Il Napoli è la prima finalista della Supercoppa italiana: ha battuto il Milan in semifinale

La portavoce della Casa Bianca ha detto che il “Kennedy Center”, centro culturale di Washington, sarà rinominato “Trump-Kennedy Center”

C’è stato un incidente aereo in North Carolina, negli Stati Uniti: sette persone sono morte 

La Danimarca ha accusato due gruppi legati al governo russo di aver compiuto due attacchi informatici

La Thailandia ha bombardato la Cambogia sostenendo di aver colpito un centro logistico per missili

Maurizio Belpietro è stato condannato per diffamazione per una copertina di Panorama che definiva le ong “i nuovi pirati”

La BCE ha mantenuto invariati i tassi di interesse per la quarta volta di fila

Nel 2026 uscirà su Netflix un nuovo videogioco di calcio della FIFA, quattro anni dopo l’ultima volta

È stato sgomberato il più grande insediamento informale di migranti della Catalogna

Campari venderà l’amaro Averna e il mirto Zedda Piras all’azienda Illva Saronno Holding

I 4 rigori (su 5) parati dal portiere del Paris Saint-Germain nella finale di Coppa Intercontinentale

Il motivo per cui “Mr. Bean” fu distribuito più tardi in Italia, secondo Rowan Atkinson

Il trailer di “Disclosure Day”, il nuovo film di Steven Spielberg, che torna a raccontare una storia di alieni

Questo di Carlos Alcaraz è il miglior colpo dell’anno nel tennis

Le migliaia di orme di dinosauri scoperte nel Parco dello Stelvio

Il video del passante che ha bloccato e disarmato uno degli attentatori di Bondi Beach

Lo speciale “Buon Natale, Charlie Brown!” uscì sessant'anni fa con qualche azzardo, e divenne una tradizione

Il primo cartone animato dei Peanuts

Dopo due puntate una concorrente ha vinto il milione di euro in palio con una domanda per molti banale

Il nuovo “Chi vuol essere milionario” è troppo facile?

Fu “Codice d’onore”, del 1992: l’ultimo film di una serie di enorme successo e quello che lo racconta meglio


L’apice della carriera di Rob Reiner

Per essere competitivi in Europa servirebbero 12 metri in più: per questo l'unico impianto che le produce, a Piombino, rischia di chiudere

In Italia si fanno rotaie troppo corte

È un tema assai delicato nel paese, e le proteste sulla prova di inglese hanno portato alle dimissioni di un importante funzionario

Il difficilissimo esame scolastico della Corea del Sud quest’anno era troppo difficile

“The Book of Mormon” è una satira grottesca del discusso culto cristiano, e dopo quasi 15 anni continua ad avere un successo enorme

Il musical dei creatori di South Park è arrivato in Italia

Mondo

afghanistan

Al Qaida

al shabaab

barack obama

pakistan

somalia

stati uniti

terrorismo

yemen

Photo made on January 7, 2010 shows an armed Somali pirate along the coastline while the Greek cargo ship, MV Filitsa, is seen anchored just off the shores of Hobyo town in northeastern Somalia where its being held by pirates. A six-nation east African regional bloc on February 1, 2010 urged Somalia&#8217;s two breakaway regions of Puntland and Somaliland to jointly battle Islamist militia which it said had extended to the areas. AFP PHOTO/ MOHAMED DAHIR (Photo credit should read MOHAMED DAHIR/AFP/Getty Images)

Photo made on January 7, 2010 shows an a

Gli omicidi mirati di terroristi in Somalia e Yemen sono "legittima difesa", per gli Stati Uniti?

