Un anno di bufale sul cibo
Dal pane rumeno surgelato al grano ammuffito di Barilla fino alle caraffe per l'acqua potabile, messe insieme e smontate una per una

Dal pane rumeno surgelato al grano ammuffito di Barilla fino alle caraffe per l'acqua potabile, messe insieme e smontate una per una

La maggioranza dei birmani crede ciecamente alla propaganda del governo, nonostante le testimonianze di mesi di violenze

I giornali americani si stanno occupando della storia di un ex consulente informatico che ci prova da tre anni, con scarsi risultati (finora)

Vent'anni fa uscì "The Blair Witch Project", che è un pezzettino di storia del cinema, ma anche di internet

Uno studioso di filologia spiega perché con la "post verità" c'entri la crisi della materia, a partire da Rignano sul Membro

Due chiacchiere con Sergio Saia, professore associato di Agronomia e Coltivazioni Erbacee all’Università di Pisa [Continua]

«Molti credono alle teorie del complotto perché vogliono pensare che se non ci fossero i “cattivi”, allora andrebbe tutto bene. Chi non ci crede, invece, deve ammettere che le cose brutte avvengono per caso o perché la realtà è complicata. Tutto questo, però, non ci dice come mai la nostra mente sembra predisposta a interpretare il mondo con gli occhiali del complottismo, anziché con quelli del buon senso. Per capirlo, dobbiamo fare appello alla psicologia, all’antropologia e alla biologia. E perfino all'evoluzionismo»

Paolo Attivissimo ha scoperto che molti sono riconducibili a un'unica azienda registrata in Bulgaria da un imprenditore italiano, che però mette le mani avanti

Ogni volta che muore un personaggio molto famoso, un sito un po' losco fa girare la notizia che sia tutta una bufala: come oggi con Chris Cornell

Una campagna azzardata per pubblicizzare "La cura del benessere" ha combinato dei guai prevedibili, ed è finita con delle scuse ufficiali

Nonostante la tendenza a prendersela con i siti specializzati in notizie false, i giornali sono corresponsabili della disinformazione, scrive Barton Swaim sul Washington Post

Il suo algoritmo decide già cosa mostrare e cosa no nel suo Newsfeed, ma per ora non ha fatto molto per evitare che circolino notizie false e leggende metropolitane

Lo ha deciso la procura di Bologna in seguito a una querela: invece di sequestrare il solo articolo è stato reso irraggiungibile tutto l'archivio

Tre giornali olandesi gli hanno fatto causa per averli accusati di fare disinformazione, e il sito europeo gli ha dato ragione


Wired ha raccolto le dieci che sono circolate di più in questi giorni: dal "cane eroe" alle foto di travi corrose e piloni instabili

Una pagina su un inesistente dio aborigeno è rimasta online per nove anni, diventando la bufala più longeva dell'enciclopedia: come evitare che succedano cose del genere?

I post pubblicati dagli utenti potranno essere segnalati come "notizie false": e quindi vedrete meno leggende metropolitane e complottismi in giro, si spera

Ormai sono una specie di "nuovo sottogenere giornalistico", scrive Vice: dai "jihadisti che parlano italiano" all'invasione della Libia da parte dell'Egitto
