Negli uffici del centro studi di Joe Biden sono stati trovati alcuni documenti risalenti all’amministrazione Obama che potrebbero essere riservati

(AP Photo/Andrew Harnik)
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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta esaminando alcuni documenti potenzialmente riservati che sono stati trovati negli uffici del centro studi di Joe Biden a Washington. Dopo essere stato vicepresidente degli Stati Uniti sotto Barack Obama, e prima di candidarsi lui stesso a diventare presidente (venendo poi eletto nel 2020), Biden aveva fondato nel 2018 un centro studi per la diplomazia internazionale affiliato all’università della Pennsylvania, il “Penn Biden Center”, con sede a Washington.

Lunedì un portavoce della Casa Bianca ha fatto sapere che negli uffici del centro studi erano stati trovati a novembre «alcuni documenti con il contrassegno che indica la loro riservatezza», risalenti all’amministrazione Obama: si tratterebbe quindi di documenti coperti da vincolo di segretezza del governo degli Stati Uniti, che Biden non avrebbe potuto tenere con sé in un ufficio privato dopo aver lasciato la carica di vicepresidente. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, i documenti in questione sarebbero pochi e sarebbero stati trovati in un armadio dagli avvocati personali di Biden mentre svuotavano gli uffici del Penn Biden Center: una volta scoperti, avrebbero comunicato subito la cosa agli Archivi nazionali, l’ufficio che ha il compito di conservare questo genere di materiale.

Benché abbia collaborato subito con il dipartimento di Giustizia, se fosse confermato che si tratta di documenti riservati Biden avrebbe un problema politico notevole: lui stesso aveva definito «irresponsabile» l’atteggiamento dell’ex presidente Donald Trump, quando nella sua villa in Florida erano state scoperte centinaia di documenti riservati del governo degli Stati Uniti.

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