L’industria del tabacco sfrutta gli influencer per farsi pubblicità
E aggirare così le regole e i limiti imposti nella maggior parte dei paesi del mondo, scrive il New York Times

E aggirare così le regole e i limiti imposti nella maggior parte dei paesi del mondo, scrive il New York Times

Sono cambiati negli ultimi anni: si sentono anche loro «sotto attacco» e vedono le elezioni come una battaglia per la sopravvivenza «fra il bene il male»

Una rete di siti dimostra l'intreccio tra movimenti nazionalisti e populisti, una strana organizzazione cattolica e un lavoro di disinformazione

Il servizio per creare gruppi di interesse online è usato da 20 milioni di persone in tutto il mondo, ma qui è ormai il sinonimo di un partito politico ben preciso

I modi più convenienti per guardare le partite di calcio in diretta streaming spendendo poco o nulla, dalla Serie A alla Champions League

Né il M5S né Virginia Raggi né Beppe Grillo hanno ancora spiegato le cinque dimissioni in un giorno al comune di Roma: questo è quello che ne hanno capito i giornali

Sostiene che Trump sia impegnato in una missione per liberare gli Stati Uniti da un complotto di satanisti pedofili guidato dai Democratici e dai produttori di Hollywood

Quello dei servizi che indirizzano i follower di Instagram o TikTok su altri siti è diventato «uno dei territori più importanti di internet»

Per la maggior parte no, anche se le foto commentate in maniera sessista e violenta provenivano da profili pubblici

Non usano solo le pubblicità di Google, che dice di volerle bloccare, ma anche molti altri servizi di aziende più piccole, con regole non sempre chiare

Le inserzioni pubblicitarie delle piattaforme sfruttano dati così vari e precisi da farcelo credere, ma la verità è che non ne hanno bisogno

Scrivere con cadenza regolare per un pubblico affezionato è appagante ma faticoso, e sono sempre di più gli autori che decidono di mollare o di prendersi una pausa

È Citynews, che comprende cinquanta siti in altrettante città, e ora prova ad adattarsi a necessità nuove

Su Duepuntozero arrivarono a esserci centinaia di migliaia di giovani, della Lombardia e non solo: la più famosa era già Chiara Ferragni

Malcolm Gladwell sul New Yorker si chiede se l'attivismo online serva davvero a cambiare le cose

Le nuove regole su come useremo Internet in futuro saranno riviste a settembre in aula, dove potranno essere modificati gli articoli più controversi

E soprattutto come si farà: il direttore Fontana spiega il progetto per il sito a pagamento e per il funzionamento della redazione

Vari gruppi editoriali stanno cedendo per milioni di dollari i loro contenuti, necessari per allenare i sistemi di intelligenza artificiale: non tutti sono convinti sia un buon affare

Le grandi aziende come Facebook e Google sono sempre meno "neutrali" con i contenuti online, che siano le bufale o le cose che non piacciono ai governi
