Il giorno di Boldrini e Grasso
Sono i due nuovi presidenti di Camera e Senato, entrambi del centrosinistra: la cronaca della giornata in Parlamento
Oggi il Parlamento ha eletto i suoi nuovi presidenti: Laura Boldrini alla Camera e Pietro Grasso al Senato, entrambi candidati del centrosinistra. Laura Boldrini – la terza donna presidente nella storia della Repubblica – di Sinistra Ecologia Libertà (SEL) è stata eletta con 327 voti, mentre Pietro Grasso, ex procuratore nazionale anti-mafia, ha vinto il ballottaggio al Senato contro Renato Schifani (candidato dal centrodestra) con una differenza di 20 voti, 137 a 117. Al ballottaggio Scelta Civica, la lista guidata da Mario Monti aveva annunciato di votare scheda bianca – che al ballottaggio non viene conteggiata nella maggioranza relativa – mentre i senatori del Movimento 5 Stelle avevano deciso in assemblea di votare liberamente.
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19.22 – È finito il discorso di insediamento di Pietro Grasso che ha annunciato che i gruppi parlamentari si riuniranno il 19 marzo alle 15, mentre la prima seduta del Senato ci sarà il 21 marzo.
19.06 – Nel suo discorso d’insediamento, Pietro Grasso ha detto che il paese ha bisogno di risposte efficaci: la storia italiana oggi si intreccia con quella europea. Ha citato poi l’affresco dell’aula del Senato a Palazzo Madama: giustizia, diritto, certezza, concordia. Cose di cui il paese ha «disperatamente bisogno», ricordando che domani ricorrerà l’anniversario dell’Unità d’Italia. Anche Grasso, dopo il presidente della Camera Laura Boldrini questa mattina, ha ricordato l’uccisione di Aldo Moro e della sua scorta: «bisogna ridare dignità alle forze dell’ordine e alla magistratura».
Grasso ha detto di auspicare l’istituzione di una nuova commissione d’inchiesta «sulle stragi irrisolte nel nostro paese». Pietro Grasso ha parlato della crisi economica del paese: della disoccupazione, delle difficoltà degli imprenditori, dei giovani che oggi hanno difficoltà a trovare lavoro. La giustizia, ha spiegato, deve essere riformata in modo organico e risolta la situazione delle carceri sovraffollate e chiesto di mettere in pratica nuove politiche per gli immigrati. A livello europeo, l’Italia deve portare le esigenze dei cittadini: l’Europa non può essere solo «moneta ed economia».
19.01 È iniziato il discorso d’insediamento di Pietro Grasso.
19 – La seduta riprende, Pietro Grasso assume la presidenza del Senato.
18.58 – Il senatore del PdL Maurizio Gasparri ha detto che nella votazione per la presidenza del Senato c’è stato un «soccorso grillino», in contrasto rispetto alle posizioni del M5S dei giorni scorsi. «Se Bersani volesse fare un governo», ha spiegato, «neanche l’appoggio del Movimento 5 Stelle glielo consentirebbe».
18.52 – Pietro Grasso ha ottenuto 14 voti in più rispetto a quelli della coalizione di centrosinistra formata da PD e SEL, provenienti probabilmente da Scelta Civica o dal Movimento 5 Stelle.
18.48 – I votanti sono stati 313: Pietro Grasso è stato proclamato presidente del Senato.
Pietro Grasso 137
Renato Schifani 117
schede bianche 52
schede nulle 7
18.44 – Ci sono delle contestazioni per alcune schede, tra poco ci saranno i dati definitivi.
18.41 – Pietro Grasso è stato eletto con 137 voti. Schifani ne ha ottenuti 114, mentre le schede bianche sono state 51.
18.37 – Pietro Grasso è stato eletto presidente del Senato.
18.28 – Sono poche al momento le schede bianche o nulle: Pietro Grasso è in vantaggio.
18.15 – È iniziato lo spoglio.
