«Le fa, quelle vecchie?»
Un eterno tema dei concerti e del rapporto dei fans con le band e i cantautori, raccontato dopo una serata speciale con Francesco De Gregori

Un eterno tema dei concerti e del rapporto dei fans con le band e i cantautori, raccontato dopo una serata speciale con Francesco De Gregori

Se quelli dell'Academy capissero qualcosa di musica


È l'unica top model degli anni '90 che continua a sfilare: ora è arrivata su Instagram e ha aperto un'agenzia di talent scout

E una storia che non c’entra di una serata estiva

E domande che mettono in crisi

Che arriva da questa parte del mondo

Che vola alta sulle Vecchie ruggini

Dopo ieri sera, vogliamo ricordarlo com'era

Scelte dal peraltro direttore Luca Sofri, visto che stasera è ospite del festival


Le nuove aziende di cosmetica lo snobbano e le alternative si stanno facendo largo, ma resta vendutissimo: e un'azienda italiana produce il 20 per cento di quello mondiale

Che oggi compie gli anni: e a guardare nei ricordi sembra ancora ieri

Scelte dal peraltro direttore del Post, da riascoltare oggi che è il compleanno di Neil Young

Cioè quelle che valgono solo oggi (e non domani) e sono davvero convenienti; alcune dureranno poco, per questo l'articolo sarà in aggiornamento fino a sera


«Due chiacchiere con un Guardiano della Rivoluzione che abbia poi cambiato idea sulla legittimità del proprio furore, e sia disposto a fare amicizia davanti a un bicchiere di vino, le farei volentieri ancora oggi»


«Il 2 aprile 1984 i Queen, travestiti da casalinghe inglesi, lanciarono una canzone che era un grido di liberazione: "I Want To Break Free". Poi arrivarono gli Smiths, i Pet Shop Boys e i Culture Club. Ma la vera esplosione arrivò a ottobre, quando uscirono i Bronski Beat, Depeche Mode, Frankie Goes To Hollywood e Madonna. Nel giro di pochi mesi “l’amore che non si può dire”, come lo aveva battezzato un secolo prima Oscar Wilde, si dichiarava orgogliosamente al mondo. Fu la vera nascita del “pride”. Attraverso quelle canzoni l’omosessualità maschile entrava in scena in quanto esplicita produttrice di musica, cultura e immaginario. L’inizio di quell’onda continua ancora oggi, ma è talmente sovrapposta al paesaggio culturale e ai consumi da esserne ormai indistinguibile»
