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  • Sabato 23 luglio 2011

La Norvegia, il giorno dopo

Sono state uccise 85 persone e ne sono morte 7 a Oslo per una bomba

Chiudiamo questa giornata di aggiornamenti in diretta con un breve riepilogo.
– Nelle prime ore di oggi le autorità norvegesi hanno comunicato che le persone uccise sull’isola di Utøya sono almeno 84, stima portata a 85 nel pomeriggio. La bomba nel centro di Oslo ha ucciso sette persone, ma secondo la polizia potrebbero esserci ancora dei dispersi. Il timore è che il numero complessivo di morti possa arrivare a 98.

– Il principale e al momento unico sospettato è Anders Behring Breivik, norvegese da tempo aderente ai gruppi di estrema destra. Sembra che l’uomo abbia organizzato gli attacchi di ieri, collocando un’autobomba nel centro di Oslo e creando così un diversivo per compiere il massacro a Utøya. L’uomo è arrivato sull’isola dicendo di essere un poliziotto e ottenendo così la fiducia dei ragazzi (quasi tutti con una età tra i 14 e i 18 anni) del campo estivo per i giovani organizzato dal Partito laburista. Breivik ha poi preso di sorpresa gli adolescenti estraendo alcune armi e aprendo il fuoco. In novanta minuti ha massacrato 85 persone, rincorrendole fino sulla costa, dove alcuni ragazzi hanno cercato di fuggire a nuoto. L’uomo non ha opposto resistenza all’arresto e ha ammesso di aver sparato, ha riferito nel tardo pomeriggio di oggi la polizia.

– Le ricerche nelle acque intorno all’isola sono continuate per tutta la giornata. Le autorità norvegesi vogliono assicurarsi che non vi siano altri corpi in acqua, magari di ragazzi rimasti feriti durante la fuga o morti annegati mentre cercavano di raggiungere la riva opposta a quella dell’isola, a quasi un chilometro di distanza.

– Il primo ministro e la famiglia reale della Norvegia si sono recati a Sundvollen, cittadina poco distante da Utøya, per incontrare i ragazzi sopravvissuti e i familiari delle vittime. L’incontro è stato molto commovente e il primo ministro ha confermato di voler fare piena luce su quanto accaduto per onorare il ricordo di chi è morto nella strage.

– Nel centro di Oslo la giornata è passata tra posti di blocco dell’esercito per garantire la sicurezza e vie sostanzialmente deserte. La polizia teme che ci possano essere ancora ordigni nascosti e per questo motivo l’accesso alla zona è limitato. Negozi e locali sono rimasti chiusi.

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18.31 – Il portavoce della polizia norvegese ha poi aggiunto che il sospettato, Breivik, ha ammesso di aver sparato sull’isola.

18.23 – Considerato il numero di persone ancora disperse, la polizia norvegese ipotizza che il numero complessivo dei morti possa essere 98. La stima attuale è di 92 morti: 85 persone uccise dall’attacco sull’isola e 7 dalla bomba in centro a Oslo.

18.16 – Alcuni palazzi danneggiati dall’esplosione nel centro di Oslo sono pericolanti e questo rende difficoltoso il recupero delle persone ancora disperse.

18.15 – Ci sono ancora quattro persone disperse, dice la polizia.

18.14 – Secondo la polizia ci potrebbero essere altri ordigni inesplosi nell’area centrale di Oslo dove c’è stato l’attacco di ieri. Per questo motivo l’area è isolata e controllata.

18.13 – La polizia norvegese conferma che nel centro di Oslo l’esplosione è stata causata da un’autobomba.

18.12 – Diversi testimoni hanno detto alla polizia di aver sentito spari da due parti diverse dell’isola, cosa che rafforza l’ipotesi di almeno due uomini armati durante l’attacco.

18.11 – Le indagini su possibili complici continuano, e si valuta ancora la possibilità che ci fosse un altro uomo armato sull’isola.

18.10 – La sparatoria sull’isola è durata almeno 90 minuti, dicono le autorità di polizia in una conferenza stampa in corso ora a Oslo.