18.13 – Il presidente provvisorio Emilio Colombo ha spiegato che nel ballottaggio viene proclamato eletto chi consegue la maggioranza, anche se relativa, senza considerare le schede bianche nel conteggio. Cosa valida, invece, nelle altre votazioni, ma non nel ballottaggio e che nel caso citato da Calderoli, del 1994, le cose andarono diversamente e nessuno fece reclamo: Scognamiglio fu eletto nonostante non avesse la maggioranza relativa dei votanti (quindi comprese le schede bianche e nulle).
18.08 – Il senatore della Lega Nord Roberto Calderoli ha contestato l’interpretazione del conteggio dei voti del regolamento del Senato, presentando una mozione, sostenendo che per calcolare la maggioranza relativa si debba tener conto anche delle schede bianche: Calderoli ha citato il caso dell’elezione alla presidenza del Senato di Carlo Scognamiglio del 1994, dicendo che in quell’occasione le schede bianche vennero conteggiate.
18 – Si è concluso anche il secondo appello nominale: Berlusconi ha votato tra gli applausi dell’aula. La votazione è finita.
17.47 – Il comunicato di Scelta Civica sulla decisione di votare scheda bianca al ballottaggio al Senato.
17.24 – Sul voto al Senato, del Movimento 5 Stelle.
#TgLa7 #Senato,il M5S: Amici. Liberta’ di voto. Senza contrattazioni e senza trucchi”, la decisione dell’Assemblea
— Tg La7 (@TgLa7) 16 marzo 2013
17.07 – Una previsione del giornalista Francesco Bei, in diretta dal Senato, sul voto di Vito Crimi, capogruppo del M5S, che ha annunciato di votare scheda bianca dopo la riunione del gruppo.
#opensenato #nuovecamere vito crimi del #m5s ci mette 12′ a votare. Segno che ha scritto un nome
— francesco bei (@francescobei) 16 marzo 2013
16.50 – Chi non vota nel primo appello nominale potrà farlo nel secondo appello, tra circa un’ora.
16.49 – Ezio Mauro, direttore di Repubblica, sulla decisione di Scelta Civica di votare scheda bianca.
I montiani votano bianco tra Grasso e Schifani. Ecco cos’è’ il centro in Italia
— Ezio Mauro (@eziomauro) 16 marzo 2013
16.44 – Il Movimento 5 Stelle ha annunciato che voterà scheda bianca. Luis Alberto Orellana, candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza del Senato:
#TgLa7 #Senato, Orellana: non c’è stata l’unanimita’ nella decisione del nostro gruppo
— Tg La7 (@TgLa7) 16 marzo 2013
16.41 – È iniziata la votazione per appello nominale.
16.39 – È iniziata la quarta seduta del Senato per l’elezione del presidente: si voterà il ballottaggio tra Pietro Grasso e Renato Schifani. Qui, la diretta dal Senato.
16.35 – Secondo quanto riporta SkyTg24, Vito Crimi, capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle ha detto che il M5S non farà «da stampella a nessuno. Il Movimento 5 Stelle ritiene di non modificare le proprie intenzioni di voto». È ufficiale anche la decisione di Scelta Civica che ha annunciato che i propri senatori voteranno scheda bianca.
16.32 – Scrive Europa che i senatori di Scelta Civica voteranno “scheda bianca”: nel ballottaggio al Senato, le schede bianche non vengono conteggiate.
16.29 – Alle 16.30 ci sarà la seconda votazione del Senato per il ballottaggio tra Pietro Grasso e Renato Schifani, i due candidati più votati questa mattina: se prenderanno gli stessi voti sarà eletto quello più anziano. In tal caso sarà eletto Pietro Grasso, che ha cinque anni in più rispetto a Schifani.
15.58 – Stretta di mano alla Camera tra Umberto Bossi e Pier Luigi Bersani. Qui, tutte le altre foto di Camera e Senato, man mano che arrivano.
