briscola
Da dove vengono le carte da gioco
Dietro i nostri campanilismi – le napoletane, le trevigiane, le siciliane, le piacentine... – c'è una storia di Oriente, mamelucchi e crociate

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Cosa c’è stasera in tv
Un vecchio film di Van Damme, uno della serie del BarLume e una partita della Nazionale per la Nations League

Eque suddivisioni
Non è affatto facile dividere equamente un pagamento a seconda del risultato di un gioco, soprattutto se i giocatori sono più di due!

Cosa c’è stasera in TV
"The Hateful Eight" di Quentin Tarantino, un bel thriller di Roman Polanski e Inghilterra-Spagna, tra le varie cose

Che cos’è “I delitti del BarLume”
La seconda stagione della serie tratta dai gialli di Marco Malvaldi va in onda da stasera su Sky Cinema

Il suono della paura e la bola messicana

Cosa c’è stasera in TV?
Il ritorno di Sarabanda su Italia 1, il nuovo documentario di Alberto Angela e i soliti talk show del martedì

È il momento del burraco
Dalla politica al jet set ai circoli Arci frequentati dai giovani, il gioco di carte sta vivendo una nuova popolarità

«A Roma non ci sarò»
Lo studente che aveva raccontato sul Post gli scontri di Roma racconta "i giovani" secondo lui

Non ci sono solo le carte napoletane e piacentine
Ma anche le romagnole, siciliane, triestine, eccetera: storia e caratteristiche dei vari tipi diffusi in Italia, più di quanti immaginate

Cosa portarsi in una vacanza in barca
Dal caricabatterie solare allo shampoo biodegradabile: una lista di oggetti utili a chi si approccia alle prime esperienze lontano dalla terraferma

Non tutti i bastardi sono di Vienna
È il titolo del libro che ha vinto il premio Campiello, e questo è il primo capitolo

Non c’è al mondo un luogo che non faccia male
«Desideravo da anni andare a Klagenfurt, per quella mia fissazione di fermarmi davanti alle tombe delle scrittrici e degli scrittori che ho amato e parlar loro nella mia testa, ma accanto alle loro ossa, anzi alla polvere che sono tornati a essere. Volevo vedere dov’era nata, Ingeborg Bachmann, perché sempre voglio vedere il luogo di nascita di chi amo, soprattutto se lo ha abbandonato, se lo ha perduto. Sembra una scelta sua, invece è stata la Storia a decidere quell’esilio. Anche mio padre è un esiliato, come me. Anche per noi è stata la Storia a scegliere – ma chi la chiamerebbe così»

Trieste è davvero la città dei matti?
«Se fin dagli inizi del secolo scorso la cultura della città pare aver smussato gli spigoli dello stigma della malattia mentale, oggi questo insistere su “Trieste-la repubblica dei matti”, “Trieste, se no xe mati no li volemo” sta riducendo un lungo e sofferto percorso a slogan, la città a brand e la pazzia a vezzo, e questo non mi convince affatto. Mitizzare è un modo come un altro, solo apparentemente più nobile, per svuotare di significato la storia e le persone che hanno fatto la storia»

Atlante degli investigatori italiani
Quasi ogni città ne ha uno (e Milano più di tutti), perché l'elemento più importante di un giallo è il posto in cui è ambientato
