be like mike
Mussolini e la televisione
«È il 1932. Mussolini sta facendo un giro per l’Italia per celebrare i dieci anni della marcia su Roma. Il “Radiocorriere” racconta che al Palazzo dell’Elettricità di Torino gli fu mostrato un piccolo esperimento di trasmissione a distanza. Il delegato Eiar scrive su una lavagna alcune “parole che vengono graficamente trasmesse nell’attimo stesso che la mano commossa le traccia“. Quali sono queste parole? Be’, ovvio: “Evviva il Duce!". Mussolini ascolta compiaciuto, approvando “l’arditismo della similitudine, insieme scientifica e poetica, dell’Italia raffigurata come una cellula irradiante energia”»

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La nuova canzone di Thom Yorke
Si chiama "You Wouldn't Like Me When I'm Angry" e si può scaricare a offerta libera, come già "In Rainbows" dei Radiohead

Uno dei siti con più successo su Facebook è fatto da 41 persone in Lituania
Si chiama "Bored Panda" e sicuramente vi sarà passato davanti una volta: pubblica contenuti “alla BuzzFeed” e ha ancora più like, ma con il solito problema

Le foto del museo di arte digitale di Tokyo
È appena stato inaugurato e ha più di 50 opere interattive piene di cose che farebbero prendere molti Like ai vostri post su Instagram

13 cose che fate su Instagram
Per avere una manciata di like su una foto, pensando non si notasse

Il nuovo video di Carly Rae Jepsen, con Tom Hanks
Canta in lip-sync “I Really Like You”, ed è parecchio buffo (e alla fine del video c'è anche Justin Bieber)

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Lei è quella di "Call me maybe": il nuovo singolo si chiama "I really like you", e "really" viene pronunciato 67 volte

Il video dei tifosi del Chelsea che impediscono a un uomo nero di prendere la metro
Erano a Parigi per la Champions League, cantavano "We're racist, we're racist and that's the way we like it"

Tevez fa il tiro al bersaglio da lontanissimo
Un video diffuso dalla Juventus per festeggiare i dieci milioni di like raggiunti dalla sua pagina Facebook

La foto con più “Like” nella storia di Instagram
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La morte di Gerry Goffin
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Madonna ha cantato in Place de la République a Parigi
Dopo un concerto, a sorpresa è andata in piazza e ha cantato "Ghosttown", "Imagine" e "Like a Prayer" – video

Come sarebbe Internet senza i “Mi piace”?
Instagram, Facebook e altri social network vogliono nasconderli per evitare la corsa ai like e riportare l'attenzione sui contenuti, ma non è detto che ci riescano

«Amore, narcisismo e gatti»
Sono le tre cose che fanno ottenere più like sui social secondo la protagonista di "Il profilo dell'altra", romanzo di Irene Graziosi, che come lei lavora con un'influencer

Istruzioni per (non) trovare un uomo online
«La mia psicologa mi diceva che usare le app è come andare in palestra, mandi dei messaggetti, un po’ di flirt, ti metti carina. Ora vivo in Grecia e se aumenti di poco il raggio della ricerca, ti si apre tutto un mondo: bulgari, turchi, albanesi, italiani in vacanza! Uomini bellissimi ed eccentrici, inguardabili e forzuti. A un certo punto ero ipnotizzata, ma non mettevo like e l’algoritmo impazzito ha cominciato a offrirmi baffuti cantanti in gilet ricamato e pantaloni alla zuava, robusti muratori dal bicipite a tronco, uno che solleva una capra nella foto profilo»

Scrivere ai prigionieri politici russi
«Avevo scoperto la possibilità di mandare lettere ai detenuti in Russia sulla homepage di "Meduza". I prigionieri politici sono quasi mille e tra loro ci sono ragazzini di appena sedici anni, studenti universitari, una tiktoker bionda che immagineresti avvolta da abiti firmati, donne e uomini di mezza età. Molti sono stati condannati a pene ingiuste e sproporzionate: 9 anni per aver messo un like a un post contro la guerra in Ucraina, 6 anni per aver fatto la terapia ormonale, 12 anni per aver donato 30 dollari a una ONG ucraina. La colpa principale di Dmitrij era stata fotografare ponti a Vladivostok. Quando ho visto il drago che aveva disegnato, ho deciso di scrivere a lui»

«Ti chiedo di ricordarlo»