15.00 – Punto della situazione. Dopo aver eletto Laura Boldrini di SEL alla presidenza con 327 voti, la Camera si è aggiornata a giovedì 21 marzo alle ore 15. Al Senato, invece, a partire dalle 16.30 ci sarà il ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto più voti, l’ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, eletto con il PD, e Renato Schifani, presidente uscente del PdL. Chi verrà eletto al Senato dipende molto dai montiani, in pratica: al ballottaggio le schede bianche non vengono conteggiate e i grillini hanno detto che, per coerenza, non voteranno né Grasso né Schifani, quindi saranno ininfluenti. Da quello che è stato detto stamattina – ma bisognerà vedere al momento del voto – i montiani avrebbero trovato un accordo con il centrodestra per Schifani. In quel caso il presidente uscente vincerebbe, perché montiani più centrodestra sono di più del centrosinistra. È difficile che i grillini si discostino dalla linea: fino a ora hanno votato compatti. Se vince Schifani, ha detto Enrico Letta del PD, le «elezioni sono più vicine».
14.35 – Il commento di Michele Boldrin, uno dei fondatori di Fare per Fermare il Declino, sull’elezione di Laura Boldrini (quasi omonima, tra l’altro):
Questioni ideologiche a parte, la Boldrini mi piace, e non solo per il cognome. Meglio un modello che una modella, in giorni come questi.
— Michele Boldrin (@micheleboldrin) 16 marzo 2013
14.34 – Roberta Lombardi, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, ha augurato un buon lavoro al nuovo presidente, Laura Boldrini, riporta SkyTg24: «Si è presa un impegno grandissimo quando ha detto che da oggi questa Camera è la casa della buona politica. Ci aspettiamo di vedere i fatti»
14.31 – SkyTg24 riporta il commento di Pier Luigi Bersani sul discorso di insediamento di Laura Boldrini, sottolineando il passaggio «sul rinnovamento della politica e l’attenzione grande sul sociale». «Credo che abbiamo trovato la persona giusta, finalmente con uno sguardo sul mondo che fa bene alla politica», ha detto Bersani.
14.28 – Le foto più belle e significative della giornata in Parlamento, man mano che arrivano.
14.27 – Il vicesegretario del Partito Democratico Enrico Letta ha detto a SkyTg24, a proposito del ballottaggio al Senato, che «se vince Grasso le elezioni sono più lontane, se vince Schifani elezioni più vicine».
14.22 – Il video del discorso di insediamento di Laura Boldrini, nuovo presidente della Camera dei deputati.
14.14 – Il giornalista Francesco Bei riporta una conversazione ascoltata in Senato tra alcuni senatori del Movimento 5 Stelle, sul ballottaggio tra Grasso e Schifani che sarà votato oggi pomeriggio.
#nuovecamere #opensenato tre grillini tra di loro: al ballottaggio non c’è più un nostro candidato, quindi votiamo scheda bianca
— francesco bei (@francescobei) 16 marzo 2013
14.06 – Libero su Laura Boldrini, nuovo presidente della Camera:
Pd sceglie la sua presidente E’ la comunista Boldrini specializzata in profughi fb.me/2iIQ6iGiU
— Quotidiano Libero (@Libero_official) 16 marzo 2013
14.03 – Angelino Alfano, segratario del PdL, ha detto che il discorso del nuovo presidente della Camera è stato «davvero deludente».
14.01 – Laura Boldrini, il nuovo presidente della Camera.
13.48 – Si è conclusa la terza votazione del Senato, con 311 votanti (la maggioranza è a quota 156 voti): non essendo raggiunta da parte di alcuno la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, si va al ballottaggio tra Pietro Grasso, candidato del centrosinistra e Renato Schifani, candidato del centrodestra. La seduta inizierà alle 16.30.
Pietro Grasso 120 voti
Renato Schifani 111 voti
Luis Alberto Orellana 52
Anna Finocchiaro 2 voti
Ignazio Marino 2 voti
Pier Ferdinando Casini 1 voto
Gaetano Quagliariello 1 voto
schede bianche 22
13.39 – Nel discorso dell’insediamento Laura Boldrini ha ringraziato il presidente Giorgio Napolitano e Gianfranco Fini, ultimo presidente della Camera, augurando un buon lavoro a tutti, in particolare ai deputati più giovani. Ha detto che è un momento difficile per il paese e dopo aver rappresentato per tanti anni i diritti degli ultimi nel mondo porterà la sua esperienza al servizio della Camera, facendo un richiamo, in particolare, delle persone morte nel Mediterraneo. «Questo luogo sarà di cittadinanza per chi ha più bisogno» ha detto, spiegando che «quest’aula dovrà ascoltare le sofferenze dei giovani, costretti a emigrare in alcuni casi»: disoccupazione ed esodati «che non dimentichiamo», saranno temi principali di questa legislatura.
