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  • Mercoledì 22 gennaio 2025

La coppia che ha finto una gravidanza e poi ha rapito una neonata a Cosenza

La bambina è stata riportata in clinica ai veri genitori poche ore dopo il rapimento

Un fermo immagine delle telecamere di sorveglianza della clinica, che hanno ripreso un uomo e una donna mentre mettevano nella culla la neonata per portarla via (ANSA / FRANCO ARENA)
Un fermo immagine delle telecamere di sorveglianza della clinica, che hanno ripreso un uomo e una donna mentre mettevano nella culla la neonata per portarla via (ANSA / FRANCO ARENA)
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Martedì una neonata di un giorno è stata rapita dalla clinica del Sacro Cuore, nel centro di Cosenza, in Calabria, da un uomo e una donna che volevano un figlio e che nei mesi precedenti avevano finto di aspettare un bambino, facendolo credere anche ai parenti. Poche ore dopo il rapimento la polizia ha rintracciato la coppia: la bambina è stata riportata ai veri genitori, la coppia arrestata e portata in carcere.

È una storia ancora poco chiara in alcune sue parti, anche perché già martedì sera ha creato apprensione e attenzioni concitate a Cosenza, con i media locali e alcuni messaggi su WhatsApp che hanno diffuso informazioni contraddittorie sul luogo del ritrovamento, e inizialmente anche sull’identità delle persone coinvolte.

Secondo Saverio Greco, uno dei responsabili della società proprietaria della clinica, la donna è entrata nella clinica durante l’orario di visita, alle 18:09, durante il quale non vengono chiesti i documenti ai visitatori. La madre della neonata e sua suocera, che era con lei, hanno poi raccontato che la donna sarebbe entrata nella camera della clinica fingendosi un’operatrice sanitaria della struttura e chiedendo di farsi dare la neonata con la scusa di doverla portare a fare una visita pediatrica. La donna si è poi allontanata con la bambina in braccio. Non vedendola poi tornare, la famiglia della bambina si è allarmata e ha chiesto informazioni al personale della clinica, che non sapeva nulla della visita sulla neonata. Da lì sono state avvertite le forze dell’ordine ed è iniziata la ricerca.

Le telecamere di sorveglianza hanno registrato i movimenti della coppia all’interno della clinica: le immagini mostrano la donna con in braccio la bambina che si avvicina a un ovetto, un seggiolino per neonati, posizionato su una sedia del corridoio. Tenta di metterla nell’ovetto ma non ci riesce. Nel frattempo viene raggiunta dal marito, lei si allontana continuando a tenere in braccio la neonata, e lui la segue con in mano l’ovetto.

Altre immagini mostrano la coppia andare via a bordo di un’auto grigia. Le forze dell’ordine hanno identificato l’auto e poi sono risalite al loro indirizzo di Castrolibero, dove erano stati radunati i familiari per accogliere con una festa quello che credevano fosse il figlio della coppia (la neonata era stata cambiata e vestita di azzurro per farla passare per maschio). La bambina è stata trovata in buone condizioni ed è stata trasferita in clinica per accertamenti.

L’8 gennaio la donna che ha rapito la bambina aveva annunciato la nascita di un figlio con un post su Facebook: «Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato! Alle ore 20:00 di oggi è nato Ansel. Mamma e Papà ti amano!», aveva scritto. Con la famiglia, nei giorni successivi, avrebbe poi giustificato l’assenza del bambino con la necessità di alcuni accertamenti in ospedale.

Una parente aveva anche pubblicato su Facebook una foto della coppia con in braccio la neonata durante la festa, poi l’ha cancellata. Parlando ai giornalisti l’ispettore della squadra mobile di Cosenza Claudio Sole ha detto che i parenti della coppia erano «del tutto ignari» dell’accaduto, e ha aggiunto che ci sono almeno due aspetti ancora «da valutare»: il fatto che fosse sembrato «ignaro lo stesso coniuge della donna», e «la facilità con cui sono entrati ed usciti dalla clinica».