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  • Mercoledì 12 dicembre 2012

Immagini dal Cairo

Foto di barriere, soldati, tende e carri armati nelle strade, a tre giorni dal referendum per approvare la nuova Costituzione

Protesters climb a wall during a demonstration in front of the presidential palace in Cairo, Egypt, Tuesday, Dec. 11, 2012. Thousands of opponents and supporters of Egypt’s Islamist president were flocking to key locations in the nation’s capital ahead of rival mass rallies Tuesday, four days before a nationwide referendum on a contentious draft constitution. (AP Photo/Petr David Josek)

Protesters climb a wall during a demonstration in front of the presidential palace in Cairo, Egypt, Tuesday, Dec. 11, 2012. Thousands of opponents and supporters of Egypt’s Islamist president were flocking to key locations in the nation’s capital ahead of rival mass rallies Tuesday, four days before a nationwide referendum on a contentious draft constitution. (AP Photo/Petr David Josek)

Ieri, in Egitto, è stata un’altra giornata di manifestazioni: migliaia di persone hanno partecipato a proteste di piazza contro il presidente Morsi, mentre altre migliaia hanno invece tenuto contromanifestazioni in suo favore. Il centro delle proteste è stata ancora una volta la capitale, il Cairo: in particolare piazza Tahrir, vicino a cui si trovano molti palazzi governativi, e il palazzo presidenziale, un altro dei punti di riferimento delle manifestazioni.

La nuova serie di proteste è cominciata il 23 novembre, il giorno dopo che il presidente Morsi si è attribuito nuovi poteri (a cui poi ha rinunciato) e ha iniziato uno scontro con il potere legislativo. La situazione è peggiorata quando l’Assemblea costituente, dominata dai partiti islamici sostenitori di Morsi, ha approvato la bozza della nuova costituzione, che tra tre giorni (il 15 dicembre) dovrà essere votata in un referendum nazionale. Per contenere le manifestazioni di questi giorni, Morsi ha dato all’esercito poteri straordinari, tra cui quello di effettuare arresti sui civili, e pochi giorni fa è stata eretta una barriera di blocchi di cemento per proteggere il palazzo presidenziale.