Laura Boldrini ha parlato della situazione degli imprenditori, «schiacciati» dalla crisi e spiegato che bisogna farsi carico della violenza subita dalle donne: l’aula si è alzata in piedi per applaudirla. Laura Boldrini ha parlato anche della situazione «disumana e degradante» dei detenuti nelle carceri e della situazione delle vittime del terremoto. Ha ricordato inoltre la manifestazione in corso a Firenze dell’associazione Libera, per i morti provocati dalla mafia e il sacrificio di Aldo Moro e della sua scorta, di cui oggi ricorre il 35esimo anniversario della morte. Laura Boldrini ha detto che sarà presidente di tutti, anche di chi non l’ha votata. Ha chiuso dicendo che la politica deve tornare a essere «un servizio e una passione».
13.28 – È iniziato il discorso di Laura Boldrini, nuovo presidente della camera dei deputati.
13.23 – Una sintesi “politica” di Andrea Sarubbi, ex deputato e giornalista, sull’elezione di Laura Boldrini e su quello che potrebbe accadere al Senato.
Per sbloccare lo stallo degli ultimi giorni, il Pd rinuncia a far eleggere alla presidenza delle Camere i propri dirigenti (Franceschini e Finocchiaro erano i favoriti della vigilia) e sceglie due profili civici: alla Camera Laura Boldrini, candidata da SeL e già portavoce italiana dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati; al Senato Piero Grasso, ex pm antimafia. Al Senato, dove il Centrosinistra non controlla la maggioranza assoluta dei voti, la situazione è ancora piuttosto ingarbugliata. Alla Camera, invece, l’elezione di Laura Boldrini avviene secondo le previsioni della mattina. Per quanto riguarda Montecitorio, la mossa del Pd non fa smuovere di un millimetro il M5S, che vota compatto per il proprio candidato; alcuni deputati Cinquestelle applaudono comunque alla proclamazione di Laura Boldrini, evidentemente riconoscendo in lei un profilo adeguato. Ma è solo al Senato, nel pomeriggio, che si capirà qualcosa di più su possibili convergenze: anche perché, speculare all’atteggiamento del M5S, sembra esserci quello di Scelta civica, intenzionata a correre da sola con la candidatura di Monti.
13.12 – Europa scrive che nell’elezione di Laura Boldrini sarebbero mancati 18 voti tra Partito Democratico e SEL. Tra poco, Laura Boldrini pronuncerà il discorso di insediamento. Raccontano i cronisti presenti in aula su Twitter che al momento dell’annuncio i deputati del PdL non hanno applaudito.
13.07 – È iniziato lo scrutinio nell’aula del Senato.
13.01 – Il nuovo presidente della Camera, Laura Boldrini, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti. È stata candidata da Sinistra Ecologia Libertà ed eletta nella circoscrizione Sicilia 2. Si tratta della terza donna eletta alla presidenza della Camera nella storia della Repubblica Italiana, dopo Nilde Iotti del Partito Comunista Italiano, che lo fu per tre legislature dal 1979 al 1992, e Irene Pivetti della Lega Nord che lo fu nel 1994-1996.
Laura Boldrini 327 voti
Roberto Fico 108
schede bianche 155
voti dispersi 18
schede nulle 10
assenti 12
12.57 – Laura Boldrini sarà il nuovo presidente della Camera dei deputati: tutta l’aula ha applaudito Laura Boldrini una volta superato il numero dei voti utili per l’elezione.
12.40 – Andrea Sarubbi, ex deputato e giornalista, cita un tweet del giornalista Fulvio Paglia sulla candidata alla presidenza della Camera del centrosinistra, Laura Boldrini.