I limiti della guerra al terrorismo

Ellen Johnson Sirleaf

Leymah Gbowee

Nobel

nobel per la pace

pace

premio nobel

tawakul karman

nobel_pace

Per l'impegno nella difesa dei diritti delle donne in Liberia e per la Primavera Araba nello Yemen

Il Nobel per la pace a Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee e Tawakul Karman

Ali Abdullah Saleh

dimissioni

promesse

Tawakkul Karman

Il presidente Ali Abdullah Saleh annuncia le sue dimissioni l&#8217;8 ottobre 2001. (AFP)

Perché l'ennesimo annuncio del presidente dello Yemen è probabilmente un altro stratagemma per guadagnare tempo e rimanere al potere

Saleh promette di andarsene, di nuovo

assalto saleh

proteste yemen

saleh ferito

sanaa

Le forze dell'opposizione hanno attaccato il palazzo del presidente dello Yemen, che ora è ricoverato in ospedale per una ferita alla nuca 

L’assalto a Saleh

arabia saudita

Sanaa, 5 giugno 2011. (AHMAD GHARABLI/AFP/Getty Images)

Yemen

Sanaa, 5 giugno 2011. (AHMAD GHARABLI/AFP/Getty Images)

Le foto delle gioiose manifestazioni di oggi in Yemen, mentre il presidente Saleh si trova sotto i ferri in Arabia Saudita

Sanaa è in festa

Yemeni Pesident Ali Abdullah Saleh attends a rally in his support in Sanaa on April 8, 2011. The embattled president Ali Abdullah Saleh rejected an exit plan by Gulf states trying to broker an end to bloody unrest, as tens of thousands of Yemenis massed on Friday for pro- and anti-regime protests. AFP PHOTO/MOHAMMED HUWAIS (Photo credit should read MOHAMMED HUWAIS/AFP/Getty Images)

Yemeni Pesident Ali Abdullah Saleh atten

Il presidente dello Yemen ha diffuso un messaggio audio per dire che sta bene

Saleh è vivo

Yemeni President Ali Abdullah Saleh attends a rally in Sanaa on April 29, 2011, as tens of thousands of protesters staged rival demonstrations in the Yemeni capital amid tight security, in another Friday show of strength between President Ali Abdullah Saleh's foes and his supporters.AFP PHOTO MOHAMMED HUWAIS (Photo credit should read MOHAMMED HUWAIS/AFP/Getty Images)

Yemeni President Ali Abdullah Saleh atte

Il presidente dello Yemen ci ripensa e rifiuta la proposta di mediazione della settimana scorsa

Saleh fa marcia indietro?

This picture taken on June 4, 2011 illustrates the damage done to the Mosque in the compound of Yemeni president Ali Abdullah in Sanaa after it's attack. A precarious calm returned to Yemen's capital today as President Ali Abdullah Saleh vowed to hit back after he was wounded in shelling of his compound and a top general defected to the opposition. AFP PHOTO / STR (Photo credit should read STR/AFP/Getty Images)

This picture taken on June 4, 2011 illus

Sanaa, 4 giugno 2011. (STR/AFP/Getty Images)

Moschea Sanaa

Moschea 

Le foto della moschea in cui il presidente dello Yemen è stato ferito: intanto a Sanaa si festeggia e si combatte

Il luogo dell’assalto a Saleh

yemen2

La capitale dello Yemen è spaccata in due, la guerra civile è già in corso

Sanaa brucia

Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU non ha trovato un accordo sulla gestione della crisi in Yemen 

L’ONU non trova un accordo sullo Yemen

amman

damasco

giordania

proteste medio oriente

siria

Sostenitori del presidente Bashar al-Assad a Damasco. (LOUAI BESHARA/AFP/Getty Images)

Siria

Centinaia di manifestanti nel centro di Damasco chiedono la fine della monarchia degli Assad. (AFP/Getty Images)

Due bambini siriani con un manifesto del presidente Bashar al-Assad durante una marcia a sostegno del governo nella città di Damasco, Siria, 25 marzo 2011. (LOUAI BESHARA/AFP/Getty Images)

Sostenitori del presidente Bashar al-Assad nel centro di Damasco (BESHARA/AFP/Getty Images)

Manifestanti antigovernativi in preghiera a Sanaa, Yemen, 25 marzo 2011. (AP Photo/Muhammed Muheisen)

Sostenitori del presidente Ali Abdullah Saleh nella capitale Sanaa, Yemen, 25 marzo 2011. (AP Photo/Hani Mohammed)

Centinaia di manifestanti chiedono le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh nella città sudoccidentale di Taiz, Yemen, 25 marzo 2011. (Photo credit should read -/AFP/Getty Images)

