Cosa ha detto Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno

Il presidente della Repubblica ha parlato delle guerre in Ucraina e nella Striscia di Gaza, della violenza sulle donne e dell'intelligenza artificiale, tra le altre cose

Quirinale
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Nella serata del 31 dicembre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto il tradizionale messaggio di fine anno a reti unificate. Ha parlato per circa 16 minuti dal Quirinale, la sede della presidenza della Repubblica, a Roma. Sullo sfondo si vedevano un albero di Natale addobbato, la bandiera dell’Italia, quella dell’Unione Europea e lo stendardo con il simbolo della presidenza. Come di consueto, il discorso ha trattato gli eventi e i temi principali dell’anno appena concluso.

Mattarella ha cominciato parlando non dell’Italia, ma della difficile situazione internazionale e soprattutto delle due guerre in corso, in Ucraina e nella Striscia di Gaza: «Il rischio, concreto, è di abituarsi a questo orrore. Alle morti di civili, donne, bambini», ha detto.

Ha criticato il tentativo della Russia di «sottomettere» e «annettere» l’Ucraina, iniziato ormai quasi due anni fa. Passando al Medio Oriente, Mattarella ha condannato l’attacco del gruppo radicale palestinese Hamas contro Israele dello scorso 7 ottobre, ma ha anche criticato la dura reazione militare del governo israeliano, che sta provocando «migliaia di vittime civili» e costringendo centinaia di migliaia di palestinesi che abitano nella Striscia «ad abbandonare le proprie case, respinti da tutti».

Ha parlato poi della violenza sulle donne, un tema di cui si è molto discusso negli ultimi mesi a causa dei numerosi femminicidi avvenuti nel corso del 2023, tra cui quello della ventiduenne Giulia Cecchettin, uccisa lo scorso novembre dall’ex fidanzato. «L’amore non è egoismo, possesso, dominio, malinteso orgoglio. L’amore, quello vero, è ben più che rispetto: è dono, gratuità, sensibilità», ha detto Mattarella.

Ha poi citato altre grosse questioni: la mancanza di lavoro adeguatamente retribuito, le lunghissime liste di attesa negli ospedali, il problema dell’evasione fiscale, la crisi ambientale e quella migratoria. Ha ricordato anche alcuni comportamenti virtuosi, tra cui le tante iniziative di aiuto attivate in seguito all’alluvione in Emilia Romagna dello scorso maggio e le manifestazioni contro la violenza sulle donne, e ha invitato tutti i cittadini a esercitare il diritto di voto.

Mattarella ha parlato anche della tecnologia e del «progresso inarrestabile» causato dall’intelligenza artificiale, destinata a cambiare le nostre abitudini in molti ambiti. Per questo ha detto che ci troviamo all’inizio del «terzo millennio», ma che «dobbiamo fare in modo che la rivoluzione che stiamo vivendo resti umana», ossia basata sulla dignità della persona.