18.03 – La polizia norvegese riferisce che l’attentatore si è arreso immediatamente quando è stato raggiunto dagli agenti.

17.47 – L’agenzia di stampa NTB dice che in una zona di Oslo dove ieri c’era stata l’esplosione è stata nuovamente evacuata, ma non se ne conoscono ancora le ragioni.

17.27 – La polizia norvegese ha confermato che l’attentatore aveva portato sull’isola anche un ordigno, che però non è esploso.

17.11 – L’ipotesi, ancora da confermare, che per la bomba esplosa nel centro di Oslo sia stato utilizzato del fertilizzante ha fatto ricordare a molti l’attentato di Oklahoma City del 1995. Ma che cosa accadde all’epoca? Ve lo raccontiamo qui.

16.57 – L’attenzione oggi si è concentrata principalmente su quanto accaduto a Utøya, dove sono state uccise almeno 85 persone. A Oslo l’esplosione della bomba nell’area dei palazzi governativi ha causato la morte di 7 persone e oggi si lavora per rimuovere i detriti. Il centro città, spiega l’inviato della BBC, è sostanzialmente isolato e ci sono pochissime persone in giro per strada. I negozi sono chiusi e ci sono diversi posti di blocco dell’esercito per ragioni di sicurezza.

16.29 – BBC ha ricostruito gli eventi da ieri a oggi in ordine cronologico.

16.29Un breve riepilogo per chi è arrivato ora.
– I ragazzi uccisi a Utøya sono almeno 85, i morti per l’esplosione nel centro di Oslo sono 7.
– I sopravvissuti all’attacco si trovano a Sundvolle, cittadina a qualche chilometro dall’isola. Sono stati raggiunti dal primo ministro e dalla famiglia reale, che hanno incontrato anche i loro amici e familiari.
– Le ricerche nelle acque intorno all’isola continuano perché ieri molti ragazzi hanno cercato di salvarsi fuggendo a nuoto e si teme possano esserci altri morti per ferite o annegamento.
– Il principale sospettato rimane Anders Behring Breivik, un trentaduenne norvegese di estrema destra. L’uomo avrebbe preparato un ordigno esplosivo utilizzando i fertilizzanti comprati ufficialmente per la sua azienda agricola. A Utøya si è finto un poliziotto e ha poi iniziato a sparare contro i ragazzi, tra i 14 e i 18 anni, che partecipavano al campo estivo giovanile del Partito laburista norvegese.

16.19 – Su Salon, Glenn Greenwald riflette sulla corsa di ieri di molti giornali e siti di informazione a trovare nel terrorismo islamico la risposta agli attacchi di Oslo e Utøya. Alcuni quotidiani italiani oggi sono usciti in edicola con prime pagine di quel tenore, cercando di metterci una pezza con ribattute e versioni successive.

16.07 – La raccolta, tradotta in inglese, dei commenti pubblicati nel corso del tempo da Anders Behring Breivik, il presunto attentatore, sul sito Document.no.

16.01 – Con barche e telecamere impermeabili, diverse squadre stanno setacciando le acque intorno all’isola alla ricerca di altri possibili morti.

15.58 – Le autorità norvegesi per ora dicono che non ci sono prove a sostegno dell’ipotesi di un secondo uomo armato sull’isola durante l’attacco. Le indagini comunque continuano e non viene esclusa nessuna possibilità.

15.45La polizia ha aggiornato la stima delle persone uccise sull’isola, portandola da 84 a 85, dice Reuters.

15.19 – Anche nella zona centrale di Oslo, dove c’è stata l’esplosione ieri pomeriggio, il livello di controllo è molto alto. Ci sono numerosi mezzi dell’esercito e posti di blocco per controllare chi accede all’area.

15.10 – Il livello di sicurezza sull’isola di Utøya in queste ore è massimo dopo l’attentato di ieri. Le squadre di soccorso e ricerca sono al lavoro per trovare ancora i ragazzi dispersi e c’è il timore che possano essere trovate altre persone uccise, nel bosco dell’isola, lungo la costa o nelle acque del lago.