Manifestanti antigovernativi pregano durante le proteste contro il presidente Ali Abdullah Saleh nella capitale Sanaa, Yemen, 25 marzo 2011. (Photo credit should read -/AFP/Getty Images)

Manifestanti antigovernativi pregano durante le proteste contro il presidente Ali Abdullah Saleh a Sanaa, Yemen, 25 marzo 2011. (AHMAD GHARABLI/AFP/Getty Images)

La manifestazione contro il presidente dello Yemen oggi a Sana'a. (MOHAMMAD HUWAIS/AFP/Getty Images)

Nuove manifestazioni e scontri in Siria, Yemen e Giordania

Gli sviluppi di oggi in Medio Oriente

bahrein

egitto

Marocco

medio oriente

nord africa

Several hundred people demonstrate on March 20, 2011 in Rabat, calling for further democratic reforms and social justice. More than 1,000 people, including many Islamists, rallied in Rabat in the morning. The so-called "February 20 movement" called for Sunday's protests to go ahead despite King Mohammed VI announcing sweeping democratic reforms last months, including an elected prime minister and broader personal freedoms. AFP PHOTO / ABDELHAK SENNA (Photo credit should read ABDELHAK SENNA/AFP/Getty Images)

Several hundred people demonstrate on Ma

Bahrein
La capitale Manama è <a href="http://www.guardian.co.uk/world/2011/mar/20/bahrain-hospitals-under-siege-manama">pattugliata dai soldati</a>, che hanno costituito dei posti di blocco per impedire l'accesso a quel che rimane di Piazza della Perla, <a href="https://www.ilpost.it/2011/03/18/piazza-della-perla-non-ce-piu/">demolita dal governo</a> venerdì scorso. Alcuni elicotteri sorvolano la piazza e le strade vicine, che sono completamente deserte. I principali ospedali della città sono controllati da soldati mascherati e diversi medici sono stati arrestati con l'accusa di aiutare i manifestanti e intrattenere  dei rapporti le potenze straniere. Negli ultimi giorni diversi attivisti hanno cercato rifugio negli ospedali, ma i soldati non si sono astenuti dall'attaccare le strutture lanciando gas lacrimogeni e persino granate. L'opposizione ha detto che <a href="http://www.nytimes.com/reuters/2011/03/20/world/middleeast/international-us-bahrain-protests.html?ref=reuters">tratterà con il governo</a> se libererà i manifestanti imprigionati dall'inizio delle proteste, porrà fine alla repressione violenta e rinuncerà all'aiuto delle truppe saudite. Alcuni esponenti dell'opposizione hanno chiesto all'ONU e agli Stati Uniti di intervenire per fermare la violenza del governo nei confronti dei manifestanti. La foto mostra il corteo funebre svoltosi nel villaggio sciita di Sitra in memoria di un manifestante rimasto ucciso durante uno scontro tra manifestanti e polizia alcuni giorni fa. 
(AP Photo/Hasan Jamali)

Bahrein

Marocco
Oggi migliaia di persone <a href="http://www.nytimes.com/reuters/2011/03/20/world/africa/international-us-morocco-protests.html?ref=reuters">hanno protestato</a> nelle principali città del Marocco per chiedere una nuova costituzione, nuovi posti di lavoro, una riforma scolastica, migliori servizi sanitari e lotta all’aumento del costo della vita. Il 20 febbraio scorso c'era stata una <a href="https://www.ilpost.it/2011/02/21/rivolte-nordafrica-medioriente/3/">grande manifestazione nazionale</a> a cui avevano preso parte circa 37 mila persone, stando a quanto riferito dal ministro degli interni marocchino. Per placare le proteste, il 9 marzo re Mohamed aveva promesso di riformare il potere giudiziario, rafforzare i poteri del parlamento e dei partiti politici e aumentare l'autonomia delle autorità locali. Di fatto non è cambiato nulla e a distanza di un mese le persone sono scese nuovamente in piazza. Nella foto alcuni manifestanti che hanno partecipato alle proteste di oggi a Rabat. 
(ABDELHAK SENNA/AFP/Getty Images)

