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  • Mercoledì 25 ottobre 2023

Il quarto candidato al ruolo di speaker della Camera degli Stati Uniti in due settimane 

È Mike Johnson, deputato 51enne della Louisiana: è stato scelto dopo il ritiro della candidatura di Tom Emmer

(AP Photo/Jose Luis Magana)
(AP Photo/Jose Luis Magana)
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Aggiornamento: mercoledì Mike Johnson è stato eletto speaker della Camera ottenendo tutti i voti dei deputati Repubblicani

Martedì i deputati del Partito Repubblicano statunitense hanno scelto Mike Johnson come candidato alla carica di speaker della Camera. La candidatura di Johnson è stata comunicata qualche ora dopo che il candidato scelto la mattina precedente, Tom Emmer, si era ritirato perché aveva ritenuto di non avere il sostegno necessario per essere eletto. Johnson è il quarto candidato alla carica di speaker della Camera in due settimane. Da quando lo scorso 3 ottobre era stato rimosso dal proprio incarico lo speaker precedente, Kevin McCarthy, la Camera statunitense è senza speaker e non riesce a eleggerne uno nuovo.

L’assenza di uno speaker è molto problematica perché non permette alla Camera di funzionare: quindi di prendere decisioni in un momento delicato dal punto di vista internazionale, con in corso le guerre a Gaza e in Ucraina, e interno, con la necessità di approvare entro metà novembre le leggi per finanziare le attività di governo per il 2024. L’accordo che aveva evitato per la prima volta la chiusura delle attività federali, cioè il cosiddetto shutdown, era stato trovato a ottobre grazie alla collaborazione dell’ex speaker Kevin McCarthy con i Democratici, che era stata molto contestata da una parte del partito Repubblicano e che aveva poi portato proprio alla rimozione di McCarthy dal suo incarico.

Tutto il processo era stato interpretato come sintomo delle profonde divisioni che ci sono oggi all’interno dei Repubblicani, così forti che si è iniziato a parlare anche di «crisi d’identità» del partito. McCarthy era stato il primo speaker nella storia a essere rimosso.

Dopo la rimozione di McCarthy i Repubblicani avevano scelto Steve Scalise, che aveva poi rinunciato per via della mancanza del sostegno necessario. Dopo Scalise era toccato a Jim Jordan, esponente dell’ala più a destra del partito, che pure aveva ritirato la propria candidatura dopo tre votazioni in cui non era riuscito ad avere il sostegno di un numero sufficiente di deputati.

Johnson ha 51 anni ed è deputato alla Camera per lo stato della Louisiana: ora dovrà essere eletto dalla Camera, dove i Repubblicani hanno la maggioranza (221 seggi contro i 212 dei Democratici). Per farcela dovrà ottenere la maggioranza dei voti, almeno 217 se tutti i deputati saranno presenti.

Già all’inizio del 2023 l’elezione dello speaker della Camera era stato un grosso grattacapo per i Repubblicani, che non erano riusciti a mettersi d’accordo per eleggere un candidato. McCarthy fu infine eletto alla 15esima votazione, dopo uno stallo che non si vedeva dal 1859. Al momento lo speaker ad interim indicato da McCarthy è Patrick McHenry, un deputato Repubblicano del North Carolina in carica dal 2009.

– Leggi anche: La crisi d’identità dei Repubblicani americani