, che secondo BBC dovrà essere contattata nel caso si decida di spostare i murales, hanno detto che Picasso li disegnò appositamente per quegli edifici, che quindi non si possono «semplicemente buttare giù». Claudia Andrieu, uno di questi avvocati, ha comunque aggiunto che per il momento non sono stati consultati dal governo norvegese ma che si dicono «aperti al dialogo».