Cosa portarsi in una vacanza in barca

Dal caricabatterie solare allo shampoo biodegradabile: una lista di oggetti utili a chi si approccia alle prime esperienze lontano dalla terraferma

Una scena del film "Hot Summer Nights" (2017)
Una scena del film "Hot Summer Nights" (2017)

Negli ultimi anni, l’esperienza di una vacanza in mare – che sia in barca a vela, su catamarani o motoscafi – è diventata più accessibile anche a chi non possiede una barca e non ha idea di come si guidi. Molti operatori offrono pacchetti vacanze che includono uno skipper responsabile della navigazione, e online sono comparsi siti come Sailsquare, che mettono in contatto skipper e operatori turistici con persone che vorrebbero fare una vacanza in barca senza spendere troppo, spesso aggregandosi a gruppi di persone sconosciute.

Abbiamo messo insieme una lista di oggetti per chi quest’estate intraprenderà le prime vacanze in mare, utili a ottimizzare gli spazi spesso ristretti e a rendere più piacevole la convivenza forzata con le persone con cui si condivideranno.

Un borsone morbido, meglio di una valigia
Una delle regole imprescindibili di quando si va in barca è evitare borse rigide con spigoli, piedini o ruote, che possano rigare la barca. Un borsone morbido è l’ideale anche per via degli spazi ristretti: un borsone da palestra può andare bene, l’importante è che sia semplice da infilare negli spazi appositi. La redazione del Post ha consigliato in altre occasioni il modello Black Hole Duffel Bag di Patagonia: c’è di diverse misure e nella versione da 55 litri costa 120 euro, ma sul sito ufficiale alcuni colori sono scontati a 96.  Un’opzione simile potrebbe essere questo di North Face scontato a 91 euro.

Buste impermeabili
Servono per proteggere dagli schizzi telefono, occhiali, o quel che vi pare. Si trovano un po’ dappertutto, su Amazon hanno buone recensioni queste di varie dimensioni, queste da legare in vita a mo’ di marsupio, o questi sacchetti colorati. Tornano comode anche come contenitori per tenere insieme oggetti di utilizzo frequente per non lasciarli in giro sparsi. Esistono anche varie custodie per smartphone, se vi sentite più sicuri a tenerli al collo, e probabilmente a casa avrete quei cordini porta-badge che spesso vengono regalati a fiere ed eventi: si possono usare per agganciare le chiavi.

Galleggianti per chiavi e documenti
Non dovrebbe succedere, ma alle persone un po’ sbadate o goffe che non escludono di far cadere qualcosa in mare potrebbero tornare utili accessori galleggianti, almeno per le cose più importanti, come le chiavi o i documenti vostri o della barca. Li trovate su siti specializzati  – qui portachiavi a 2 euro e cinquanta ma con 9 euro di spedizione, mentre quiqui porta documenti tra i 5 e i 7 euro – ma anche su Amazon, come questo portachiavi a forma di parabordo (10 euro) o questi in sughero (4 costano 11 euro).

Carica batteria solare per cellulare, o powerbank
Le batterie della barca si ricaricano autonomamente durante la navigazione a motore (oltre a quando la si attacca alla presa in porto), ma è sempre meglio risparmiare corrente per quando si è fermi e avere a disposizione strumenti esterni su cui fare affidamento. Tempo fa Wirecutter, l’autorevole sito di recensioni di oggetti del New York Times, aveva consigliato un caricabatterie solare dell’azienda BigBlue: è fatto a fisarmonica, con più parti che si ripiegano su se stesse. Pesa circa mezzo chilo, è sottile ma misura 30 centimetri per 16, e, benché sia più lento di un normale caricabatterie, con qualche ora di sole intenso riesce a caricare uno smartphone. Costa 70 euro, ma in giro ci sono anche opzioni più economiche.

Un’altra soluzione potrebbe essere un caricabatterie portatile (o powerbank) da ricaricare prima di partire: il PowerCore Essential 20000 di Anker permette di caricare completamente uno smartphone fino a quattro volte. Ha due porte USB, quindi si può usare per due smartphone contemporaneamente: su Amazon costa 28 euro.

– Leggi anche: Tre buoni caricabatterie portatili

Un buon libro o molti libri in un buon e-reader
Va bene qualsiasi cosa abbiate messo da parte per le letture estive, ma se siete in cerca di consigli c’è la lista dei 13 suggerimenti per l’estate della redazione del Post. Se invece volete immergervi del tutto nell’atmosfera marittima, seguono i consigli di un redattore amante del genere: per chi cerca un thriller al quale rimanere aggrappato per qualche ora, Le acque del nord di Ian McGuire è uscito pochi anni fa e si basa sulla semplice intuizione di ambientare una storia di omicidi misteriosi nel contesto di una baleniera piena di reietti, diretta verso il freddissimo Artico. Per chi invece non ama la fiction, Il mediterraneo in barca è una raccolta di reportage che George Simenon scrisse durante una crociera in barca a vela tra Nord Africa, Italia e Malta, perfetto per capire qualcosa in più dei posti e dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo, o almeno dell’idea che poteva averne un belga della prima metà del Novecento.