Laura Boldrini sta scrivendo il suo discorso di insediamento con Vendola. Sono già arrivati a pagina 1.248. #opencamera
— Fulvio Paglialunga (@FulvioPaglia) 16 marzo 2013
12.34 – È finita la votazione alla Camera, inizia lo scrutinio. Intanto in Senato è ancora in corso la votazione con chiamata nominale.
12.25 – Oggi in aula parlano tutti di lui: Pietro Grasso, questa mattina al Senato.
12.18 – Il post pubblicato ieri da Pippo Civati, neodeputato del PD, sul proprio blog, in cui aveva previsto, in parte, quanto sta accadendo oggi dopo l’annuncio dei candidati alle camere del PD.
Quello che pensa un deputato qualsiasi
Che non possiamo votare come presidenti delle due Camere i capigruppo uscenti del Pd (in un caso capogruppo da più di una legislatura).
Che non possiamo votare senza prima discutere tutti insieme, e non corrente per corrente e teatro per teatro e trattoria per trattoria.
Che non possiamo considerare il voto a Monti come un segnale di discontinuità. Anzi.
Che sull’Aventino si sono messi gli eletti del M5S, purtroppo, non Berlusconi. E che così è un po’ difficile discutere.
Che così è il Pd che deve uscirne, tenendo insieme autorevolezza e cambiamento, come dice di voler fare anche per il governo, per altro. Facendo due proposte di alto profilo, che tengano conto dei risultati elettorali e dell’aria che si respira nel Paese.
12.12 – Il giornalista Christian Rocca cita il mancato accordo tra il PD e la Lega Nord, per la formazione di un governo guidato da Pier Luigi Bersani.
Fonte Lega: oggi Bersani ha detto no all’offerta vera, reale, di far partire tecnicamente il governo Bersani.
— Christian Rocca (@christianrocca) 16 marzo 2013
12.07 – Scelta Civica ha annunciato che non candiderà un suo esponente per le camere e che voterà scheda bianca sia alla Camera, sia al Senato.
Avendo purtroppo constatato non sussistere le condizioni politiche e istituzionali per dar vita a un percorso ampio di condivisione e responsabilità, il gruppo Scelta Civica per l’Italia ha deciso di non candidare alcun suo esponente alla presidenza delle Camere e di votare scheda bianca sia alla Camera che al Senato. Nessun accordo su poltrone che non abbia un valore decisivo per sbloccare la situazione è percorribile per Scelta Civica. Riteniamo sempre più urgente, dato lo stato del Paese, che ricominci subito un dialogo tra le forze politiche più responsabili, al fine di evitare che aumenti ulteriormente il distacco tra Paese e Istituzioni.
12.05 – La foto di Laura Boldrini, candidata del PD alla presidenza della Camera, fatta questa mattina da Ivan Scalfarotto durante la riunione del partito.
Stamattina, alla riunione del gruppo PD, Laura Boldrini riceve le congratulazioni dei colleghi. #opencamera twitter.com/ivanscalfarott…
— Ivan Scalfarotto (@ivanscalfarotto) 16 marzo 2013
12.01 – I parlamentari del Movimento 5 Stelle sono molto attenti a come si sta votando nell’aula del Senato, come nel caso del senatore Vito Petrocelli.
#opensenato Scheda bianca per Casini? Esce troppo velocemente dal seggio per aver scritto un nome.
— Vito Petrocelli (@vitopetrocelli) 16 marzo 2013
11.54 – Si discute molto su Twitter sui nomi proposti dal PD per la presidenza delle Camere: c’è chi definisce la scelta di Grasso al Senato e di Boldrini alla Camera come costruttiva per la legislatura, mentre altri, come Mario Sechi, ex direttore del Tempo e candidato con Scelta Civica di Mario Monti, definiscono questa scelta come un segnale del voto anticipato, segno di un mancato accordo tra i partiti, per la formazione di un nuovo governo. Un’altra possibilità, molto discussa online, riguarda anche la possibilità di un ballottaggio al Senato (nella quarta votazione, nel pomeriggio) tra Pietro Grasso del PD e Renato Schifani del PdL.
