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  • Giovedì 21 marzo 2013

Sei grandi Italia-Brasile

Dal rigore di Meazza a quello di Baggio, un racconto per foto e video dei più famosi precedenti tra le due nazionali che giocano stasera

17 Jul 1994: Brazilian goalkeeper Claudio Taffarel celebrates after Roberto Baggio of Italy misses the crucial penalty during the World Cup final at the Pasadena Rose Bowl in Los Angeles, California, USA. Brazil won the match 3-2 on penalties. Mandatory Credit: Mike Powell/Allsport
17 Jul 1994: Brazilian goalkeeper Claudio Taffarel celebrates after Roberto Baggio of Italy misses the crucial penalty during the World Cup final at the Pasadena Rose Bowl in Los Angeles, California, USA. Brazil won the match 3-2 on penalties. Mandatory Credit: Mike Powell/Allsport

Questa sera alle 20.30, a Ginevra, la nazionale italiana di calcio giocherà un’amichevole contro il Brasile. Il Brasile è noto per essere una delle nazionali di calcio più forti del mondo, e anche per questo l’Italia l’ha incontrata spesso nei momenti decisivi della sua storia sportiva.

L’Italia ha giocato contro il Brasile per 14 volte in partite ufficiali FIFA: cinque ai mondiali, una in Confederations Cup e otto volte in amichevole. In totale, 5 vittorie dell’Italia, 2 pareggi e 7 sconfitte. L’ultima volta è stata in Confederations Cup nel 2009 – il torneo che da pochi anni si organizza un anno prima del mondiale nella nazione ospitante, in cui giocano le nazionali vincitrici a livello continentale e la campione in carica – e non è andata molto bene: il Brasile ha vinto in modo molto netto per 3-0. Negli ultimi anni, nonostante la vittoria della Coppa del mondo nel 2006, gli scontri diretti contro il Brasile sono un po’ un disastro: l’Italia non segna un gol al Brasile dall’amichevole di Lione del giugno 1997, sedici anni fa. Ad ogni modo, guardando alla storia calcistica della nazionale italiana ci sono diversi momenti che possono consolare il tifoso: un po’ sono nelle foto di seguito, un po’ nel racconto e nei video di sei partite eccezionali.

16 giugno 1938, Marsiglia, Italia – Brasile 2-1
Ai mondiali del 1934, giocati in Italia e vinti dall’Italia, il Brasile era stato eliminato dalla Spagna agli ottavi e l’Italia non lo aveva dovuto incontrare per vincere il titolo, il primo della sua storia. Quattro anni dopo, invece, ai mondiali giocati in Francia, l’Italia incontrò il Brasile in semifinale, nella prima partita ufficiale tra le due squadre. Vinse l’Italia allenata da Vittorio Pozzo (come quattro anni prima), che poi avrebbe vinto di nuovo il mondiale. In quella squadra c’erano molti nomi storici del calcio italiano: su tutti Silvio Piola, che ancora oggi ha il record di reti di tutti i tempi in Serie A, e Giuseppe Meazza, che quel giorno segnò al Brasile su rigore. Erano anche altri tempi, decisamente: uno degli aneddoti più celebri di quella partita è che Meazza tirò il rigore reggendosi i pantaloncini della divisa, a cui si era rotto l’elastico. Un servizio dell’istituto Luce, in piena epoca fascista, riassunse così la partita.

12 maggio 1963, Milano, Italia – Brasile 3-0
Nel 1958 e nel 1962 i mondiali erano stati vinti dal Brasile, che era entrato nella storia del calcio come una delle squadre più forti di sempre. Il giocatore più celebre della nazionale brasiliana, che nel 1963 venne in Europa per una serie di amichevoli, era Pelé. Nella partita di Milano l’attaccante brasiliano si era infortunato pochi giorni prima giocando contro la Francia, ma venne comunque marcato molto stretto da Giovanni Trapattoni, in una di quelle sfide attaccante-difensore che sono una costante della storia italiana (con noi sempre nella parte dei difensori). L’Italia vinse 3-0: la squadra era formata da un gruppo di giovani giocatori destinato a grande fortuna. Tra questi Giacinto Facchetti, simbolo dell’Inter di lì a pochi anni, Gianni Rivera all’inizio della sua lunga carriera con il Milan e Giacomo Bulgarelli, che nel 1964 vinse lo scudetto con il Bologna. Fu la partita di esordio in nazionale dell’allora 20enne Sandro Mazzola.