Yemen
Oggi alcune tra le tribù più potenti del paese <a href="http://english.aljazeera.net/news/middleeast/2011/03/201132093857646830.html">hanno chiesto</a> al presidente Ali Abdullah Saleh di dimettersi e di accontentare le richieste dei manifestanti. La richiesta è stata sottoscritta anche dalla tribù del presidente e da alcuni importanti leader religiosi yemeniti. Oggi nella capitale Sana'a si sono svolti i funerali dei 52 manifestanti uccisi lo scorso venerdì: alcuni testimoni hanno raccontato che diversi sostenitori del governo hanno sparato dai tetti contro la folla riunita in una piazza vicino all'università, il punto di raccolta dei manifestanti. L'ONU e gli Stati Uniti hanno subito condannato il massacro, durante il quale almeno 120 persone sono rimaste ferite. Tre ministri e l'ambasciatore yemenita alle Nazioni Unite <a href="http://edition.cnn.com/2011/WORLD/meast/03/20/yemen.protests/">si sono dimessi</a> per protestare contro l'uccisione dei manifestanti. In serata il presidente Saleh ha annunciato lo scioglimento del governo. La foto mostra il corteo funebre svoltosi a Sana'a in memoria di alcuni attivisti morti durante gli scontri di venerdì. 
(AHMAD GHARABLI/AFP/Getty Images)

Siria
In Siria si protesta ininterrottamente da tre giorni per <a href="http://www.nytimes.com/reuters/2011/03/20/world/middleeast/news-us-syria.html?ref=reuters">chiedere la fine dello stato di emergenza</a>, in vigore da 48 anni. Alcuni giorni fa nella città meridionale di Deraa quindici ragazzini erano stati arrestati per aver scritto sui muri della città alcuni slogan a favore delle proteste. Questo ha aumentato notevolmente la rabbia dei manifestanti: venerdì centinaia di persone sono scese nelle strade di Deraa per chiedere la liberazione dei bambini, il licenziamento dei poliziotti che li avevano arrestati, riforme politiche e la fine della corruzione diffusa nel paese. La polizia ha sparato contro la folla uccidendo quattro persone. Oggi una delegazione del governo è arrivata a Deraa per porgere le condoglianze da parte del presidente Assad e ha promesso di rilasciare immediatamente i ragazzini. La delegazione è stata accolta da numerose proteste e un testimone <a href="http://www.nytimes.com/aponline/2011/03/20/world/middleeast/AP-ML-Syria.html?ref=aponline">ha raccontato all'Associated Press</a> che la polizia avrebbe usato dei gas lacrimogeni e dei proiettili di gomma per disperdere i manifestanti. La foto è stata scattata venerdì e mostra una manifestazione antigovernativa. 
(AFP/Getty Images)

Egitto
Ieri in Egitto <a href="https://www.ilpost.it/2011/03/19/il-referendum-costituzionale-in-egitto/">si è votato</a> per il referendum costituzionale. Il capo della Commissione elettorale Ahmed Attiya <a href="http://www.forbes.com/feeds/ap/2011/03/20/general-ml-egypt_8365766.html/">ha detto</a> che il 77 per cento degli egiziani ha votato sì, approvando così le riforme proposte nel referendum. L'affluenza al voto è stata del 41 per cento, pari a circa 18 milioni di persone sui 45 milioni aventi diritto. Il risultato elettorale apre la strada alle elezioni legislative in settembre e in seguito a quelle presidenziali. Il sì era stato sostenuto soprattutto dai Fratelli Musulmani e dagli esponenti del partito di Mubarak. Le altre forze politiche, compresi i due candidati alle presidenziali Mohamed ElBaradei e Amr Moussa, avevano invitato a votare per il no, chiedendo una riscrittura della costituzione che garantisse maggiori diritti e di ritardare le elezioni per permettere ai nuovi partiti di organizzarsi. Nella foto, un soldato egiziano di guardia davanti un seggio elettorale. La foto è stata scattata ieri ad Alessandria. 
(AFP/Getty Images)

