la corrispondenza

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Post-election blues

«Il 6 novembre, nel frattempo, aveva fatto il suo corso. I risultati, se possibile, si erano fatti perfino peggiori (se siete pro-Trump ovviamente per voi quella è stata una gran giornata) come il mio umore. Per esorcizzare il disagio ho studiato la letteratura scientifica sulla depressione post elettorale di elettori francesi, tedeschi, dei Paesi Bassi, persino filippini (sull’Italia nulla, eppure di elezioni deprimenti ce ne sono state tante) che mi sembravano confermare l’ovvio: la gente in corrispondenza delle elezioni sta peggio perché è più agitata e chi perde sta male anche dopo. Ma c’era qualcosa che continuava a non tornare, qualcosa che non mi faceva sentire soddisfatta. Cos’era?»

Post-election blues

Fiume grande fiume piccolo

«A inizio estate le mie escursioni oltre il perimetro dell’albergo avevano un intento scientifico, per così dire. Le cartine geografiche islandesi sono infatti discordi nel riportare il toponimo del fiume che scorre alle spalle dell’Hótel Skúlagarður. Alcune lo indicano come Litlaá, che vuol dire fiume piccolo; altre come Storá, che vuol dire fiume grande. Altre ancora lo chiamano Litlaá in corrispondenza delle prime anse e Storá più avanti. Insomma, il disaccordo è totale. Le due qualifiche di questo fiume sono proprio inconciliabili: piccolo o grande, senza compromessi»

Fiume grande fiume piccolo