14.55 – Il governo norvegese aggiorna i cittadini con le informazioni che ottiene man mano dagli inquirenti e dalle autorità di polizia. Il primo ministro ha confermato che le autorità stanno anche lavorando con diversi servizi di intelligence esteri per capire se vi siano collegamenti internazionali legati alla vicenda. Durante una conferenza stampa a Oslo, il ministro degli Esteri ha confermato che le ricerche delle vittime intorno a Utøya continua, il timore è che altri ragazzi siano morti affogati nel loro tentativo di fuggire a nuoto dall’isola. La giornata era fredda e piovosa e la distanza dell’isola dalla costa è di circa 800 metri.

14.41 – Dalla conferenza stampa del ministro degli Esteri, Jonas Gahr Støre, da Oslo. Le indagini sono ancora in corso per chiarire come siano avvenuti i due attacchi. A Utøya al momento dell’attacco c’erano circa 600 persone, ma non risulta ci fossero membri del governo sull’isola in quel momento. Il campo estivo si farà ancora in futuro, il modo migliore per «onorare la memoria» di chi è morto ieri.

14.36 – Russia Today ha pubblicato un video con alcune immagini da Utøya nei momenti dopo l’attacco, con gli sforzi dei soccorritori per mettere in salvo i feriti e trasportarli sull’altra sponda del lago. (Vi avvisiamo che alcune immagini sono molto esplicite.)

14.21 – Per i genitori, i parenti e gli amici dei ragazzi che ieri erano sull’isola di Utøya continuano a essere ore difficili. Molti non hanno ancora ricevuto notizie dirette e l’identificazione di tutte le vittime richiede tempo, lasciando molta incertezza.

14.19 – Intanto le indagini continuano, e i principali giornali e le emittenti norvegesi confermano che la polizia è al lavoro per capire se Breivik avesse qualche complice, forse un secondo uomo armato sull’isola.

14.11 – Il primo ministro sta parlando in diretta da Sundvollen alla stampa. Ha definito eroi i ragazzi di Utøya e ha detto che il modo migliore per ricordare e onorare i morti sarà quello di condurre tutte le indagini necessarie per trovare e punire i responsabili.

13.49 – Questa foto è stata scattata da Vegard Gratt (AP Photo/Scanpix) giovedì scorso durante uno dei meeting dei giovani laburisti. I ragazzi stavano ascoltando un intervento del ministro degli esteri Jonas Gahr Stoere.

13.49 – Sono almeno diciannove i ragazzi rimasti feriti gravemente a Utøya che stanno affrontando o affronteranno operazioni chirurgiche.

13.46 – Harald V di Norvegia ha 74 anni ed è re del paese dal gennaio del 1991. La Norvegia è una monarchia costituzionale e buona parte dei poteri del re sono esercitati dal Consiglio di Stato.

13.41 – Il re di Norvegia è arrivato a Sundvollen per incontrare i ragazzi sopravvissuti agli attacchi.

13.39 – Gli agenti di polizia si sono lanciati contro una persona sospetta a Sundvollen e l’hanno poi arrestata e portata via in auto. Si tratta di un ragazzo di 20 anni, avrebbe dichiarato di appartenere all’area giovanile del Partito laburista, quella che aveva organizzato il campo estivo a Utøya, e di aver portato con sé un coltello perché non si fida di nessuno: «Ci sono un sacco di persone strane qui intorno».

13.24 – NRK dice che l’uomo arrestato a Sundvollen aveva un coltello in tasca, motivato dal fatto che «non si sentiva sicuro».

13.19 – Un uomo è stato fermato a Sundvollen (vedi aggiornamento 12.51) dove si trova il primo ministro norvegese in visita ai sopravvissuti di Utøya. L’uomo aveva un coltello in una tasca, ma non si sa ancora se sia collegato in qualche modo agli attacchi di ieri o se costituisse una minaccia per la sicurezza del primo ministro.

13.14 – La polizia norvegese avrebbe identificato un altro sospettato, dicono fonti giornalistiche, ma la notizia non ha ancora conferme ufficiali.

