I fashion blogger sono «patetici» o sono il futuro della moda?
La polemica è iniziata con un articolo molto critico di "Vogue", che li ha accusati di "distruggere lo stile" per soldi e vanità

La polemica è iniziata con un articolo molto critico di "Vogue", che li ha accusati di "distruggere lo stile" per soldi e vanità

Storia di un fenomeno nato dieci anni fa con un gruppo di pochi appassionati senza agganci: ora sono due milioni in tutto il mondo (ma solo pochi contano davvero)

La classifica di Fashionista, che tiene conto del seguito online e della collaborazione con i grandi marchi di moda (la prima la conoscete tutti)


C'è molto materiale per i nostalgici delle serie tv degli anni Novanta-Duemila, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana

Non mi occupo di moda, quindi potrei passare oltre: ma ci faccio caso ogni volta, perché mi incuriosiscono i fenomeni come questo. [Continua]

Sì, secondo il marchio di intimo femminile Aerie, che non lo fa dal 2014

Sono uscite le classifiche di cosa è andato forte quest'anno, e si scopre che hanno comandato soprattutto in due (no, non lei)

E cosa hanno in comune con quelli di altre due donne di potere dei nostri giorni: la regina Elisabetta II e il cancelliere tedesco Angela Merkel

Come funzionano i post e le Storie con l'iconcina a forma di borsa e il canale Shopping nella sezione Esplora (che qualcuno ha già e altri no)

Per esempio le spalle scoperte in queste settimane, dai profili Instagram alla premiazione degli Emmy

Ha presentato l'ultima collezione nella residenza aristocratica in cui sfilò per la prima volta in Regno Unito nel 1954, e poi di nuovo nel 1958

La cerimonia di premiazione degli Oscar (che però comincia molto molto tardi), Matteo Renzi a "Che tempo che fa" e un recente film di Oliver Stone

È quella sui 70 anni di Christian Dior: 300 abiti in 3.000 metri quadri di sale, tra cui una riproduzione di Versailles

Cos'è Rookie Mag, di cui si discute negli Stati Uniti, e chi è la quindicenne che l'ha creata

Cioè persone come era Chiara Ferragni agli inizi, o Giulia De Lellis fino a poco tempo fa (ok, diciamolo: gli "influencer")

Cioè quelli di Dior, Saint Laurent, Lanvin e Valentino: alle prese con la loro prima collezione per questi storici marchi, e recensiti più o meno bene dalla stampa

Negli Stati Uniti tanti che ne avevano bisogno hanno approfittato delle poche uscite e delle mascherine, in Italia meno

Si fa fotografare in sedia a rotelle e quando ha iniziato, 6 anni fa, era praticamente l'unica
