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  • Giovedì 16 dicembre 2021

Gli arresti dei “no vax” che minacciavano di morte il primo ministro della Sassonia

Si erano organizzati su Telegram: i giornali tedeschi temono che siano solo la "punta dell'iceberg" di movimenti più violenti

Michael Kretschmer, primo ministro della Sassonia (Maja Hitij/Getty Images)
Michael Kretschmer, primo ministro della Sassonia (Maja Hitij/Getty Images)

Mercoledì la polizia tedesca ha arrestato sei persone accusate di partecipare a una chat Telegram in cui si discuteva apertamente di uccidere il primo ministro della Sassonia Michael Kretschmer, cioè il capo del governo autonomo di uno degli stati in cui è diviso il territorio della Germania. Gli arresti sono avvenuti a Dresda, la capitale della Sassonia.

In un comunicato, la polizia ha detto che le persone arrestate facevano parte di una chat “no vax” di circa un centinaio di membri, in cui venivano postati contenuti che criticavano violentemente le restrizioni contro il coronavirus, anche quelle introdotte di recente per contrastare la diffusione della variante omicron. La polizia ha aggiunto che considerava concreti i piani del gruppo di uccidere Kretschmer «e altri membri del governo della Sassonia», anche perché alcuni partecipanti del gruppo si erano incontrati dal vivo per discuterne.

La polizia ha inoltre compiuto alcune perquisizioni nelle quali ha trovato delle armi, anche se non è ancora chiaro di quale tipo.

La Sassonia è uno degli stati tedeschi in cui il tasso di vaccinazione è più basso – al momento è al 62 per cento circa, il secondo dato più basso dopo quello della Turingia – e nelle ultime settimane ha registrato un netto aumento dei casi positivi al coronavirus. Uno dei motivi è la scarsa fiducia degli abitanti dello stato verso le autorità statali: una caratteristica diffusa anche in altri stati tedeschi che prima del crollo del muro di Berlino facevano parte della Repubblica Democratica Tedesca (la Germania Est).

– Leggi anche: Cosa farà ora Angela Merkel?

Da mesi a Dresda si tengono manifestazioni di protesta, anche violente, contro le restrizioni imposte a livello locale e federale. La settimana scorsa una trentina di attivisti di estrema destra e “no vax” aveva partecipato a una fiaccolata sotto la casa della ministra della Salute della Sassonia, Petra Köpping, espressa dai Socialdemocratici. I partecipanti erano poi stati fermati e identificati dalla polizia.

Uno stand dei mercatini di Natale di Dresda viene smontato dopo le nuove restrizioni, 23 novembre 2021 (Sean Gallup/Getty Images)

All’inizio della pandemia il governo sassone e Kretschmer avevano tenuto un approccio prudente sulle restrizioni contro il coronavirus. Kretschmer, che ha 47 anni e fa parte della CDU, il partito della ex cancelliera Angela Merkel, ha però progressivamente cambiato idea e nelle scorse settimane è stato uno dei primi primi ministri a vietare i mercatini di Natale nel proprio stato, fra le altre cose.

Gli arresti di alcuni membri della chat Telegram sono avvenuti circa una settimana dopo che la tv pubblica ZDF aveva parlato del gruppo in un servizio molto discusso.

La vicenda ha riaperto il dibattito sia sulla pericolosità dei gruppi “no vax”, specialmente di quelli che si saldano con i movimenti di estrema destra, sia sulla libertà di cui godono questi gruppi su Telegram. Il quotidiano Süddeutsche Zeitung ha scritto che il gruppo che pianificava di assassinare Kretschmer e altri membri del governo «è solo la punta dell’iceberg» di chat simili che si possono trovare su Telegram, un’app di messaggistica online che anche in Italia viene spesso utilizzata dai “no vax” per scambiarsi informazioni e comunicare data e luogo delle proprie manifestazioni.

Lunedì la ministra dell’Interno del nuovo governo federale guidato da Olaf Scholz, Nancy Faeser, ha annunciato l’apertura di due inchieste ministeriali contro Telegram sulla presunta violazione della recente legge tedesca contro lo hate speech e la disinformazione sui social network, che però non è chiaro se si possa applicare anche a Telegram.