Infine Raccontare il mare è un saggio dello scrittore svedese Björn Larsson, che ha ambientato sulle barche molti dei suoi romanzi e che qui riflette, per l’appunto, sul rapporto tra l’uomo e il mito del mare e della navigazione, e sui modi in cui questo mito è stato esplorato dalla letteratura.
Se contate di leggere un bel po’ e visto che i libri pesano, potreste considerare un abbonamento a una piattaforma di audiolibri come Storytel (se lo fate tramite questo link i primi 30 giorni sono gratuiti) o Audible, oppure l’acquisto di un e-reader. Il Kindle Paperwhite è resistente all’acqua e costa 129 euro, ma ci sono anche modelli più economici e di altre marche.

Qualcosa per coprirsi la sera
Come un pile o una giacca impermeabile e antivento, perché anche se è estate e di giorno avrete probabilmente molto caldo, spesso la sera – soprattutto quando si è in navigazione o in rada (cioè non ormeggiati al porto ma ancorati in mare in un punto strategico) – il vento potrebbe dare fastidio. Una marca apprezzata da chi è abituato a stare in barca è North Sails, che offre abbigliamento tecnico specializzato: in questo periodo sul sito e su Maxisport ci sono alcuni sconti, ma anche su Amazon si trovano prezzi convenienti. Chi vuole spendere un po’ meno, se la cava anche con un K-Way, o con la linea Blocktech di Uniqlo. E poi: avete presente quella sensazione piacevole di quando dopo una giornata al mare avete i piedi asciutti e mettete un paio di morbidi calzini? Ecco, è un motivo in più per ricordarsi di portarne un paio.

– Leggi anche: 12 giacche impermeabili e leggere

Crema solare, cappellino, occhiali da sole
Fa sempre bene ricordarlo: l’eccessiva e prolungata esposizione della pelle ai raggi ultravioletti (UV) è tra i fattori di rischio principali per i tumori della pelle e l’abitudine più salutare per proteggersi è mettere la crema ogni volta che si prevede di passare del tempo all’aperto. Questo vale normalmente, ma ancora di più quando si passano dei giorni in barca e quindi costantemente esposti al sole. Per quelli che non sono interessati a comprare creme con marchi, profumi o consistenze particolari, qui ci sono le più economiche tra quelle che si possono acquistare online. Considerando che passerete gran parte del tempo in mezzo a uno specchio d’acqua riflettente, abbondate con le quantità e non dimenticate un paio di occhiali da sole e un cappellino o una bandana per proteggere la testa.

Le creme solari più economiche online

– Leggi anche: Tutto sulle creme solari

Sapone
Nella maggior parte dei casi l’acqua dolce che si usa in barca finisce in mare e per questo una buona abitudine è quella di utilizzare saponi biodegradabili o realizzati apposta, per inquinare il mare il meno possibile. Una redattrice si era trovata molto bene con saponi naturali fatti in Sardegna, che si potevano usare per il corpo ma anche per il bucato e le stoviglie. Si comprano qui: la saponetta a circa 4 euro, il sapone liquido a 7.

Visto che la disponibilità di acqua dolce in barca non è infinita, esistono anche prodotti che permettono di lavarsi limitando di molto il consumo di acqua perché lavano bene il corpo anche con l’acqua salata: per esempio questo doccia schiuma e shampoo della marca Yachticon (19 euro), questo del marchio Marine Hardware (20 euro) o questo sapone solido del marchio Cao (10 euro). Si applicano sulla pelle ancora sporca di salsedine e poi ci si rituffa in mare o ci si sciacqua velocemente con l’acqua della barca.

Due teli leggeri, uno per l’acqua salata e uno per l’acqua dolce
Sempre con l’idea di ottimizzare gli spazi e la funzionalità, meglio dotarsi di teli leggeri che si asciughino in fretta e occupino poco spazio, come quelli in microfibra (quelli di Decathlon costano dai 2 ai 10 euro a seconda delle dimensioni) o in cotone come le cosiddette “foute” (15 euro su Amazon). Torneranno comode un po’ di mollette da bucato per stenderli ad asciugare senza che il vento se li porti via.

Bracciali o caramelle per la nausea
Sia che siate alla prima esperienza in barca o no, avere bracciali e caramelle per la nausea potrebbe aiutarvi in caso di mare mosso o che soffriate di mal di mare. Tra i prodotti più conosciuti ci sono le gomme masticabili Travelgum (in questo momento scontate a 8 euro e 60), ma esistono anche bracciali contro la nausea e caramelle allo zenzero. In generale, se dovesse capitarvi, la prima regola è non stare al chiuso, ma uscire, fissare un punto fisso in lontananza e respirare a pieni polmoni.

Giochi di società/carte
A vostro gusto e discrezione: grandi classici come le carte da scala quaranta e briscola, Uno, o giochi in scatola come Tabù, purché non siate talmente competitivi da rischiare di rovinare la convivenza con il resto dell’equipaggio.

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Infine, ricordatevi di provvedere alla cambusa, cioè la cucina della barca, per cui va comprato il minimo indispensabile per sopravvivere in caso di necessità. Preparate il bagaglio dei vestiti in modo coscienzioso, privilegiando la comodità: in barca si sta in costume e scalzi, le scarpe vi serviranno solo a terra ed è improbabile siano necessarie cinque paia. Come avrete capito se vi siete informati un po’ in vista della partenza, la nautica ha un vocabolario tutto suo: se volete fare i brillanti prima di partire, qui potete studiare un po’ di parole.