È una Serie A poco spettacolare, ma molto equilibrata
Dove rimanere primi in classifica è tutt'altro che facile

Come molte altre giornate di questo campionato di calcio, l’undicesima di Serie A è iniziata con pochissimi gol (uno solo nelle prime quattro partite) ed è finita con grandi cambiamenti in cima alla classifica. Nonostante la scarsità di gol, questa Serie A è molto equilibrata e ci sono almeno quattro o cinque contendenti per lo Scudetto.
Dopo la decima giornata il Napoli, campione in carica, era primo con 22 punti, seguito da Inter, Roma e Milan a 21. Ora, dopo l’undicesima, Inter e Roma sono in testa con 24 punti grazie alle vittorie di domenica su Lazio e Udinese. Il Milan, che ha pareggiato 2-2 con il Parma, e il Napoli, sconfitto 2-0 dal Bologna, sono seconde a 22 punti. E proprio il Bologna è subito dietro con 21. Tra le prime cinque squadre ci sono dunque solo tre punti di differenza. E considerando Juventus e Como, che seguono, anche il distacco tra le prime sette è pochissimo, di appena sei punti.
Insomma, a guardare la classifica la Serie A di quest’anno è comunque molto avvincente, pur non essendolo dal punto di vista del gioco o del numero dei gol. È una grande differenza rispetto agli altri principali campionati europei, dove invece è già emersa una squadra (o al massimo due) più forte e dominante delle altre. In Inghilterra è l’Arsenal, in Germania è l’imbattibile Bayern Monaco, in Spagna le solite Real Madrid e Barcellona. È così da un po’ di anni. La scorsa stagione all’undicesima giornata la situazione di classifica era molto simile e lo Scudetto stesso si decise solo all’ultima giornata, tra Inter e Napoli.
Rispetto alla scorsa stagione, però, sono cambiate le squadre che si stanno contendendo il primo posto o, almeno, i primi quattro, cioè quelli che garantiscono l’accesso diretto alla prossima edizione della Champions League. Milan e Roma, per esempio, sembrano molto più competitive. Nella Roma, che quest’estate non ha fatto acquisti particolarmente eccezionali, buona parte del merito va data all’allenatore Gian Piero Gasperini. Dal 2016 fino alla scorsa stagione Gasperini aveva allenato l’Atalanta, trasformandola da modesta squadra provinciale a una delle migliori del campionato e d’Europa.
Il Milan, invece, ha cambiato molte più cose rispetto allo scorso anno, quando il caos societario e quello tattico (cambiò allenatore a stagione in corso) lo avevano fatto finire al nono posto, uno dei risultati peggiori degli ultimi vent’anni. Quest’estate, infatti, sono arrivati un nuovo direttore sportivo, Igli Tare, e l’esperto allenatore Massimiliano Allegri, oltre che qualche giocatore di grande qualità come il croato Luka Modric, che pur avendo 40 anni sta giocando quasi sempre e in modo eccellente.

Il centrocampista del Milan Luka Modric, 2 novembre 2025 (Sara Cavallini/AC Milan via Getty Images)
Allegri sta dando al Milan un modo di giocare efficace e principi chiari, soprattutto dal punto di vista difensivo. Tuttavia, come quasi tutte le squadre ai vertici di questa Serie A, il Milan è stato piuttosto incostante: ha vinto partite difficili sulla carta, contro Bologna, Napoli e Roma, ma ha anche pareggiato gare apparentemente più semplici, come quelle contro Pisa e Parma.
Le uniche due squadre che, invece, erano tra le prime in classifica lo scorso anno e lo sono anche quest’anno sono Inter e Napoli. Stanno però attraverso momenti molto diversi, in campionato. Dopo un buon inizio di stagione, il Napoli sta faticando: nelle ultime cinque partite ha vinto solo due volte, perso altrettante e pareggiato una. La squadra è sostanzialmente la stessa dello scorso anno, ma ora deve affrontare un calendario più fitto (l’anno scorso non giocava in Champions League, quest’anno sì) e deve fare a meno di alcuni dei suoi migliori giocatori, come Romelu Lukaku e Kevin De Bruyne, entrambi infortunati.
Al contrario, l’Inter – che aveva iniziato male questo campionato, perdendo la seconda e la terza partita di campionato contro Udinese e Juventus – sta andando alla grande. Dalla quarta giornata ha vinto tutte le sue partite tranne una, quella persa proprio contro il Napoli.
Dopotutto i giocatori sono praticamente gli stessi che l’anno scorso si sono giocati lo Scudetto fino all’ultima giornata e che sono arrivati in finale di Champions League. E c’è anche una notevole continuità tattica tra il rumeno Cristian Chivu – l’allenatore che è arrivato questa estate – e Simone Inzaghi, il suo predecessore. Chivu, poi, conosce bene l’Inter (oltre ad aver allenato le squadre giovanili ci giocò pure, tra il 2007 e il 2014, vincendo tutto) e, nonostante la poca esperienza, si sta dimostrando molto carismatico e bravo a rimotivare i giocatori dopo la scorsa, sfiancante stagione.

L’allenatore dell’Inter Cristian Chivu, 5 novembre 2025 (Marco Luzzani/Getty Images)
Tra le prime sette, invece, non ci sono Atalanta e Fiorentina, che la scorsa stagione erano arrivate terza e sesta. Ora, invece, sono rispettivamente 13esima e ultima e sembrano già fuori dalla corsa per i primi quattro posti. Oltre a un mercato poco incisivo, il problema principale sembra essere stato, per entrambe, il cambio di allenatore poco azzeccato. Stefano Pioli, arrivato quest’estate della Fiorentina, è stato esonerato dopo dieci giornate senza vittorie e al suo posto è arrivato Paolo Vanoli.
Ivan Juric, invece, è arrivato un po’ a sorpresa all’Atalanta, visto che la stagione scorsa era stata disastrosa per lui, prima con la Roma e poi con il Southampton. Con lui l’Atalanta ha vinto solo due partite in Serie A. Juric è stato esonerato lunedì, dopo la pesante sconfitta per 3-0 subita domenica contro il neopromosso Sassuolo.
Per la parte alta della classifica, le prossime due giornate potrebbero già essere molto importanti. Dopo la sosta per le partite tra nazionali (valide per la qualificazione ai Mondiali 2026), il 23 novembre l’Inter giocherà contro il Milan: una vittoria sarebbe fondamentale per entrambe, perché permetterebbe al Milan di superare l’Inter o all’Inter di aumentare il distacco da una delle dirette contendenti per lo Scudetto. Il 30 novembre, alla 13esima giornata, si giocherà invece Roma-Napoli.