Egitto

Arabia Saudita
Oggi quindici persone sono state <a href="http://english.aljazeera.net//news/middleeast/2011/03/2011320112126999266.html">arrestate</a> in Arabia Saudita durante una manifestazione antigovernativa nella capitale Riyad. I manifestanti chiedevano la scarcerazione di migliaia di persone imprigionate da anni senza aver subito un processo. Lo scorso venerdì re Abdullah aveva annunciato lo stanziamento di 67 miliardi di dollari per aumentare i salari, i posti di lavoro e per costruire nuove infrastrutture, ma non ha promesso nessuna concessione politica. Nella capitale si sono verificate manifestazioni contro il governo e altre a favore del governo, come quella a cui hanno partecipato gli uomini ripresi in questa foto, venerdì scorso.
(AP Photo)

Arabia Saudita

Succedono cose importanti in Egitto, Marocco, Bahrein, Siria, Yemen e Arabia Saudita

Intanto, in Medio Oriente e Nordafrica

Brevi

iraq

manifestazioni

proteste

Guida per punti alle manifestazioni di oggi in Siria, Iraq, Arabia Saudita, Egitto e Yemen

Venerdì di protesta

Ali Khamenei

iran

mehdi karroubi

mir hossein mousavi

rivolte

tunisia

Bahraini protestors run for cover after police fired tear gas canisters to disperse them in the village of Diraz, northwest of Bahrain, on February 14, 2011 during a demonstration called for on Facebook and inspired by similar initiatives which led to the ouster of the regimes in Tunisia and Egypt. AFP PHOTO/STR (Photo credit should read -/AFP/Getty Images)

Bahraini protestors run for cover after

Manifestazioni e scontri in Yemen, Bahrein e Iran: il punto della situazione e le cose da sapere

Una giornata movimentata

governo yemen

rivolta yemen

Il presidente dello Yemen minaccia una guerra civile se lui sarà costretto a dare le dimissioni

Il presidente dello Yemen minaccia una guerra civile

algeria

libia

nordafrica

penisola araba

rivolta

proteste_yemen

Gli aggiornamenti sulle manifestazioni in Bahrein, Iran, Algeria, Yemen e Libia con bilanci pesanti e timide aperture dei regimi

Un altro giorno di rivolte

Abd Rabbuh Mansur al-Hadi

elezioni

Saleh

Il Parlamento dello Yemen ha graziato il presidente uscente, che sta cercando un paese dove andare in esilio

Saleh ha ottenuto l’immunità

11 settembre

secure flight

sicurezza aerei

A UPS cargo jet sits at the terminal at Dulles International Airport on Saturday, Oct. 30, 2010 in Chantilly, Va. (AP Photo/Jose Luis Magana)

Mail Bombs

Perché i pacchi bomba dallo Yemen riaprono per l'ennesima volta la questione della sicurezza sugli aerei

Vi stavate rilassando?

ayman al zawahari

inspire

inspire al qaida

magazine al qaida

osama bin laden

rivista al qaida

Esiste sul serio e sta girando in Yemen, il governo USA ne è a conoscenza

Il magazine di Al Qaida

ups_yem

La polizia yemenita l'ha arrestata nella sua casa di Sanaa, in Yemen

Una donna accusata di aver spedito i pacchi bomba

Dicono che è bello, al cinema

Avatar 3 e perché Netflix vuole comprarsi Warner

Una notizia al giorno e le storie che le stanno attorno, ogni pomeriggio. Di Matteo Caccia

Orazio

Ep 193 – Un giorno sarai un grande scrittore

Il nuovo podcast di Francesco Costa per capire meglio le notizie, e poi farsi un’idea propria, ogni giovedì.

Wilson

Dottore chiami un dottore

Ogni mattina dal lunedì al venerdì, alle 8 circa.

Morning

Ep. 1108 – Tutta colpa della manina e le altre storie di oggi

Il podcast quotidiano di Matteo Bordone. Tutto quello che non sapevi di voler sapere.

Tienimi Bordone

Terry Gilliam e Jay Kelly, il film fantasma che fantasma non era

Quello di Charles Dickens, letto e raccontato da Matteo Caccia

Canto di Natale

Un’intervista a settimana sulle cose del mondo. Tutti i mercoledì con Eugenio Cau.

Globo

Il trauma che spiega la Cina, con Tania Branigan (italiano)

Un posto dove parlare del mondo, con i libri. Timbuctu è un podcast di Marino Sinibaldi.

Intanto

tregua yemen