I nuovi casi di coronavirus in Europa
Sono stati confermati in Spagna, Svizzera, Austria, Croazia, Francia e Germania, e sembrano essere legati quasi tutti all'Italia
Negli ultimi due giorni ci sono stati nuovi contagi da coronavirus (SARS-CoV-2) in diversi paesi europei, e sembra che quasi tutti in un modo o nell’altro siano collegati all’Italia, in particolare alla Lombardia, la regione più colpita finora. Al momento non sono state prese misure ai confini, se non qualche controllo puntuale su casi sospetti. Alcuni governi, come quello spagnolo, hanno sconsigliato però i viaggi in Nord Italia «se non per ragioni imprescindibili»; altri, come quelli francese e britannico, hanno introdotto misure di autoisolamento per le persone appena tornate dall’Italia.
Gli ultimi casi di coronavirus in Europa sono stati registrati tra lunedì e martedì in Spagna, Austria, Croazia, Svizzera, Francia e Germania.
In Spagna le persone risultate positive al coronavirus sono in totale dodici. Quattro a Tenerife, nelle Isole Canarie, dove il contagio è iniziato da un medico italiano di Piacenza in vacanza, che poi ha contagiato sua moglie e altri due italiani. In Catalogna sono stati registrati due casi: una donna italiana di 36 anni residente a Barcellona che era tornata da poco da un viaggio tra Bergamo e Milano, e un uomo di 22 anni che era stato a Milano. Nella Comunità di Madrid sono state contagiate due persone, entrambe tornate da poco dal Nord Italia. C’è stato anche un caso nella Comunità Valenciana – a Castellón, dove è risultato positivo un uomo che era tornato da poco da un addio al celibato a Milano – e un caso in Andalucìa, un uomo di 60 anni su cui non sono state diffuse al momento altre informazioni.
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Gli altri due casi risalgono alla prima metà di febbraio: uno contagiato in Baviera, probabilmente a causa di un collega di lavoro che era stato a Wuhan, l’epicentro del virus in Cina, l’altro un cittadino britannico che si era sentito male durante un viaggio nelle Alpi francesi; entrambi sono guariti.
Il primo e unico caso di coronavirus in Svizzera è un uomo di 70 anni del Cantone Ticino, che secondo l’Ufficio federale di salute pubblica è stato contagiato vicino a Milano: l’uomo aveva partecipato a una manifestazione nella zona lo scorso 15 febbraio.
Martedì è stata confermata la prima positività per il coronavirus in Croazia, finora l’unica in tutti i Balcani. Il primo ministro croato, Andrej Plenkovic, ha detto che la persona contagiata presenta sintomi lievi ed è ricoverata in isolamento in ospedale a Zagabria, la capitale: aveva visitato Milano dal 19 al 21 febbraio.
In Austria sono stati confermati due casi di coronavirus: una coppia di italiani di Bergamo che vive a Innsbruck, e che ora si trova in isolamento all’ospedale universitario della città austriaca. Uno dei due lavora in un hotel, che a seguito dei primi test è stato messo in isolamento.
Casi di infezioni da coronavirus ci sono stati anche in Francia e in Germania. In Francia finora i contagiati sono 14, di cui 2 sono morti e 11 sono guariti. I casi più recenti sono due: una donna cinese appena tornata dalla Cina e che ora si trova ricoverata a Parigi, e un uomo che di recente ha viaggiato in Lombardia. Mercoledì è morto il primo cittadino francese per cause legate al coronavirus, ma per ora non ci sono altre informazioni.
Negli ultimi due giorni in Germania sono risultate positive al coronavirus cinque persone: tre nello stato di Baden-Württemberg, due in quello della Renania Settentrionale-Vestfalia. La prima persona infettata nel Baden-Württemberg era tornata da poco da un viaggio a Milano, e sembra che abbia poi contagiato gli altri due casi dello stesso stato.
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile, in Italia le persone contagiate da coronavirus sono almeno 374, di cui la grande maggioranza in Lombardia. Le morti legate al coronavirus invece sono 12. L’Italia è il terzo paese al mondo con più contagi dopo Cina e Corea del Sud, anche se si sospetta che i numeri che sta diffondendo l’Iran sul virus siano molto più bassi di quelli reali.
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Martedì è stato confermato anche il primo caso di tutta l’America Latina: una persona che vive in Brasile e che era appena tornata da un viaggio in Italia.