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  • Venerdì 18 aprile 2025

La nuova “classica” della pallavolo femminile è un bel po’ sbilanciata

Da qualche anno Conegliano e Milano sono le squadre più forti in circolazione, anche in Europa: ma Conegliano di più

Un attacco dell'opposta di Conegliano Isabelle Haak durante la partita di campionato giocata a Milano lo scorso novembre di fronte a 12.626 spettatori (Fabrizio Carabelli/SOPA Images via ZUMA Press Wire)
Un attacco dell'opposta di Conegliano Isabelle Haak durante la partita di campionato giocata a Milano lo scorso novembre di fronte a 12.626 spettatori (Fabrizio Carabelli/SOPA Images via ZUMA Press Wire)
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Il campionato femminile di pallavolo più competitivo al mondo è quello italiano. In questo campionato ci sono due squadre che sono più competitive di tutte, ma una delle due è a sua volta molto più forte dell’altra. La Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano e la Numia Vero Volley Milano si sono affrontate in sette finali negli ultimi tre anni tra Serie A1, Coppa Italia, Supercoppa italiana e Champions League. È diventata una “classica”, una di quelle partite tra due squadre che finiscono sempre per incontrarsi nei momenti più importanti dei tornei: ma ha sempre vinto Conegliano, che è in vantaggio anche nella finale Scudetto in corso, dopo aver vinto gara-1 per 3 set a 1 (si gioca al meglio delle cinque partite).

Dalla stagione 2015-2016, quando Milano (che all’epoca era Monza) fu promossa in Serie A1, le due squadre hanno giocato contro in 39 partite: per 34 volte ha vinto Conegliano. Nonostante questo evidente squilibrio nel confronto diretto, però, quella tra Conegliano e Milano è una rivalità di altissimo livello, perché ci giocano molte delle migliori pallavoliste al mondo, sette delle quali campionesse olimpiche con l’Italia l’estate scorsa, e perché si affrontano spesso per i titoli più prestigiosi. Lo scorso anno si giocarono, tra le altre cose, la finale di Champions League (vinse 3-2 Conegliano), competizione in cui il mese prossimo si sfideranno in semifinale.

Per gara-1 della finale Scudetto erano presenti 5.300 spettatori, il massimo che può contenere il Palaverde di Villorba (Treviso), dove Conegliano gioca le partite di casa. Per la seconda partita della serie, in programma sabato pomeriggio al Forum di Assago, ci saranno quasi 13.000 persone ed è probabile si superi il record di 12.626 spettatori già stabilito lo scorso novembre, sempre ad Assago e sempre per Milano-Conegliano. Del resto negli ultimi tre anni gli spettatori nei palazzetti del campionato femminile di pallavolo sono aumentati del 73 per cento e quelli in televisione dell’83 per cento, trainati dalla vittoria della Nazionale alle Olimpiadi e dal livello di gioco. Conegliano e Milano sono insomma la massima espressione di un movimento che funziona bene e continua a crescere: le squadre italiane dominano in Europa e in Italia ci sono sempre più persone che giocano e guardano la pallavolo.

Gli highlights di gara-1, vinta da Conegliano per 3 set a 1 (25-17, 24-26, 25-21, 25-13)

Conegliano è da anni la squadra migliore d’Europa e riesce a vincere con una continuità eccezionale nel mondo dello sport. Dal 2019 in poi ha vinto tutti e diciassette i tornei che si sono giocati a livello nazionale (Serie A, campionato e Coppa Italia), più diversi titoli internazionali, riuscendo ogni stagione a evolversi e migliorarsi nonostante i cambiamenti e l’incalzare di un’avversaria ambiziosa come Milano.

Ha mantenuto alcuni punti fermi, come l’allenatore Daniele Santarelli, la palleggiatrice Joanna Wolosz e il libero Monica De Gennaro, ma attorno sono cambiate tutte le altre giocatrici. Nella finale di Champions League vinta nel 2021 c’erano Paola Egonu e Myriam Sylla, che oggi giocano entrambe per Milano. Nel frattempo Conegliano ha preso altre pallavoliste forti come Isabella Haak, Zhu Ting e Gabriela Guimarães (che tutti chiamano Gabi), ma ha continuato a essere un esempio virtuoso di società gestita bene e molto radicata nel territorio.

In questa stagione ha perso una sola partita in tutte le competizioni, gara-2 della semifinale contro Novara, e ha vinto le altre 52, comprese le cinque giocate finora contro Milano: 3-2 in Supercoppa, 3-0 in entrambe le partite di campionato e nella finale di Coppa Italia, 3-1 mercoledì scorso in gara-1 della finale Scudetto.

– Leggi anche: Da dove viene il dominio di Conegliano nella pallavolo femminile

Monica De Gennaro e Joanna Wolosz, le pallavoliste che giocano da più tempo a Conegliano (Giuseppe Cottini/Getty Images)

Se si esclude Conegliano, Milano è superiore a tutte le avversarie in Italia (se la può giocare Scandicci, che però ha perso tutte e tre le partite della semifinale) e probabilmente anche in Europa. Ha in squadra quattro titolari dell’Italia (Alessia Orro e Anna Danesi, oltre a Egonu e Sylla) e tante altre giocatrici di livello, ma anche una proprietà ambiziosa e un pubblico sempre più partecipe. Negli scontri diretti però ha faticato spesso a mantenere il livello di intensità e concentrazione di Conegliano, una squadra che ha pochissimi passaggi a vuoto e riesce quasi sempre a esprimersi al meglio: quando lo fa anche Milano, le partite diventano equilibrate, il problema è che non riesce a farlo con la costanza di Conegliano.

Le recenti partite tra le due squadre hanno mostrato che c’è ancora distanza tra le due squadre in alcuni momenti, ma che Milano può giocarsela, a patto di riuscire a giocare in tutti i set al massimo delle sue possibilità. In campionato, per vincere il primo Scudetto della sua storia, dovrà vincere tre delle prossime quattro partite, mentre in Champions League la semifinale sarà una partita secca, e questo potrebbe darle maggiori possibilità di riuscire infine a battere Conegliano.

– Leggi anche: Vincere una coppa europea da retrocessa