carta stampata
Dinosauro di carta stampata
Paper Age è un cortometraggio di animazione 3D di Ken Ottmann che tenta di descrivere la crisi della carta stampata, rappresentandola come un tirannosauro di carta di giornale che crolla a contatto con un tablet.

Altri articoli su questo argomento
IoLuce in fondo al tunnel

Il dannato futuro dei giornali a Torino

La transizione digitale di fatto

Dalla di alla u

Sostegno all’editoria

Avec notre argent

Oggi è uscito l’ultimo numero del quotidiano “Trentino”

Mentre fuori c’è tempesta, dentro c’è tempesta

Meno bandi per tutti

Uguale per tutti

I prezzi dei fumetti di Sergio Bonelli Editore aumentano da questo mese

Più un’idea è vecchia, più è probabile che durerà?
L’effetto Lindy teorizza che l'aspettativa di vita di una tecnologia aumenti proporzionalmente al tempo in cui rimane in circolazione

Il piano del governo uscente contro le discriminazioni delle persone LGBT+
Definisce una serie di strategie in vari ambiti da seguire nei prossimi anni, ma Fratelli d'Italia non sembra dell'idea

Il direttore, il responsabile delle notizie e una giornalista di “Newsweek” sono stati licenziati dopo aver pubblicato articoli sui problemi finanziari e legali dell’azienda editrice

La Russia ha una nuova legge contro il dissenso
Punirà chiunque pubblicherà online "notizie false" o mostri "mancanza di rispetto" verso il governo, imponendo di fatto una censura sulle critiche

Cosa succede nei quotidiani locali del Nordest
Il gruppo GEDI ha ceduto il suo patrimonio a una nuova società composta da diversi protagonisti del potere economico ed editoriale veneto

I braccialetti di Amazon e la pistola di Čechov
Stefano Bartezzaghi consiglia di trattare con meno sufficienza le preoccupazioni di chi si è sentito minacciato dal brevetto di Amazon

Splendori e miserie dei libri dell’estate (e di chi li legge)
«Quando iniziano le vacanze ci convinciamo che in un periodo di venti giorni bisogna effettuare letture mirate, selezionate, efficaci, soddisfacenti, nostre, più che in ogni altro momento dell’anno. Dobbiamo godere, come se fosse facile farlo con i libri. Di più, dobbiamo rimediare: in quelle due-tre settimane contiamo generalmente di finire una buona volta "Guerra e pace", leggere i diari di Sylvia Plath, un paio di Bolaño, Marina Cvetaeva ritradotta da Serena Vitale, tre scrittrici irlandesi da tenere d’occhio, quattro gialli e il capolavoro inedito di un cugino. E va bene che d’estate il tempo si dilata, ma c’è un limite»