Fossi un deputato 5 Stelle faticherei a trovare delle ragioni comprensibili per non votare alla presidenza una persona come Laura Boldrini
— Gad Lerner (@gadlernertweet) 16 marzo 2013
La linea suicida del Pd. Boldrini alla Camera. Grasso e Schifani al ballottaggio al Senato. E poi tra qualche mese tutti a casa.
— Mario Sechi (@masechi) 16 marzo 2013
11.40 – Se il dibattito politico in Italia non vi appassiona, potete aggiornarvi su quello della Groenlandia: è appena stato eletto il nuovo parlamento, che ha 31 membri (ma bisognerà fare un governo di coalizione anche lì).
11.32 – Virman Cusenza, direttore del Messaggero, scrive quale potrebbe essere la decisione presa da Scelta Civica, la lista del Senato guidata Mario Monti.
Le ultime dal Senato: Lista civica vuole riconfermare Schifani.
— Virman Cusenza (@VirmanCusenza) 16 marzo 2013
11.18 – I senatori della Lega Nord hanno annunciato che voteranno per Renato Schifani.
11.10 – Emilio Colombo ha aperto la seduta del Senato, Antonio Leone quella della Camera. Sono i due presidenti provvisori.
11.07 – Il Movimento 5 Stelle ha confermato che anche oggi continuerà a votare i suoi candidati alla presidenza delle Camere: al Senato Luis Alberto Orellana e alla Camera Roberto Fico. Vito Crimi, capogruppo al Senato ha detto: «Noi fiducie in bianco non ne diamo», riporta SkyTg24.
11 – Il PdL ha deciso che al Senato voterà per Renato Schifani, presidente uscente della XVI legislatura.
#TgLa7 #Pdl voterà Schifani al Senato
— Tg La7 (@TgLa7) 16 marzo 2013
10.53 – Bisogna ricordare che per l’elezione del presidente della Camera, dal terzo scrutinio in poi, basta la maggioranza assoluta dei voti. Al Senato, giunto al terzo scrutinio, la quota per essere eletti presidente si abbassa alla maggioranza assoluta dei presenti, schede bianche comprese: se anche il terzo scrutinio va a vuoto, si fa un ballottaggio tra i due candidati più votati e se i due candidati prendono gli stessi voti, viene eletto il più anziano. Qui, una guida sulle cose fondamentali da sapere.
10.45 – Durante l’incontro tra Pier Luigi Bersani e i senatori del PD, il candidato premier del centro sinistra ha detto di essere stato sorpreso del comportamento di Mario Monti e del suo partito, Lista Civica, con cui non è stato possibile trovare un accordo sui nomi da proporre per la presidenza delle Camere. Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, invece, Bersani ha detto che «c’è stato un confronto non improduttivo, ma non è andato a buon fine».
10.40 – Ieri alla Camera e al Senato sono state scattate molte foto belle e significative: ci sono diverse facce nuove tra i neo parlamentari e molti cenni d’intesa, tra saluti e abbracci, tra i deputati e i senatori di lungo corso.
10.30 – Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Vito Crimi, sui nomi scelti dal PD per la presidenza delle Camere
#Tgla7 Camere, Vito Crimi (M5S) : Boldrini e Grasso? Se li votino
— Tg La7 (@TgLa7) 16 marzo 2013
10.20 – Tra le ipotesi circolate ieri per la presidenza del Senato c’era quella di eleggere Mario Monti. Il presidente del Consiglio dimissionario ne ha parlato con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che però ha detto di non essere d’accordo. Sotto, il comunicato del Quirinale pubblicato questa mattina, in cui Napolitano spiega la sua decisione, annunciando che le consultazioni per la formazione del governo inizieranno mercoledì 20 marzo.
Mi auguro ancora che sia possibile giungere oggi all’elezione dei Presidenti della Camera e del Senato, e successivamente all’attribuzione di tutti gli incarichi istituzionali, in un clima di condivisione della responsabilità di favorire – dopo le elezioni del 24 febbraio e sulla base dei risultati che ne sono scaturiti – l’avvio di una costruttiva dialettica democratica e di una feconda attività parlamentare.
