Un’altra forte scossa ai Campi Flegrei

È stata di magnitudo 4.0, una delle più forti degli ultimi 40 anni, ma sembra abbia provocato solo un piccolo danno

(Fabio Sasso/ZUMA Press Wire)
(Fabio Sasso/ZUMA Press Wire)

Lunedì sera alle 22:08 c’è stato un nuovo terremoto ai Campi Flegrei, vicino a Napoli, dove nelle ultime settimane le scosse sono diventate molto frequenti a causa di una rinnovata attività vulcanica. La scossa di lunedì sera è stata di magnitudo 4.0, di intensità paragonabile a quella di mercoledì scorso, che era stata una delle più alte degli ultimi 40 anni. La scossa è stata sentita anche in vari quartieri di Napoli, sia nella parte occidentale, quella più vicina ai Campi Flegrei, sia nel centro storico.

L’epicentro del sisma era al confine fra il comune di Pozzuoli e Agnano Terme, una frazione di Napoli. Qui la scossa è stata avvertita in modo particolarmente forte, e si sono staccati alcuni calcinacci da una casa, l’unico danno segnalato finora. I Vigili del fuoco hanno comunque ricevuto moltissime chiamate di persone che segnalavano il terremoto. In vari quartieri occidentali di Napoli e nei comuni circostanti la gente è scesa in strada per l’allarme. La scossa è stata seguita da una serie di sismi, di magnitudo ancora da definire, ma di minore intensità.

I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica che si trova nella zona nord occidentale di Napoli e che include i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto oltre a parte della stessa città. Il nome deriva dal greco flegràios, che significa ardente, e da lì deriva anche l’accento che è sulla seconda “e”. A differenza del Vesuvio, i Campi Flegrei non hanno un vulcano principale, ma sono piuttosto una serie di vulcani attivi da più di 80mila anni. Negli ultimi cento anni ci sono stati tre periodi di sollevamento anomalo: tra il 1950 e il 1952, tra il 1969 e il 1972 e tra il 1982 e il 1984.

I terremoti nella zona dei Campi Flegrei sono causati dal sollevamento del suolo dovuto a gas e fluidi molto caldi, un fenomeno chiamato bradisismo. Ci sono varie teorie sulle ragioni del sollevamento. Quella principale è che il magma che si trova in profondità starebbe rilasciando grandi quantità di vapore acqueo che riscalda le rocce che dividono lo stesso magma dal suolo, causando deformazioni nel terreno, scosse e un’attività più intensa delle fumarole (piccoli crateri nel terreno da cui fuoriescono vapore e gas vulcanici).

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