Le bufale sul ponte Morandi

Wired ha raccolto le dieci che sono circolate di più in questi giorni: dal "cane eroe" alle foto di travi corrose e piloni instabili

(U.S. Navy Photo by Journalist 1st Class Preston Keres)
(U.S. Navy Photo by Journalist 1st Class Preston Keres)

Negli ultimi giorni sui social network e in alcuni casi su testate giornalistiche nazionali sono state diffuse numerose notizie false su quello che è accaduto a Genova, dove martedì è crollato il ponte Morandi, causando la morte di almeno 38 persone. Il sito Wired ne ha raccolte una decina, tra quelle notate dai principali siti di debuking. Quasi tutte sono il classico tipo di notizie false studiato a tavolino per raccogliere più condivisioni possibili allo scopo di guadagnare con la pubblicità e altri metodi.

La più improbabile della lista è quella secondo cui il ponte sarebbe stato distrutto di proposito con dell’esplosivo, e il crollo farebbe parte di un qualche tipo di complotto più o meno internazionale. Poi ci sono una serie di foto usate fuori contesto: quella di un cane utilizzato dai soccorritori nei giorni successivi all’11 settembre spacciata per la foto di un cane usato dai vigili del fuoco a Genova; travi di cemento corrose e piloni instabili di viadotti già chiusi sono state diffuse come foto del ponte Morandi, e infine la foto di una bambina salvata dai vigili del fuoco, diffusa come se fosse stata scattata a Genova, che risale invece al terremoto di Ischia.

È circolata molto anche una storia strappalacrime, ma falsa, di un’intera famiglia morta nell’incidente, mentre alcuni hanno parlato di una grave mancanza di sangue negli ospedali genovesi, invitando i lettori a donare il loro, anche se un’emergenza simile non si è mai verificata.

Insieme alla cronaca e alle valutazioni politiche, sul crollo del ponte Morandi a Genova non potevano mancare anche le fake news, che si sono moltiplicate nelle ultime ore. A fare da padrone, accanto alle valutazioni sulla mobilità, alle ricostruzioni storiche e alle tante immagini del disastro, sono anche teorie del complotto, notizie di falsi salvataggi e soprattutto le foto decontestualizzate. Tra le tantissime bufale diventate virali in rete, abbiamo selezionato qui le 10 più significative.

1. Il ponte Morandi NON è stato fatto esplodere con il tritolo
Anche stavolta non poteva mancare la bufala complottista, quella che attribuisce la responsabilità della tragedia all’atto volontario di qualche oscuro signore che si nasconde nell’ombra. Nello specifico, l’arma di distruzione sarebbe stato un ordigno al tritolo, e la prova schiacciante sarebbe stato il bagliore nel cielo prima del crollo che molti hanno associato a un lampo.

Tra i rilanciatori della fake news, segnalata tra gli altri da Bufale.net, c’è anche il solito Rosario Marcianò, che ha parlato anche di una “demolizione controllata”. Altre versioni del complotto, ancora più fantasiose, riferiscono dell’utilizzo di sistemi bellici d’avanguardia come le non meglio precisate “armi a microonde”. La diffusione di storie come queste si spiega non solo con la volontà di identificare un nemico a tutti i costi, ma con il bisogno di ricercare cause sorprendenti per eventi eccezionali.

2. La foto del dettaglio arrugginito NON è autentica
Circola online un’immagine che mostrerebbe lo stato di degrado di una parte del ponte Morandi e che sarebbe stata scattata “qualche settimana fa”. In questo caso il mistero è presto risolto: la foto, facilmente cercabile online, è antecedente al 2011 e non riguarda il ponte Morandi a Genova bensì quello di Ripafratta in provincia di Pisa. Si tratta dunque di un palese falso, utilizzato per alimentare le polemiche in modo malizioso, come per primi hanno mostrato David Puente e Paolo Attivissimo.

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