Cinque stupidaggini sulla Libia


I progressi a Tripoli avvicinano la ripresa della produzione petrolifera, ma il Brent diminuisce di pochi dollari


E questa volta l'ISIS non c'entra niente: i soldati del generale Haftar hanno conquistato due porti tra Sirte e Bengasi, una bruttissima notizia per il governo appoggiato dall'ONU


Le altre grandi aziende energetiche internazionali se ne sono andate, scrive il Wall Street Journal, ma l'ENI continua a produrre gas e petrolio grazie ad accordi con milizie locali

L'Agenzia internazionale dell'energia distribuirà 60 milioni di barili per compensare le mancate esportazioni dalla Libia e tenere a bada i prezzi

L'Economist fa il punto sull'aumento del prezzo del petrolio e spiega che è il caso di preoccuparsi moderatamente


Cioè per cinque settimane, dice il governo, periodo nel quale la UE ridiscuterà le regole della missione europea Sophia

Secondo i giornali la Germania sta organizzando il ritorno in Italia dei migranti che hanno fatto qui domanda d'asilo, ma Salvini sembra smentire che ci sia un accordo

Un grafico dell'Economist spiega dove, come e perché stanno cambiando la produzione e i consumi

Da più di due settimane una nave commerciale staziona al largo della Tunisia con 40 migranti a bordo: nessun paese europeo si è ancora offerto di accoglierli

Sono al largo della Tunisia, nessuno le vuole accogliere: a bordo le razioni sono ridotte a un pezzo di pane e un uovo sodo al giorno

Era l’ultima della classe. La più ricca, certo, per via del petrolio. Ma sul piano politico la più imprevedibile, la meno credibile tra le nazioni della “primavera araba”. Una Libia capace di imboccare la strada della democrazia era impensabile. Si pensi ai profeti di sventura che condannarono l’azione della NATO contro Gheddafi, sostenendo che dopo [...]

I paramilitari hanno sottratto all'esercito l'ultima importante base militare del Darfur, dopo un assedio durato mesi

Cosa sta succedendo nel paese che ospita la base più importante dell'ISIS fuori da Siria e Iraq, a due passi dalla Sicilia, tra il petrolio e l'ipotesi di un intervento internazionale

Mercoledì una grande società del gruppo ENI ha perso il 34 per cento in un solo giorno, contribuendo alla pessima giornata della Borsa di Milano: perché?

Si tratta di dipendenti di una società con sede a Parma: non si sa ancora di preciso come sia avvenuto il rapimento e chi lo abbia compiuto
