Igor Stravinskij
Le prove dell’Orpheus e del Principe di legno a Szeged
I balletti saranno messi in scena il 20 aprile dalla compagnia di danza contemporanea della città ungherese

L’English National Ballet mette in scena i Balletti Russi
Foto e video dell'Uccello di Fuoco nella coreografia di George Williamson

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La Corte Suprema e i diritti d’autore
Un caso in discussione negli Stati Uniti ha fatto parlare i giudici di Aaron Copland, Jimi Hendrix e Bob Dylan

Il Teatro alla Scala di Milano, aperto il 3 agosto 1778
240 anni fa si tenne la prima rappresentazione nel nuovo teatro di Milano, che presto divenne uno dei più famosi e prestigiosi al mondo

L’incendio alla Fenice di Venezia, vent’anni fa
Vi ricordate chi quasi distrusse – e perché – uno dei teatri più famosi in Europa?

Il “codice segreto” di Beethoven
Un violinista affascinato dai suoi manoscritti sostiene di avere compreso il significato di alcuni strani segni che utilizzava nelle sue composizioni

I direttori d’orchestra ne dirigono sempre di più
La nomina del giovane finlandese Klaus Mäkelä alla Chicago Symphony Orchestra è l'ultimo esempio di una tendenza che i critici non apprezzano

7 cose su “Fantasia”
All'inizio sembrò un fallimento, oggi è considerato un capolavoro: la storia di come è nato il classico Disney diverso da tutti gli altri

Il giorno in cui La Fenice bruciò di nuovo
Venticinque anni fa il teatro veneziano fu distrutto per la seconda volta da un incendio doloso che rischiò di bruciare un pezzo di città

“Musica classica” vuol dire poco
È un’etichetta che tiene insieme stili diversissimi e ha a che fare più con le modalità di trasmissione che con il modo in cui suona

«Esiste una disabilità “bella” e una disabilità “brutta”»
Un capitolo di "Come d'aria" di Ada d'Adamo, l'autobiografia che ha vinto il Premio Strega 2023

In difesa degli audiofili
Un esperto di musica ascoltata in alta qualità spiega che esiste una differenza fra gli impianti economici e quelli costosi, nonostante le prese in giro sulla loro efficacia

A proposito di Pina Bausch
«Mentre scrivo la guardo in "Café Müller". Sembra venuta dal mondo dei morti per mostrarmi la frattura tra chi avrei voluto essere e chi avrei potuto essere; tra la pulizia falsa e la sporcizia vera. A volte mi domando se riguardi solo me, quella frattura, o se altre donne la avvertano: se l’abbiano riempita di terra o distolgano lo sguardo per non esserne attirate. Mi domando che forma assuma, se c’è, in loro: per me ha gli occhi di Pina Bausch»

Anche i libri di Bompiani (tutti) sono scontati del 25 per cento
20 tra saggi e romanzi per chi vorrebbe approfittarne – c'è tempo fino al 15 marzo – ed è in cerca di consigli

Ieri ho comprato un cimitero usato, forse
«Le cose finiscono perché è giusto che finiscano: per consunzione, abbandono – una volta in Argentina ho visto una città abbandonata – sommersione da liane o da over turismo. Poi quel pensiero: a cosa serve? Cosa fare di un cimitero abbandonato? Cosa può fare lui per noi? Chiedo a chiunque mi capiti a tiro. Un giardino di rose? Un campo di lavanda? Una macchina da soldi: lo affitti per le notti di Halloween. La gente impazzisce per Halloween. Su dalla Romagna verranno a centinaia, son gente che per divertirsi fa qualsiasi cosa. Metti musica da paura, candele e torce e a mezzanotte irrompi vestito da zombie»

Cosa rende speciale una sala da concerto?
Dal Musikverein di Vienna alla Suntory Hall di Tokyo, l'acustica dei luoghi in cui suonano le orchestre ha influenzato l'evoluzione della musica stessa

Storia delle storie del Congo
L'inizio del bel librone di David Van Reybrouck sul paese africano, i suoi abitanti e la sua geografia, appena tradotto da Feltrinelli

Vivere davanti a un cimitero ha i suoi vantaggi
«Dal balcone, in estate, vedo solo le cime degli alberi; la sera sento il vento tra i rami, qualche uccello notturno e, tra maggio e settembre, una volpe che ha fatto la sua tana vicino al muro di cinta, in un’area ancora inutilizzata. Ogni tarda primavera, anno dopo anno, sforna una cucciolata di quattro o cinque volpacchiotti casinisti e vivacissimi, in barba al mortorio che li circonda. Segue semplicemente il ciclo della natura e le leggi dell’esistenza, e io non posso non pensare all’ironia di chi, in un luogo simile, scava la terra per far nascere vita, invece che per metterci una pietra sopra»
