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Quando è ora di smettere di credere a Babbo Natale?
Non c’è un’età precisa, ma ai genitori conviene non esagerare nella costruzione del mito, secondo alcuni psicologi che si sono posti la domanda

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Storia della mia scabbia
«Era da diverso tempo che lamentavo pruriti, ma sono un soggetto allergico, quindi non ci davo molto peso. Durante l’estate prima della diagnosi, diversi amici mi avevano goliardicamente detto che avrei potuto averla. Dove mai avrei potuto prenderla? Ero stato ad alcuni festival quell’estate, avevo dormito in tenda, ma sempre nel mio sacco a pelo e sul mio materassino, sono una persona pulita io, e per quanto ne sapevo nessuna delle persone intorno a me l’aveva avuta. Eppure a settembre ho mandato un messaggio alla mia medica. Che potevo fare? Durante la visita mi ha chiesto se frequentassi centri sociali, se ci avessi dormito. Dopo avermi visitato, senza guanti, mi ha detto che non avevo nulla: se l'avessi davvero avuta da mesi, avrei avuto molte più lesioni cutanee. Alla fine abbiamo riso della mia paranoia»

Un’amichevole tutt’altro che amichevole
Inghilterra-Italia del 1934 fu presentata come la partita di calcio più importante di sempre, e dopo la chiamarono “battaglia”

L’uragano Milton visto da TikTok
Nonostante gli ordini di evacuazione, in Florida c'è chi è rimasto per documentarlo sui social: tra rischi, polemiche e milioni di visualizzazioni

Il rinascimento del “foraging”
Lo scrittore Edoardo Vitale racconta sul nuovo numero dell'Integrale perché in tanti raccolgono cibi selvatici, anche in città, per mangiarli

Trieste è davvero la città dei matti?
«Se fin dagli inizi del secolo scorso la cultura della città pare aver smussato gli spigoli dello stigma della malattia mentale, oggi questo insistere su “Trieste-la repubblica dei matti”, “Trieste, se no xe mati no li volemo” sta riducendo un lungo e sofferto percorso a slogan, la città a brand e la pazzia a vezzo, e questo non mi convince affatto. Mitizzare è un modo come un altro, solo apparentemente più nobile, per svuotare di significato la storia e le persone che hanno fatto la storia»

Apologia del minibar
«Il primo fu installato nella suite 208 dell’Hilton di Hong Kong nel 1974, cinquant'anni fa. Io lo incontrai nell'estate 1982 all'Hotel Lutetia di Carona sul lago di Lugano, e ne fui attratta come da un oscuro magnete. Ancora oggi, nostalgica di quei tempi, tendo ad avvicinarmi con le mani e la mente libere. E proprio per onorare questa ritualità e solitudine, dopo la separazione mi sono regalata un minibar da casa. Ci ho messo pochissimo a capire che era stato un errore: il minibar deve stare in albergo perché è come l’amore ideale, deve stare a distanza e lasciarsi ricordare o immaginare»

L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, ottant’anni fa
Al mattino presto quattro reparti delle SS, aiutati dai fascisti, circondarono il paese toscano uccidendo più di 500 persone: fu una delle più gravi stragi nazifasciste della storia

Si mette male al Washington Post

Non c’è al mondo un luogo che non faccia male
«Desideravo da anni andare a Klagenfurt, per quella mia fissazione di fermarmi davanti alle tombe delle scrittrici e degli scrittori che ho amato e parlar loro nella mia testa, ma accanto alle loro ossa, anzi alla polvere che sono tornati a essere. Volevo vedere dov’era nata, Ingeborg Bachmann, perché sempre voglio vedere il luogo di nascita di chi amo, soprattutto se lo ha abbandonato, se lo ha perduto. Sembra una scelta sua, invece è stata la Storia a decidere quell’esilio. Anche mio padre è un esiliato, come me. Anche per noi è stata la Storia a scegliere – ma chi la chiamerebbe così»

Per le celebrità vendere le proprie cose ora è normale
Con la diffusione della compravendita di usato, da Elton John a Olivia Rodrigo in molti svuotano gli armadi con aste, app e mercatini, a volte con prezzi abbordabili

Due anni dopo la scomparsa di Daouda Diane, nella Fascia trasformata in Sicilia non è cambiato nulla
Anzi, sono peggiorate le condizioni dei braccianti che lavorano nelle serre e che manifestano da mesi per il caso del mediatore culturale ivoriano

“The Bear” è la serie tv sulla moda che non voleva esserlo
Parla di chef e cucina ma fin dalla prima stagione sobilla chi smania per la maglietta bianca o il jeans perfetto

Vi siete arresi al sandalo con il calzino?
Da anni nella moda si litiga sull'abbinamento, da sempre considerato senza gusto: è diventato femminista, parodico, auto-ironico e, infine, normale

Romanzi che invecchiano in fretta
«La rapidità del cambiamento tecnologico minaccia il territorio del romanzesco, che è definito dai confini del mistero: un viaggiatore si smarrisce; appare in città un visitatore misterioso; due amanti sono separati da una distanza incolmabile. Ma il senso della tecnologia di oggi è far ritrovare chi si smarrisce, disperdere i misteri, colmare le distanze. Quindi il romanzesco cerca territori al di fuori della contemporaneità. Forse non è un caso se ultimamente la narrativa sembra guardare all’indietro»

È morta a 102 anni Iris Apfel
La collezionista, imprenditrice, influencer di moda e modella newyorkese diventata davvero famosa quando aveva già un'ottantina d'anni, soprattutto per il suo guardaroba massimalista e i suoi occhialoni

La scuola di Parma dove si impara a usare la dinamite
Nell'Istituto di ricerche esplosivistiche fondato a Parma da Danilo Coppe si studiano tante cose, per esempio come far esplodere ponti e palazzi senza farsi male

Una canzone degli Associates
Per il bene supremo dell'informazione

All’inizio i Ramones non convincevano nessuno
Il loro primo concerto, il 30 marzo di cinquant'anni fa, fu un disastro, ma ci volle poco perché diventassero la band punk rock più influente di sempre
