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  • Mercoledì 3 giugno 2020

Da oggi sono riaperti i confini fra le regioni

Ci si potrà spostare liberamente, ma nel Lazio ci sarà il controllo obbligatorio della temperatura all'arrivo: con più di 37 gradi e mezzo ci si dovrà sottoporre al tampone e rimanere in isolamento

Gli stabilimenti balneari di Ostia durante il fine settimana: distanziamento sociale e regole anti contagio. Roma, 30 maggio 2020 (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)
Gli stabilimenti balneari di Ostia durante il fine settimana: distanziamento sociale e regole anti contagio. Roma, 30 maggio 2020 (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

Da oggi mercoledì, 3 giugno, sono nuovamente consentiti gli spostamenti tra regioni diverse per qualsiasi motivo, e non soltanto per lavoro, salute o assoluta necessità, come prevedevano le precedenti restrizioni per la pandemia da coronavirus. La libertà di spostamento vale per tutte le regioni italiane: il governo non ha disposto misure specifiche per prolungare la chiusura dei confini di alcune regioni più colpite, nemmeno per la Lombardia, che quotidianamente registra assai più contagi delle altre.

Le regole per spostarsi tra le regioni

Precedenti proposte e ipotesi, come quella di fantomatici “passaporti di immunità” per accedere a certe regioni, per il momento non sono state applicate. Diversi presidenti di regione, specialmente nel Sud, area molto meno colpita del Nord, hanno protestato per l’apertura dei confini, ipotizzando protocolli di sicurezza autonomi che però sembrano di difficile applicazione.

Per ora si procede con singole ordinanze regionali. Come nel del Lazio, dove, in base a all’ordinanza firmata ieri dal presidente Nicola Zingaretti, se chi arriva nella regione avrà una temperatura corporea superiore a 37 gradi e mezzo, dovrà effettuare obbligatoriamente il tampone presso le strutture sanitarie regionali. In attesa del risultato del test dovrà rimanere in isolamento domiciliare. I controlli verranno fatti ai confini regionali per chi arriva in auto, visto che per chi arriva in treno o aereo la temperatura è verificata alla partenza. Non sarà possibile rifiutare di sottoporsi al controllo.

Il presidente della Sardegna, Christian Solinas, invece, tra i più critici della riapertura, ha deciso per l’obbligo di registrazione per chi arriva nella regione con un questionario, compilabile dal sito della regione o dall’applicazione “Sardegna Sicura”, che traccia anche gli eventuali spostamenti interni. Nell’ordinanza firmata ieri dal presidente Solinas si specifica inoltre che i test «sia per finalità diagnostiche che epidemiologiche, da parte dei passeggeri in arrivo in Sardegna» saranno incentivati «attraverso una campagna di sensibilizzazione alla funzione etica e solidale di prevenzione e salvaguardia della salute pubblica di tale cautela e il riconoscimento di voucher specifici, spendibili sul territorio regionale».

Anche il presidente della Puglia Michele Emiliano ha firmato un’ordinanza che prevede che tutte le persone che entrano in Puglia, da altre regioni o dall’estero, con mezzi di trasporto pubblici o privati, debbano compilare un modello di auto-segnalazione in cui dovranno dichiarare il luogo di provenienza ed il comune in cui soggiorneranno. Chi arriverà in Puglia dal 3 giugno dovrà inoltre conservare per un periodo di trenta giorni l’elenco dei luoghi visitati e delle persone incontrate durante il suo soggiorno.

Ci si può quindi muovere liberamente, ma alcune regioni, oltre al Lazio, Sardegna e Puglia, hanno detto di volersi organizzare per permettere a chi entra perlomeno di segnalarlo alle autorità sanitarie locali, facoltativamente.

In Sicilia dovrebbe diventare attiva dal 5 giugno un’app, “Sicilia Sicura”, che consente di rimanere in contatto con il sistema sanitario locale e ricevere assistenza in caso di bisogno. In Campania il presidente Vincenzo De Luca ha parlato di «controlli e test rapidi», senza però chiarire in cosa consisterebbero di preciso.

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Indossare la mascherina all’aperto, e non soltanto nei luoghi pubblici chiusi, è obbligatorio per il momento in Lombardia, in Trentino, in Friuli Venezia Giulia in Campania e a Genova.

Per gli spostamenti con mezzi di trasporto privati non ci sono limitazioni al numero di persone se a viaggiare insieme sono conviventi. In caso diverso, secondo quanto specificato dalle Faq della presidenza del Consiglio, oltre al guidatore potranno viaggiare in auto, sul sedile posteriore, al massimo due passeggeri, entrambi muniti di mascherina. In moto invece gli spostamenti rimangono obbligatoriamente limitati al solo guidatore, a meno che non si trasporti un convivente.

Gli alberghi hanno potuto riaprire ormai dalla scorsa settimana, ma soltanto una parte lo ha fatto. Lo stesso vale per gli stabilimenti balneari, anche se in Sicilia riapriranno sabato 6 giugno.