Oggi si pone comunque il primo punto fermo della nuova legislatura, nell’interesse generale del paese; così come resta un punto fermo – in una situazione che vede l’Italia esposta a serie incognite e urgenze – l’impegno del governo dimissionario rimasto in carica e in funzione sia pure con poteri limitati. È importante che in sede europea, e nell’esercizio di ogni iniziativa possibile e necessaria specie per l’economia e l’occupazione, il governo conservi la guida autorevole di Mario Monti fino all’insediamento del nuovo governo (per la cui formazione inizierò le consultazioni di rito mercoledì 20). L’abbandono, in questo momento, da parte del presidente Monti, della guida del governo, genererebbe inoltre problemi istituzionali senza precedenti e di difficile soluzione. Apprezzo pertanto il senso di responsabilità e spirito di sacrificio con cui egli porterà a completamento la missione di governo assunta nel novembre 2011.”
10.15 – Il tweet di Matteo Renzi dopo l’annuncio dei nomi scelti dal PD per le presidenze delle Camere.
Piero Grasso e Laura Boldrini sono due ottime proposte del @pdnetwork Da Firenze, dalla manifestazione di Libera, facciamo il tifo per loro
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 16 marzo 2013
10.10 – Il PD proporrà alla presidenza del Senato Pietro Grasso, ex procuratore nazionale antimafia. Grasso, 67 anni, è stato eletto senatore come capolista del Partito Democratico nella regione Lazio, dopo il pensionamento anticipato ratificato dal Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) il 16 gennaio 2013. Qui, trovate un’ampia descrizione delle sue attività e di cosa ha detto riguardo ad alcune proposte di riforma della giustizia.
Alla Camera, il PD proporrà invece Laura Boldrini, anche lei come Grasso neoeletta al Parlamento: Laura Boldrini si è candidata con Sinistra Ecologia Libertà ed è stata eletta nella circoscrizione Sicilia 2: la sua candidatura era stata fatta dall’assemblea nazionale del partito senza passare dalle primarie. Laura Boldrini, 51 anni, è una giornalista ed ex portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Ha cominciato la sua carriera all’ONU nel 1989 e tiene un blog su Repubblica a cui ieri, tra l’altro, ha inviato una lettera in cui ha descritto la sua prima giornata in Parlamento
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Oggi è il secondo giorno del nuovo Parlamento e continueranno le votazioni per l’elezione dei presidenti delle due camere: la Camera si riunisce a partire dalle 11 e i lavori si possono seguire in streaming qui. Il Senato si riunisce a partire dalle 11 e i lavori si possono seguire in streaming qui. Il Post seguirà la giornata con un liveblog.
Ieri si sono insediate le nuove camere della XVII legislatura della Repubblica italiana, elette nelle elezioni politiche dello scorso febbraio. Nella prima seduta sono iniziate le votazioni dei presidenti di Camera e Senato: nessuno ha ottenuto però la maggioranza assoluta dei voti.
I nomi che il Partito Democratico probabilmente proporrà nelle sedute di oggi saranno quello di Laura Boldrini, di Sinistra Ecologia Libertà (SEL), per la Camera e di Pietro Grasso, del PD, per il Senato. La notizia delle candidature è stata confermata da Dario Franceschini, capogruppo alla Camera del PD nella scorsa legislatura.
Boldrini e Grasso una grande scelta di innovazione che ho voluto e condiviso. Mai le aspirazioni personali davanti agli interessi generali.
— Dario Franceschini (@dariofrance) 16 marzo 2013
Nella prima giornata del nuovo Parlamento non è stato trovato un accordo tra i partiti: la maggior parte dei deputati e dei senatori, a partire da quelli del PD e del PdL, hanno votato scheda bianca. In serata, con una nota ufficiale, Silvio Berlusconi ha detto che il PdL si chiama «fuori da ogni trattativa di spartizione delle principali cariche istituzionali», per il mancato accordo politico con il PD nel «garantire un governo al Paese».
Solamente il Movimento 5 Stelle ha votato ieri, come aveva preannunciato, i propri candidati: al Senato Luis Alberto Orellana e alla Camera Roberto Fico.
Foto: Roberto Monaldo/LaPresse