13.09 – Anche BBC conferma che la ricerca dei corpi a Utøya e intorno all’isola continua. Alcuni ragazzi hanno cercato di fuggire a nuoto e si teme possano esserci altri morti in acqua.

12.59 – Qualche dettaglio in più sull’acquisto di sei tonnellate di fertilizzanti da parte di Breivik: il materiale fu acquistato il 4 maggio dalla catena Felleskjøpet Agri e i responsabili dicono che si tratta di «un normale ordine» per una azienda agricola.

12.52 – Le autorità norvegesi confermano di essere ancora al lavoro sull’isola per metterla in sicurezza e assicurarsi di aver recuperato tutti i corpi.

12.51 – Il primo ministro norvegese, Jens Stoltenberg, è da poco arrivato a Sundvollen (cittadina a nord di Utøya) dove sono ospitati i ragazzi sopravvissuti all’attacco di ieri.

12.45 – Alcuni testimoni sull’isola avrebbero sentito colpi d’arma da fuoco in due punti diversi di Utøya, particolare che sembra confermare la presenza di due uomini armati.

12.44 – La polizia conferma di aver avviato le indagini per un possibile secondo uomo armato sull’isola.

12.39 – VG continua a ipotizzare che vi fosse un secondo uomo armato sull’isola, ma non ci sono ancora conferme.

12.35 – Reuters riferisce che Breivik, il sospettato attentatore, lo scorso maggio aveva acquistato 6 tonnellate di fertilizzanti. Breivik ha una azienda agricola, ma c’è il sospetto che l’attività fosse una copertura per raccogliere grandi quantità di fertilizzante, elemento utilizzato spesso per creare ordigni esplosivi artigianali.

12.31 – Il sito di Dagbladet, uno dei tabloid norvegesi più letti, ha pubblicato un video con le immagini di ieri da Utøya. (Vi avvisiamo che le immagini sono particolarmente esplicite.)

12.21 – Hans Torgersen è un giornalista del giornale norvegese VG e alla BBC ha spiegato che Breivik, il presunto attentatore, era probabilmente contrario alla “linea morbida” del partito laburista nei confronti dell’integralismo islamico. Il partito era quindi l’obiettivo ideale, nella prospettiva di Breivik.

11.55 – Anders Behring Breivik, il presunto attentatore, è nuovamente sotto interrogatorio ed è accusato di terrorismo. Potrebbe comparire davanti ai magistrati entro tre giorni, dice una portavoce della polizia norvegese.

11.41 – Il giornale norvegese VG dice ora che sull’isola di Utøya c’erano due uomini armati. La notizia circola da pochi minuti e non è stata ancora confermata dalla polizia.

11.27 – Adrian Pracon è sopravvissuto alla strage di Utøya e ha raccontato come sono andate le cose. Via radio è arrivata la notizia sull’isola dell’esplosione nel centro di Oslo. Gli organizzatori hanno allora deciso di riunire i 700 ragazzi per comunicare la notizia. Poco dopo si è diffusa la notizia che era in arrivo un poliziotto.

Sono andato nella caffetteria per prendere da mangiare per tutti. Poi ho sentito dei colpi di pistola e molta gente si è messa a correre. Correvano e qualcuno gli stava sparando alle spalle. Ho visto diverse persone morire davanti ai miei occhi. Ho attraversato il campo raggiungendo la zona con le tende. Ho visto l’uomo armato: due persone hanno iniziato a parlargli e due secondi dopo sono state uccise.

Pracon racconta che l’uomo in divisa «sembrava un nazista» e che era molto calmo e sicuro di sé. Ha urlato contro i presenti che sarebbero morti tutti. In molti sono fuggiti a nuoto dall’isola, ma Pracon non ha fatto in tempo a levarsi gli abiti e dopo un centinaio di metri si è reso conto che non ce l’avrebbe fatta ad attraversare tutto il lago ed è tornato indietro.

