Ok Boomer
«Pardòn»
“Non solo non sono più capaci di ordire un golpe; neanche di usare le posate a tavola”

Tempo da lupi
Vi avevo già raccontato del lupo lo scorso aprile. Di come la convivenza tra questo fantastico animale e gli avamposti umani su per le valli e i crinali non sia semplice. Ora ci sono novità importanti. Nei giorni scorsi la Commissione europea ha proposto di declassificare il suo...

Taylorista acquisito
Mai chiedere aiuto e consiglio ai lettori del Post. Accorrono a decine, non si risparmiano, ti seppelliscono di informazioni, opinioni, chiarimenti. Su Taylor Swift, per esempio: grazie a voi mi sono fatto una cultura. A domanda avete risposto in tantissimi. Vi ringrazio, e lo...

Taylorismo
Sto pedinando Taylor Swift. In senso buono. Da qualche mese, sull’onda del suo debordante successo negli Stati Uniti, e di rimbalzo in tutto il mondo, cerco di capire il fenomeno. Ovvero la trasformazione di una “ordinaria” star della musica pop americana in icona di massa, con...

Le rivoluzioni non sono ancora finite
“Riformista” è un termine piuttosto vago, a partire dal fatto che ogni riforma, in sé, non è garanzia di virtù: ci possono essere riforme buone e cattive, migliorative e peggiorative. Eppure su quel termine, che assomiglia molto a un sacco vuoto che ognuno riempie con quello che...

Alta l’affluenza al voto
Ho scosso l’albero, mi sono cadute in testa un sacco di noci. La settimana scorsa mi chiedevo (e vi chiedevo), chi sono, se ci sono, i maestri o i punti fermi degli ultimi vent’anni. Da poter dire: più o meno al livello di Gaber e Jannacci. Sono arrivate talmente tante mail che...

Compagni di nuove strade
Gaber e Jannacci, che in vita furono amici fraterni e per lungo tempo compagni d’arte, sono riapparsi insieme sulle scene, quasi fianco a fianco, per una casualità comunque toccante. Sto parlando dei due docu-film Io, noi e Gaber di Riccardo Milani, e Enzo Jannacci – Vengo...

Vecchie conoscenze
“Quando la sveglia si sente suonar/il buon soldato si deve alzar/si deve alzare con grande allegria/viva Savoia Cavalleria”. Da un paio di giorni mi sveglio – di mattina molto presto – con questa assurda canzoncina nella testa. E la canticchio accendendo la macchina del caffè....

L’esportazione del nudismo
Alla fine degli anni Settanta, sulla scia della liberazione dei costumi, presso la gioventù occidentale emancipata si diffuse una certa inclinazione al nudismo. Specie in vacanza e specie nelle isole mediterranee, secondo l’immortale canto del poeta (Stefano Benni): “A...

Una breve passeggiata
Ma a voi non viene mai la voglia di chiudere porte e finestre a quella tempesta ininterrotta di immagini e parole, prevalentemente funeste, che ci ostiniamo a chiamare “informazione”? E di non volerne più sapere, di come va il mondo, perché il mondo - da sempre - va troppo male...

Libertà e tavolini
Michelle si è sentita offesa. E in un’epoca nella quale l’offesa è diventata la più corrente delle monete, forse la più svalutata, Michelle ha usato parole così semplici e giuste, per dire la sua offesa, che mi sono sentito contento per lei. L’episodio è piccolo ma la questione...

Drammi veri e granchi pelosi
Mi avete scritto in tanti – come immaginavo – sulla carneficina a cielo aperto in corso nell’estremo Est del mondo mediterraneo, che poi sarebbe il nostro mondo fino dai secoli antichi. La mia ho provato a dirla la settimana scorsa sapendo che avrei scontentato molti, ma penso...

Quegli altri nel nome di Dio
Nel 1967 avevo tredici anni. Ricordo ancora Arrigo Levi, conduttore del telegiornale (uno solo; il TG2 arriverà nove anni dopo), che annuncia lo scoppio repentino della guerra dei Sei Giorni. Subito scese, in famiglia, quell’atmosfera di gravità che percepisci anche quando non...

Ricomincio da dove
Non sapevo che Massimo Troisi (la persona, l’artista) fosse così direttamente e fortemente figlio di quello che chiamiamo, molto genericamente, “il Sessantotto”. Quei movimenti, quelle assemblee nei licei e nelle università, quel parlare e straparlare, e soprattutto quel brodo...

Tante maschere e pochi volti
Questa volta devo dirvi una cosa proprio “da vecchio”. Nel senso che mi tocca esprimere una invincibile estraneità – forse ostilità – a un aspetto della vita contemporanea che non capisco e che mi irrita (fifty/fifty). Conto, come sempre, su di voi per aiutarmi a definire meglio...

Poter scrivere che non so più che cosa scrivere
La mia prima Amaca sui migranti uscì su Repubblica nel 1998, il 4 di gennaio. L’ho poi inserita nel testo del monologo che porto in teatro accompagnato da una vacca frisona in grandezza naturale. Repliche interrotte per sfinimento del protagonista – la vacca invece era pronta...

Il dono della sintesi
A proposito di baby gang e criminalità giovanile ho condiviso al cento per cento quello che ha scritto Massimo Ammaniti, neuropsichiatra infantile e psicoanalista illustre, su Repubblica. Mia estrema sintesi del suo intervento: reprimere lascia il tempo che trova, non incide per...

Un altro amore libero è possibile
L’idea che nessuno sia proprietario di nessuno – stiamo parlando di amore, anzi di sesso – appartiene alla più felice e ingenua utopia degli anni Sessanta. Il famoso “amore libero”, sapete, quello che poi si infranse rovinosamente contro qualche millennio di consuetudini tribali...

Tra Toto Cutugno e il Cielo
La trinità della canzonetta popolare molto andante, molto kitsch, molto da ridere, per noi della sala stampa era ben chiara: i Ricchi e Poveri, Al Bano e Romina, Toto Cutugno (tra i rincalzi faceva spicco Pupo). La sala stampa di cui vi sto parlando è quella del Festival di...

Cataclismi e fatalismi
L’altro giorno, di pomeriggio, camminavo con il fratello di mia moglie (cognato è una parola che non uso mai: fa subito commedia all’italiana) in un grande prato riarso, senza un filo d’erba, di un giallo-bianco abbacinante. Temperatura sui quaranta gradi, l’aria era una vampa...
