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  • Martedì 17 agosto 2021

Le cose da sapere sulla Serie A

Il campionato geograficamente tra i più disomogenei di sempre inizia sabato: con il pubblico, nuovi allenatori e un calendario diverso

Il nuovo pallone Nike della Serie A (LaPresse/Fabio Ferrari)
Il nuovo pallone Nike della Serie A (LaPresse/Fabio Ferrari)

La nuova stagione del campionato di calcio di Serie A inizia nel weekend con le partite della prima giornata del girone di andata. È la 120ª edizione e la 90ª con l’attuale formato a girone unico. Dopo una stagione e mezza disputata sotto le restrizioni per la pandemia, la Serie A ricomincia più vicina alla normalità di un tempo, sia rispetto al calendario sia per il ritorno del pubblico negli stadi, e con molte novità, che riguardano soprattutto gli allenatori.

Ritorna il pubblico

Ciascuno dei venti stadi del campionato sarà aperto al 50 per cento della sua capienza e i posti disponibili verranno organizzati a “scacchiera”. La Serie A ha chiesto e ottenuto l’alternanza dei posti (uno sì e uno no) anche se lo spazio tra uno e l’altro sarà inferiore alle norme di distanziamento sociale per permettere l’ingresso a più spettatori possibili. Per accedere agli impianti sarà necessario il Green Pass.

(Getty Images)

Il calendario asimmetrico

L’altra novità riguarda il calendario, che è tornato alle date tradizionali. La Serie A inizia il 21 agosto e si concluderà il 22 maggio 2022. Ci sarà una pausa natalizia dal 23 dicembre al 5 gennaio, cinque turni infrasettimanali (22 settembre, 27 ottobre, 1 dicembre, 22 dicembre, 6 gennaio) e cinque soste in concomitanza con gli impegni delle nazionali (5 settembre, 10 ottobre, 14 novembre 2021, 30 gennaio, 27 marzo). Ogni giornata di campionato nel fine settimana verrà distribuita su tre giorni. Il sabato si giocherà alle 15, alle 18 e alle 20.45. La domenica alle 12.30, alle 15, alle 18.00 e alle 20.45. Il lunedì alle 20.45.

– Leggi anche: Il calendario della Serie A 2021/2022

Il calendario delle partite sarà asimmetrico: la successione di partite nel girone di ritorno sarà diversa da quella del girone di andata. Alla prima giornata di andata, per esempio, ci saranno Inter-Genoa, Napoli-Venezia e Udinese-Juventus, mentre alla prima di ritorno Bologna-Inter e Juventus-Napoli. Per evitare incontri troppo ravvicinati, è stato stabilito che la partita di ritorno tra due squadre non si potrà disputare a meno di otto turni di distanza dall’andata.

Dove eravamo rimasti

L’Inter è la squadra campione d’Italia e nel corso della stagione giocherà in Champions League insieme a Milan, Atalanta e Juventus, rispettivamente seconda, terza e quarta classificata nell’ultimo campionato (la fase a gironi di Champions League verrà sorteggiata il 26 agosto). Napoli e Lazio giocheranno invece in Europa League, mentre la Roma in Conference League, il nuovo torneo continentale che inizia quest’anno (il 19 e 26 agosto giocherà i playoff contro il Trabzonspor per accedere ai gironi).

Le novità dal calciomercato

La crisi economica portata dalla pandemia è stata evidente nella finestra estiva del calciomercato, che si concluderà il 31 agosto. L’Inter campione d’Italia ha perso i suoi due giocatori più incisivi: il capocannoniere Romelu Lukaku e l’esterno Achraf Hakimi, venduti complessivamente per oltre 160 milioni di euro. Li ha rimpiazzati con un attaccante a fine carriera, Edin Dzeko, costato quasi nulla, e un esterno olandese, Denzel Dumfries, che a 25 anni proverà a imporsi in un grande campionato.