L’ho visto a dieci metri di distanza da me, mentre sparava alle persone che scappavano a nuoto. Ha puntato la sua pistola contro di me e ho gridato: «No, per favore, non farlo.» Non so se mi abbia sentito o meno, ma mi ha risparmiato. È tornato un’ora dopo. Ero insieme ad altri sopravvissuti, nascosti con me tra le rocce e gli alberi. Stavamo congelando dal freddo nei vestiti bagnati. L’uomo ha ripreso a sparare e diverse persone mi sono cadute addosso, mentre cadevano senza vita in acqua. Mi sono dovuto fare scudo con i loro corpi sperando che non mi vedesse.

Poi è venuto più vicino, potevo sentire il suo respiro, i suoi scarponi. Ma non mi sono mosso ed è stato questo a salvarmi la vita.

11.12 – L’analisi del giornalista norvegese della BBC Jorn Madslien sugli attacchi di ieri:

– il sospettato è un estremista di destra, non prettamente un nazionalista;
– c’erano stati timori sugli effetti del mix di recessione economica, disoccupazione, crescente razzismo e un forte anti-islamismo;
– la polizia notò lo scorso anno l’aumento dell’estremismo di destra, prevedendo altri picchi nell’anno in corso;
– i movimenti di estrema destra in Norvegia, specialmente quelli neo-nazisti, sono però ritenuti deboli e senza un leader di riferimento;
– quanto accaduto farà probabilmente cambiare l’approccio delle autorità norvegesi nel sorvegliare e tenere a bada i movimenti estremisti.

10.57 – L’unico messaggio su Twitter che avrebbe pubblicato il presunto attentatore.

10.49 – Nelle ultime ore, la polizia norvegese ha intensificato le indagini e le ricerche sui gruppi di estrema destra nel paese. Gli inquirenti vogliono capire se il presunto attentatore abbia agito da solo o con l’aiuto di altre persone, considerata la portata degli attacchi.

10.37 – La testimonianza alla BBC di Stine Renate Haheim, 27 anni del Partito laburista norvegese, su quanto accaduto a Utøya:

In molti dicevano che eravamo al sicuro, che la polizia era arrivata. Poi abbiamo visto un uomo in uniforme da poliziotto che ha iniziato a sparare alle persone che erano lì, una dopo l’altra. Ci siamo messi a correre. Cercavamo di metterci in salvo e di prenderci cura l’uno dell’altro. Lui era molto calmo. Non l’abbiamo nemmeno sentito parlare.

10.17 – Il New York Times ha pubblicato un’elaborazione grafica dell’area in cui si è verificata la forte esplosione di ieri, nel centro di Oslo.

10.12 – La raccolta delle prime pagine dal mondo sugli attacchi in Norvegia.

10.08 – NRK, emittente di stato norvegese, dice che il presunto attentatore sarebbe stato avvistato anche nel centro di Oslo, condizione che rafforzerebbe l’ipotesi di un suo coinvolgimento in entrambi gli attacchi. La polizia sta ancora conducendo le indagini e alcuni interrogatori e non ci sono quindi conferme.

9.59 – Molti ragazzi sull’isola di Utøya sono corsi verso la costa per sfuggire alla sparatoria e sono stati uccisi mentre cercavano un nascondiglio tra gli scogli, o si tuffavano in acqua per fuggire a nuoto. Il video mostra le persone uccise lungo la costa. I morti sull’isola sono almeno 84.

9.53 – La versione inglese di Wikipedia ha già una pagina con una breve descrizione di Anders Behring Breivik, l’uomo sospettato di aver organizzato gli attentati. La voce contiene un link verso un articolo di VG, dove si ipotizza che l’uomo utilizzasse la propria piccola azienda agricola come copertura per ottenere grandi quantità di fertilizzante, utilizzato spesso per la costruzione di ordigni esplosivi artigianali.

9.47 – Un ufficiale della polizia norvegese ha detto alla Associated Press che il presunto attentatore sta cooperando e che ha più volte «chiarito di volersi spiegare» su quanto accaduto.

