Le borse e il resto dell’Italia

Michele Serra sul diverso sentire le crisi dei mercati

Nella sua rubrica di oggi su Repubblica Michele Serra si domanda quanto sia corretta la generalizzazione di una sola Italia omogeneamente “sotto attacco” nella crisi delle borse.

Quando si legge “Italia nel mirino”, “attacco all’Italia”, si vorrebbe capire meglio. “Italia” non è un concetto così compatto, così rotondo da permetterci di equivocare su differenze sociali enormi, che espongono ai morsi della crisi in modo assai difforme. Ci sono italiani che vincono e perdono in Borsa milioni di euro, italiani per i quali un crollo in piazza Affari è solo un’eco lontana. Ci sono italiani per i quali i tagli allo stato sociale sono un dramma vero, altri che non ne risentono affatto. Ci sono italiani per i quali un aggravio fiscale anche di mezzo punto è un’ulteriore mazzata, altri ai quali non importa nulla perché dichiarano redditi ridicoli e il loro bottino è in nero, nascosto e inattaccabile come il bottino del ladro o il gruzzolo del tirchio.

(continua a leggere sulla rassegna stampa dei radicali Italiani)