Edin Dzeko in amichevole con l’Inter (Marco Luzzani/Getty Images)

Anche il Milan ha perso due dei suoi giocatori migliori, andati in scadenza di contratto: Gianluigi Donnarumma è passato al Paris Saint-Germain, Hakan Calhanoglu si è trasferito (per la sorpresa di molti) all’Inter, dove rimpiazzerà il posto lasciato momentaneamente da Christian Eriksen. Finora il Milan ha sostituito soltanto Donnarumma, con il francese Mike Maignan. In attacco ha ingaggiato Olivier Giroud, campione del mondo con la Francia, sugli esterni si è rinforzato con Alessandro Florenzi.

La Juventus ha riscattato Weston McKennie per circa venti milioni di euro e acquistato Manuel Locatelli dal Sassuolo per circa 35 milioni di euro, che pagherà al termine di un prestito biennale. Ha inoltre acquistato il giovane attaccante brasiliano Kaio Jorge. La squadra più attiva sul mercato è stata la Roma. Ha comprato un nuovo portiere, Rui Patricio; un nuovo attaccante, Eldor Shomurodov dal Genoa, e un terzino, Matias Viña, per sostituire l’infortunato Leonardo Spinazzola. Per rimpiazzare Dzeko ha acquistato il ventitreenne inglese Tammy Abraham dal Chelsea. Qui tutti gli altri movimenti di mercato.

I cambiamenti in panchina

Dodici squadre su venti inizieranno il campionato con un allenatore diverso da quello avuto nella passata stagione. Dopo la risoluzione del contratto con Antonio Conte, l’Inter è ora allenata da Simone Inzaghi, che ha lasciato la Lazio a Maurizio Sarri, tornato ad allenare un anno dopo la vittoria dello Scudetto con la Juventus. Anche quest’ultima ha cambiato allenatore: Massimiliano Allegri è tornato per sostituire Andrea Pirlo. La Roma era stata la prima squadra a scegliere un nuovo allenatore: José Mourinho, tornato in Italia undici anni dopo il triplete vinto con l’Inter.

José Mourinho all’Olimpico (Fabrizio Corradetti/LaPresse)

Il Napoli ha sostituto Gennaro Gattuso con Luciano Spalletti, mentre la Fiorentina ha già cambiato due allenatori: inizialmente aveva scelto Gattuso, salvo poi sostituirlo in pochi giorni con Vincenzo Italiano. Il posto di quest’ultimo allo Spezia è andato a Thiago Motta. Il Torino proverà invece a risollevarsi con Ivan Juric, che ha lasciato il Verona a Eusebio di Francesco. Roberto De Zerbi è andato ad allenare lo Shakhtar Donetsk in Ucraina, e Alessio Dionisi lo ha sostituto al Sassuolo. Pochi mesi fa Dionisi aveva ottenuto la promozione in Serie A con l’Empoli, ora allenato da Aurelio Andreazzoli.

Retrocesse e neopromosse

La scorsa stagione sono state retrocesse in Serie B Parma, Crotone e Benevento, sostituite in Serie A da Empoli, Salernitana e Venezia. L’Empoli mancava dal 2019, la Salernitana dal 1999 e il Venezia dal 2002. Si tornerà quindi a giocare il “derby” campano tra Napoli e Salernitana in Serie A per la prima volta dalla stagione 1947/48, mentre dopo diciannove anni il “derby” veneto si tornerà a giocare tra due squadre non veronesi.

La distribuzione delle squadre in Serie A

Le regioni più rappresentate sono la Lombardia e la Liguria, con tre squadre ciascuna. Ben quindici squadre sono del Nord (con Fiorentina e Empoli che nel calcio possono essere considerate squadre del Nord, per storia e sfere di influenza). Due sono del Centro (entrambe laziali), due del Sud (entrambe campane) e soltanto una è isolana (il Cagliari).

Dove si vede la Serie A

Da questa stagione e fino al 2024 il campionato di Serie A verrà trasmesso interamente soltanto dalla piattaforma di streaming online Dazn, che per ogni giornata di campionato avrà sette partite in esclusiva e tre in condivisione con Sky. Qui tutte le informazioni e i link per seguire il calcio in televisione e in streaming quest’anno.

– Leggi anche: Le nuove maglie della Serie A