Aggiornamento delle 9.35
La polizia norvegese ha confermato alcune informazioni su Anders Behring Breivik, l’uomo di 32 anni sospettato di essere l’autore della strage di Utøya. Viene descritto dalle autorità come un estremista di destra e un fondamentalista cristiano. Le notizie sul presunto attentatore sono ancora frammentarie, ma diversi giornali e siti di informazione norvegesi hanno raccolto le poche informazioni note sul personaggio.

Nel 2009 ha fondato una azienda agricola per la coltivazione di vegetali e secondo alcune fonti dell’emittente TV2 avrebbe avuto quindi accesso a grandi quantità di fertilizzante, utilizzato spesso per la costruzione di ordigni esplosivi artigianali. La sua abitazione, nell’area ovest di Oslo, è stata perquisita ieri sera dalla polizia in cerca di prove, mentre il presunto attentatore è stato sottoposto a un primo lungo interrogatorio. La polizia vuole anche capire se l’uomo abbia agito da solo o con l’aiuto di qualcuno.

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Sono almeno 84 le persone uccise ieri a Utøya, un’isola a nord ovest di Oslo, ha riferito nel corso della notte la polizia norvegese. Partecipavano a un campo estivo dei giovani laburisti in cui era atteso il primo ministro e sono stati uccisi da un uomo di 32 anni di nazionalità norvegese. Nell’isola la polizia ha trovato anche degli ordigni inesplosi. Le persone uccise sono tutti ragazzi con non più di 25 anni: molti sono stati uccisi mentre cercavano di scappare lasciando l’isola a nuoto, altri sono stati colpiti sulla spiaggia. L’uomo aveva una pistola convenzionale, una pistola automatica e un fucile.

La polizia ritiene che la sparatoria sia collegata a quanto accaduto poche ore prima a Oslo, dove una bomba nel centro della città ha colpito diversi edifici governativi e ucciso almeno 7 persone. Il primo ministro norvegese, Jens Stoltenberg, ha detto che tra le persone uccise ci sono membri del governo e ha descritto gli attacchi come “una tragedia nazionale”. Il responsabile della sparatoria a Utøya è stato arrestato e le autorità lo considerano quantomeno collegato, se non direttamente responsabile, anche con l’esplosione a Oslo. Le autorità non hanno reso nota la sua identità ma la TV norvegese NRK ha detto che si tratta di un 32enne norvegese di nome Anders Behring Breivik. Un funzionario della polizia ha detto che l’uomo avrebbe agito da solo e che non sembra essere collegato ad alcuna organizzazione internazionale.

Oslo
Ieri pomeriggio intorno alle 15.30 il centro di Oslo è stato colpito da un’esplosione, probabilmente provocata da un’autobomba. L’esplosione è avvenuta tra il palazzo che ospita il ministero del Petrolio – la Norvegia ne ha moltissimo – e l’ufficio del primo ministro, Jens Stoltenberg. L’esplosione ha provocato incendi in alcuni palazzi della zona, nonché la rottura dei vetri di tutte le finestre della zona. Stando all’ultima stima della polizia, 7 persone sono state uccise, 11 sono gravemente ferite e altre 100 sono lievemente ferite. Il centro di Oslo è stato evacuato.

Utøya
Poche ore dopo sono arrivate le notizie di quanto stava accadendo a Utøya, un’isola a nord ovest di Oslo dove un uomo vestito in tuta e con un falso distintivo della polizia ha aperto il fuoco sui ragazzi che stavano partecipando a un raduno estivo dei giovani laburisti. Molti di questi sono scappati, cercando rifugio attraverso il lago: alcuni sono stati uccisi sulla spiaggia, altri mentre già stavano nuotando. Le loro testimonianze, raccolte in queste ore da vari giornali internazionali, sono impressionanti. La stima iniziale della polizia riguardo Utøya parlava di dieci persone uccise ma durante la serata di ieri vari testimoni riferivano cifre ben più alte: nella notte tra sabato e domenica la polizia ha reso noto che almeno 80 persone sono state uccise a Utøya. Già in mattinata la conta è salita a 84 e potrebbe salire ancora, visto che molte persone sono gravemente ferite.