Le persone sfollate in Emilia-Romagna sono 26mila

Ci sono ancora oltre 300 frane e 500 strade chiuse in tutta la regione, e intanto Giorgia Meloni è atterrata a Rimini in mattinata

Un capannone a Monterenzio, Bologna (ANSA/MAX CAVALLARI)
Un capannone a Monterenzio, Bologna (ANSA/MAX CAVALLARI)
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A distanza di cinque giorni dall’inizio dell’emergenza in Emilia-Romagna, le persone che hanno dovuto abbandonare la propria casa sono 26mila. Sabato sera la Protezione Civile ne aveva contate 36mila, ma il giorno dopo alcune aree della Romagna sono state pulite e in diecimila sono potuti tornare a casa. Gli sfollati si sono sistemati in strutture messe a disposizione dai comuni, come alberghi, palestre o centri di accoglienza, oppure in altre case di amici e parenti. La gran parte è nella provincia di Ravenna. Le persone morte sono in totale 14: l’ultima, trovata venerdì mattina a Faenza, era un uomo di 79 anni, Giordano Feletti.

Le frane contate in tutta la regione sono 305 mentre le strade chiuse sono ancora circa 500. La Protezione Civile ha diramato un’altra allerta rossa nella zona della bassa Romagna anche per oggi, principalmente per «criticità idrauliche» e allagamenti ancora in corso. Tuttavia le previsioni meteorologiche dicono che domenica la situazione dovrebbe migliorare e dovrebbe smettere di piovere nelle zone più colpite, le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e in parte Bologna.

Intanto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata domenica mattina a Rimini. Aveva annunciato la visita sabato durante la conferenza stampa al G7 di Hiroshima, in Giappone, da cui è andata via in anticipo: «Io qui ho fatto in questi due giorni il mio lavoro ma francamente non riesco più a stare così lontano dall’Italia in un momento tanto complesso. Ho bisogno di vedere personalmente e di lavorare in prima persona per dare le risposte che sono necessarie». Il Consiglio dei ministri per approvare provvedimenti urgenti indirizzati all’alluvione sarà martedì 23 maggio.

Attorno alle 11 di sabato un elicottero è precipitato a Lugo, tra le frazioni di Bizzuno e Belricetto, in provincia di Ravenna. A bordo dell’elicottero, che era in volo per un intervento di ripristino della rete elettrica danneggiata, c’erano quattro persone che sono rimaste ferite ma non sono in pericolo di vita: tre sono state trasportate in eliambulanza e una in ambulanza.

È ancora presto per fare una stima dei danni. L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, ha parlato genericamente di «miliardi», mentre un calcolo ancora parziale ha quantificato in 620 milioni di euro i danni alle strade, escluse però quelle comunali.

La Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione un numero verde (800 024662) attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20 per diffondere informazioni e aggiornamenti puntuali sull’alluvione. Ha anche avviato una propria raccolta fondi per sostenere economicamente le comunità più colpite dall’alluvione: qui le informazioni e l’IBAN a cui donare.