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  • Mercoledì 1 settembre 2021

Alle manifestazioni “no Green Pass” non c’era quasi nessuno

A Milano, Roma, Torino e nelle altre stazioni coinvolte c'erano poche decine di persone, al massimo: erano di più i giornalisti

(ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)
(ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)

Per mercoledì 1° settembre erano state indette in una cinquantina di città italiane manifestazioni contro il Green Pass, organizzate sull’app di messaggistica Telegram e prese molto sul serio dal ministero dell’Interno. Ma oggi pomeriggio nelle stazioni interessate c’erano pochissimi manifestanti, che spesso erano meno dei tanti giornalisti radunati per documentare le proteste, che nei giorni scorsi erano state anticipate con grande enfasi. Molte stazioni sono presidiate da imponenti contingenti delle forze dell’ordine. Nonostante le apparenti intenzioni di “bloccare i treni”, non sono segnalati ritardi sulle linee ferroviarie se non quelli dovuti a guasti tecnici.

Oggi è la prima giornata in cui il Green Pass – che certifica l’avvenuta vaccinazione, la guarigione recente dalla COVID-19 o il possesso di un tampone negativo nelle 48 ore precedenti – è stato esteso ai treni a lunga percorrenza. A Milano nella stazione indicata dal gruppo Telegram, quella di Porta Garibaldi, c’erano solo una manciata di manifestanti, circondati da giornalisti. La polizia e i carabinieri in tenuta antisommossa sono stati coinvolti solo marginalmente, e un po’ di calca è stata dovuta solo ai controlli all’ingresso e a qualche curioso.

(il Post)

Alla stazione Tiburtina di Roma i moltissimi giornalisti presenti hanno parlato di «4-5 persone», «praticamente nessun partecipante», «I tre no vax (non organizzati) che hanno parlato coi giornalisti a Tiburtina, e a cui diversi colleghi hanno cercato di tirare fuori le dichiarazioni più folli possibili, sembravano soprattutto persone molto sole e più che altro bisognose di aiuto», ha scritto il giornalista di Domani Davide De Luca.

La situazione non era molto diversa nelle altre principali stazioni italiane. A Napoli secondo Repubblica si sono presentati soltanto due manifestanti, uno dei quali è un noto attivista di estrema destra. «Alla stazione di Firenze solo uno sparuto gruppo di poche persone si è presentato di fronte a Santa Maria Novella», scrive la Nazione. «Nessuno è entrato e tantomeno ha tentato di bloccare i binari. È stato improvvisato un comizio contro il green pass, i vaccini, la “dittatura sanitaria” e anche contro i giornalisti». A Genova si sono presentate quattro persone, in ritardo.

Anche nel gruppo Telegram che ha organizzato le manifestazioni i vari membri stanno segnalando pochissime persone in molte città, anche se non è facilissimo distinguere chi sia entrato nel gruppo soltanto per prendere in giro i suoi membri.

Da settimane i partiti di estrema destra come la Lega e Fratelli d’Italia stanno criticando le nuove misure del governo per cercare di contenere la pandemia come il Green Pass, usando molti argomenti che appartengono ai movimenti contro i vaccini. Non sembra però che i manifestanti “no Green Pass” siano legati ad alcun partito.