13 cose che fate su Instagram

Per avere una manciata di like su una foto, pensando non si notasse

SAN FRANCISCO, CA - MARCH 23: Actress Maisie Williams (C) does a selfie with fans (Justin Sullivan/Getty Images)
SAN FRANCISCO, CA - MARCH 23: Actress Maisie Williams (C) does a selfie with fans (Justin Sullivan/Getty Images)

Il mensile americano Harper’s Bazaar ha pubblicato una lista di atteggiamenti molto frequenti tra gli utenti di Instagram – popolarissimo social network per la condivisione di fotografie – in cui è facile riconoscere proprie piccole debolezze, vanità e trucchi. L’abbiamo un po’ adattata e arricchita. Se pensavate di essere gli unici, o che non si notasse, ecco: si notava.

1. Il selfie mentre non vi vede nessuno
Voi cercate di scattarvi un selfie in un posto pubblico senza farvi notare troppo. E invece vi hanno visto, non vi diranno niente, o faranno un sorriso compiacente, che è ancora più imbarazzante.

2. La ricerca del filtro giusto
Dopo aver scattato la foto, inizia il processo di lavorazione pre-caricamento. Minuti e minuti di esperimenti a decidere che filtro usare per rendere lo scatto unico: «Ludwig per i colori vivaci o Amaro per quell’aria di antico che dà? Però Willow in bianco e nero dà un tono alla foto… E le cornici le metto o no?».

3. La ricerca della composizione di cose qualsiasi
Una mela, un giornale aperto, un fiore, la tazzina, un libro. Si perde il senso del tempo a spostare oggetti, mescolarli, bilanciare ombre e angoli visibili o nascosti.

4. La creazione della didascalia
Gli scrittori di didascalie efficaci sono i nuovi romanzieri, o aspiranti romanzieri. La didascalia completa, risolve, dà senso a foto che da sole erano foto qualsiasi. La scrivete, poi tornate indietro, riscrivete, correggete. I più socievoli chiedono pareri e consigli in giro.

5. Il divieto di cominciare a mangiare
Impedite ai vostri amici e familiari di iniziare a mangiare finché non siete riusciti a scattare una perfetta fotografia del tavolo apparecchiato e pieno di cose buone: «Nessuno tocchi il suo piatto finché non ho aperto Instagram!». Con due conseguenze: la prima è che diventate dei maniaci sulla sistemazione di piatti, posate, bicchieri a tavola, di cui prima neanche vi accorgevate. La seconda è che compulsate il menu per ordinare soltanto i piatti più scenografici da fotografare.

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6. La raffica di selfie
Ci sono poi due grandi problemi con i selfie da caricare su Instagram: il primo è che prima di trovarne uno che vi piaccia dovrete scattarne una cinquantina. Scatta e cancella. Scatta e cancella. Scatta scatta scatta e cancella cancella cancella. Provali tutti con tutti i filtri. Cancella. Se ne vanno le giornate.

7. Il pallone è mio, si gioca come dico io
Il secondo problema invece riguarda il selfie di gruppo: perché regolarmente qualcuno verrà bene, ma qualcun altro verrà malissimo. Di regola decide il proprietario del cellulare, quando viene bene lui, la foto la carica comunque.

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Le modelle Karlie Kloss (a sinistra) e Sara Wilson mentre si scattano un selfie (Michael Buckner/Getty Images for SXSW)

8. Le scarpe, il caffè
Si stima intorno al 2 per cento la quota di utenti di Instagram che non si è mai fotografata i piedi o la tazzina.

9. Nuovi orizzonti
Comincerete poi a decidere cosa fare e dove andare in base a come potrebbe venire una foto da caricare su Instagram. A Milano per esempio non avrete nessuna voglia di andare all’Arco della Pace, girare due ore per trovare un parcheggio con la macchina e fare due ore di coda in un locale per prendere una birra. Ma lo sfondo dell’Arco, e del parco, valgono mille condomini in zona Garibaldi.

10. Divertirsi un sacco, nella foto
Se siete a una festa noiosa, nel selfie tutti contentissimi: la foto è migliore e voi non sembrate sfigati a una festa noiosa. Impugnate una bottiglia di vino e fateci stare i palloncini.

11. #nofilter
A volte – incredibile – vi viene bene una foto prima di passarla nel giro dei filtri e delle quindici app diverse di ritocco. In realtà sapete che appena la filtrate vi sembrerà già meglio, quindi vi trattenete; e fieri, vergini, duri e puri, rivendicate: “#nofilter”.

12. Far sparire le tracce
Una foto non ha funzionato: pochi like. Che faccio, la tolgo? Se ne accorgono? La tolgo. La rimetto con un filtro diverso dopo, in un’ora migliore. Con un’altra didascalia.

13. La simpatica bestiola
In tempi di crisi – nessuna foto notevole, giornata grigia, poche idee, siete di fretta – tutti si giocano il jolly. Il cane. Il gatto. Il cucciolo. Sono cani, gatti, cuccioli: ce ne sono milioni, ma il vostro è vostro, siete voi, siete buoni, volete bene agli animali. E in mancanza, funziona anche col bambino.

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Nella foto in alto, l’attrice Maisie Williams si scatta un selfie con delle fan (Justin Sullivan/Getty Images)