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La Norvegia, il giorno dopo

Sono state uccise 85 persone e ne sono morte 7 a Oslo per una bomba

È stato arrestato un uomo di nazionalità norvegese, si segue la pista dell'estremismo di destra

Chiudiamo questa giornata di aggiornamenti in diretta con un breve riepilogo.
– Nelle prime ore di oggi le autorità norvegesi hanno comunicato che le persone uccise sull’isola di Utøya sono almeno 84, stima portata a 85 nel pomeriggio. La bomba nel centro di Oslo ha ucciso sette persone, ma secondo la polizia potrebbero esserci ancora dei dispersi. Il timore è che il numero complessivo di morti possa arrivare a 98.

– Il principale e al momento unico sospettato è Anders Behring Breivik, norvegese da tempo aderente ai gruppi di estrema destra. Sembra che l’uomo abbia organizzato gli attacchi di ieri, collocando un’autobomba nel centro di Oslo e creando così un diversivo per compiere il massacro a Utøya. L’uomo è arrivato sull’isola dicendo di essere un poliziotto e ottenendo così la fiducia dei ragazzi (quasi tutti con una età tra i 14 e i 18 anni) del campo estivo per i giovani organizzato dal Partito laburista. Breivik ha poi preso di sorpresa gli adolescenti estraendo alcune armi e aprendo il fuoco. In novanta minuti ha massacrato 85 persone, rincorrendole fino sulla costa, dove alcuni ragazzi hanno cercato di fuggire a nuoto. L’uomo non ha opposto resistenza all’arresto e ha ammesso di aver sparato, ha riferito nel tardo pomeriggio di oggi la polizia.

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– Le ricerche nelle acque intorno all’isola sono continuate per tutta la giornata. Le autorità norvegesi vogliono assicurarsi che non vi siano altri corpi in acqua, magari di ragazzi rimasti feriti durante la fuga o morti annegati mentre cercavano di raggiungere la riva opposta a quella dell’isola, a quasi un chilometro di distanza.

– Il primo ministro e la famiglia reale della Norvegia si sono recati a Sundvollen, cittadina poco distante da Utøya, per incontrare i ragazzi sopravvissuti e i familiari delle vittime. L’incontro è stato molto commovente e il primo ministro ha confermato di voler fare piena luce su quanto accaduto per onorare il ricordo di chi è morto nella strage.

– Nel centro di Oslo la giornata è passata tra posti di blocco dell’esercito per garantire la sicurezza e vie sostanzialmente deserte. La polizia teme che ci possano essere ancora ordigni nascosti e per questo motivo l’accesso alla zona è limitato. Negozi e locali sono rimasti chiusi.

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18.31 – Il portavoce della polizia norvegese ha poi aggiunto che il sospettato, Breivik, ha ammesso di aver sparato sull’isola.

18.23 – Considerato il numero di persone ancora disperse, la polizia norvegese ipotizza che il numero complessivo dei morti possa essere 98. La stima attuale è di 92 morti: 85 persone uccise dall’attacco sull’isola e 7 dalla bomba in centro a Oslo.

18.16 – Alcuni palazzi danneggiati dall’esplosione nel centro di Oslo sono pericolanti e questo rende difficoltoso il recupero delle persone ancora disperse.

18.15 – Ci sono ancora quattro persone disperse, dice la polizia.

18.14 – Secondo la polizia ci potrebbero essere altri ordigni inesplosi nell’area centrale di Oslo dove c’è stato l’attacco di ieri. Per questo motivo l’area è isolata e controllata.

18.13 – La polizia norvegese conferma che nel centro di Oslo l’esplosione è stata causata da un’autobomba.

18.12 – Diversi testimoni hanno detto alla polizia di aver sentito spari da due parti diverse dell’isola, cosa che rafforza l’ipotesi di almeno due uomini armati durante l’attacco.

18.11 – Le indagini su possibili complici continuano, e si valuta ancora la possibilità che ci fosse un altro uomo armato sull’isola.

18.10 – La sparatoria sull’isola è durata almeno 90 minuti, dicono le autorità di polizia in una conferenza stampa in corso ora a Oslo.

18.03 – La polizia norvegese riferisce che l’attentatore si è arreso immediatamente quando è stato raggiunto dagli agenti.

17.47 – L’agenzia di stampa NTB dice che in una zona di Oslo dove ieri c’era stata l’esplosione è stata nuovamente evacuata, ma non se ne conoscono ancora le ragioni.

17.27 – La polizia norvegese ha confermato che l’attentatore aveva portato sull’isola anche un ordigno, che però non è esploso.

17.11 – L’ipotesi, ancora da confermare, che per la bomba esplosa nel centro di Oslo sia stato utilizzato del fertilizzante ha fatto ricordare a molti l’attentato di Oklahoma City del 1995. Ma che cosa accadde all’epoca? Ve lo raccontiamo qui.

16.57 – L’attenzione oggi si è concentrata principalmente su quanto accaduto a Utøya, dove sono state uccise almeno 85 persone. A Oslo l’esplosione della bomba nell’area dei palazzi governativi ha causato la morte di 7 persone e oggi si lavora per rimuovere i detriti. Il centro città, spiega l’inviato della BBC, è sostanzialmente isolato e ci sono pochissime persone in giro per strada. I negozi sono chiusi e ci sono diversi posti di blocco dell’esercito per ragioni di sicurezza.

16.29 – BBC ha ricostruito gli eventi da ieri a oggi in ordine cronologico.

16.29Un breve riepilogo per chi è arrivato ora.
– I ragazzi uccisi a Utøya sono almeno 85, i morti per l’esplosione nel centro di Oslo sono 7.
– I sopravvissuti all’attacco si trovano a Sundvolle, cittadina a qualche chilometro dall’isola. Sono stati raggiunti dal primo ministro e dalla famiglia reale, che hanno incontrato anche i loro amici e familiari.
– Le ricerche nelle acque intorno all’isola continuano perché ieri molti ragazzi hanno cercato di salvarsi fuggendo a nuoto e si teme possano esserci altri morti per ferite o annegamento.
– Il principale sospettato rimane Anders Behring Breivik, un trentaduenne norvegese di estrema destra. L’uomo avrebbe preparato un ordigno esplosivo utilizzando i fertilizzanti comprati ufficialmente per la sua azienda agricola. A Utøya si è finto un poliziotto e ha poi iniziato a sparare contro i ragazzi, tra i 14 e i 18 anni, che partecipavano al campo estivo giovanile del Partito laburista norvegese.

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