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La scomparsa dell’autunno

«La prima volta che sono stata a New York, nel 2013, ho trovato la stagione inventata da Nora Ephron nei suoi film. Gli alberi gialli, arancioni e rossi, i tappeti di foglie lungo Central Park, stivaletti ai piedi e una sciarpa calda. L’ultima volta che sono stata a New York, l’anno scorso, l’estate pareva avere l’intenzione di non finire mai. L’agosto 2022 si era classificato come il terzo più caldo mai registrato in città. Quest’anno è andata persino peggio. La scomparsa dell’autunno ci dimostra che abbiamo bisogno di un nuovo immaginario delle stagioni»

La scomparsa dell’autunno

Fiume grande fiume piccolo

«A inizio estate le mie escursioni oltre il perimetro dell’albergo avevano un intento scientifico, per così dire. Le cartine geografiche islandesi sono infatti discordi nel riportare il toponimo del fiume che scorre alle spalle dell’Hótel Skúlagarður. Alcune lo indicano come Litlaá, che vuol dire fiume piccolo; altre come Storá, che vuol dire fiume grande. Altre ancora lo chiamano Litlaá in corrispondenza delle prime anse e Storá più avanti. Insomma, il disaccordo è totale. Le due qualifiche di questo fiume sono proprio inconciliabili: piccolo o grande, senza compromessi»

Fiume grande fiume piccolo