istituto luce
«La biografia visiva del nostro paese»
L'Istituto Luce, fondato cent'anni fa, fu un importante strumento della propaganda fascista: oggi il suo archivio è la testimonianza più preziosa sull'Italia del Novecento

War is over!
La liberazione dal nazifascismo in Italia raccontata con le foto dei Signal Corps statunitensi e dell’Istituto Luce, in un nuovo libro di Contrasto

Altri articoli su questo argomento
Mai nel mezzo
Posto che le accuse di Travaglio sono sempre costruite in modi ingannevoli e artificiosi, e anche quella di ieri sera al programma di Michele Santoro, le sue parole contro l’atteggiamento zerbinato dei maggiori quotidiani nei confronti di Mario Monti e del suo governo avevano un robustissimo e stucchevole fondamento: ci sono stati nei giorni scorsi [...]

Le foto dell’ottavo giorno a Venezia
Ethan Hawke e Milla Jovovich, grandi abiti da sera, un bambino, e un catenone al collo

Il mirino degli inquirenti si commenta da sé
Un articolo di Guido Ceronetti sulla catasta di luoghi comuni linguistici che lo circondano (l'articolo), da "rimboccarsi le maniche" in giù

August Rush

Cosa c’è nella nuova legge sul cinema
Entrerà in vigore da gennaio, prevede un nuovo fondo per i finanziamenti, incentivi ai giovani e criteri più oggettivi per la selezione dei film da sostenere

La prima metropolitana in Italia
Fu la linea inaugurata il 9 febbraio di 70 anni fa a Roma, con decenni di ritardo rispetto ad altre grandi città anche a causa della guerra

Sei grandi Italia-Brasile
Dal rigore di Meazza a quello di Baggio, un racconto per foto e video dei più famosi precedenti tra le due nazionali che giocano stasera

Una scelta vera purtroppo non c’è
Il politico si trova sempre a dover portare sulle spalle le conseguenze delle proprie scelte. In questo caso è bere o affogare. [Continua]

Piove sulle guaine bitumate

Ma come diavolo mi sono vestito in tutti questi anni a Venezia?
«Un’immagine-lampo: il primo anno di carpet, tra gli attori attesi c’è Timothée Chalamet. E io dico: mica posso competere con Chalamet. E allora mi vesto di nero, e lui si presenta vestito di nero (ma sbrilluccicante). L’anno dopo c’è di nuovo Chalamet. E io dico: ormai io e Timmy siamo una cosa sola, stavolta possiamo sparigliare. E allora mi vesto di rosa (ma molto tenue, per chi mi avete preso!), e lui si presenta vestito di rosso (e con schiena nuda). Questo per dire, ancora, del racconto; e, ancora, della mia, giustamente calpestata, mitomania»

Il guardiano delle dighe
Martin Vairoli è il runner delle dighe: fa lo stesso lavoro di suo nonno, e per quindici giorni al mese sta su una diga sopra i duemila metri d'altitudine

Dove va Autogrill?
Soprattutto lontano dall'Italia e lontano dalle autostrade: e sulle autostrade vuole fare qualcosa di nuovo, ricominciando da "Villoresi Est"

Roberto Cicutto è il nuovo presidente della Biennale di Venezia

Quelli che vogliono cambiare la Russia
Le facce e le storie dei più importanti dissidenti anti-Putin, nelle foto di Kirill Nikitenko esposte il mese scorso a New York

Lo Zen gestito dalla mafia
Roberto Alajmo racconta su Repubblica come funzionano le cose nel quartiere di edilizia popolare di Palermo

In Nuova Zelanda l’inverno si è accorciato di un mese

Il Credito Cooperativo tace su Verdini