21 giugno 1970, Città del Messico, Brasile – Italia 4-1
L’Italia arrivò in finale ai mondiali del 1970 dopo la partita forse più famosa della nazionale, la semifinale contro la Germania vinta per 4-3. In finale l’Italia trovò il Brasile, ancora una volta con in campo Pelé: davanti a oltre 100 mila spettatori, per circa un’ora ci fu partita, dopo di che il Brasile segnò con Gerson e Jairzinho e di fatto chiuse i giochi. Il commissario tecnico Ferruccio Valcareggi mandò in campo Gianni Rivera, eroe della partita contro la Germania, a soli sei minuti dalla fine, sul 3-1: scelta che diventò una specie di dramma nazionale, cancellando nei giorni successivi il risultato di essere arrivati secondi al mondiale. Quando la nazionale italiana tornò in patria, la polizia dovette disperdere i gruppi di tifosi di Rivera che andarono a protestare per l'”offesa” fatta all’attaccante del Milan.

5 luglio 1982, Barcellona, Italia – Brasile 3-2
Terzo mondiale vinto dall’Italia e partita storica contro il Brasile, che venne battuto nel secondo girone di qualificazione. Il Brasile, ancora una volta, era favorito e giocava benissimo, con un centrocampo formato da Zico, Falcao, Socrates e Eder. L’Italia lo battè in una delle partite più belle della storia dei mondiali, con tre gol di Paolo Rossi, un giocatore che era appena tornato da una squalifica di due anni per il calcioscommesse e che aveva suscitato molte perplessità per la sua convocazione. Rossi, che dopo la partita contro il Brasile si guadagnò il soprannome di Pablito, iniziò il mondiale senza convincere: lo finì da capocannoniere con sei reti. Insieme a lui erano in campo il portiere Dino Zoff, allora 40enne, il giovanissimo Giuseppe Bergomi, allora 18enne, e Marco Tardelli, la cui esultanza in finale ricordano ancora tutti.

17 luglio 1994, Pasadena, Brasile – Italia 3-2 d.c.r.
Ai mondiali degli Stati Uniti del 1994 l’Italia partì piuttosto male, come già nel 1982: si qualificò per un soffio alla fase finale, ma riuscì ad arrivare in fondo battendo Nigeria, Spagna e Bulgaria. Il giocatore migliore di quella nazionale, Roberto Baggio, scese in campo per la finale contro il Brasile nonostante un infortunio che lo condizionò molto. Per la prima volta la finale si decise ai rigori, dopo lo 0-0 alla fine dei supplementari. E quei rigori diventarono tristemente famosi perché chi sbagliò quello decisivo fu Roberto Baggio, uno dei più forti giocatori italiani di sempre.

8 giugno 1997, Lione, Italia – Brasile 3-3
Una partita amichevole giocata a un anno dai mondiali, durante il Torneo di Francia organizzato nel 1997 dalla federazione calcistica locale (oltre ai padroni di casa parteciparono Inghilterra, Italia e Brasile). Nel Brasile giocavano calciatori che poi sarebbero diventati famosi nel campionato italiano, Cafu e Leonardo, oltre a Roberto Carlos. Ma nell’attacco c’era un incontro di generazioni che rendeva quella formazione brasiliana speciale: Ronaldo e Romario. L’Italia arrivò sul 3-1 con una doppietta di Del Piero e un autogol di Aldair, ma poi furono proprio i due attaccanti brasiliani a far concludere la partita in parità. Per quanto si trattasse di un incontro amichevole, fu divertentissimo e spettacolare.