L’AGCOM risponde e non risponde sulla pirateria online

Una lettera alla Stampa del presidente Calabrò chiede di aspettare prima di contestare le nuove controverse norme anti-pirateria

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) sta per approvare un nuovo regolamento sulla materia dei contenuti pubblicati online che violano il diritto d’autore. Le nuove regole, stando a quanto anticipato, stabiliscono che l’Autorità stessa potrà rimuovere questi contenuti dai server italiani senza dover passare attraverso la magistratura, riducendo così al minimo le possibilità di difendersi e tutelarsi per chi ha pubblicato quei materiali, come ha spiegato sulla Stampa Juan Carlos de Martin, docente al Politecnico di Torino di Ingegneria dell’Informazione. La proposta ha già generato molte proteste e agitazioni in Rete. Oggi Corrado Calabrò, presidente dell’Agcom, interviene scrivendo personalmente alla Stampa.

Gentile Direttore, con l’articolo pubblicato ieri su«La Stampa», Juan Carlos De Martin torna, con visione unilaterale, sulla materia del diritto d’autore che è all’esame dell’Autorità. Punto di partenza è, ancora una volta, il mio incontro con alcuni blogger. Il resoconto riportato da De Martin non rispecchia il reale andamento della riunione. In quella sede abbiamo preso buona nota delle osservazioni esposte, che saranno tenute nel debito conto così come le altre che sono pervenute e perverranno da tutte le parti coinvolte nell’amplissima consultazione promossa dall’Autorità.

Se non ho dato esplicite risposte nel corso della riunione è perché non anticipo mai decisioni che devono essere assunte collegialmente. Quanto ai contenuti dell’articolato, che sarà messo in consultazione pubblica il 6 luglio, sarebbe preferibile, io credo, attendere di conoscerne prima il testo. Si vedrà che molte ombre sono fugate e che qualcuno si è scagliato contro i mulini a vento.

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