Diodato è un cantante italiano di 38 anni, in gara stasera al Festival di Sanremo 2020 con la canzone “Fai Rumore”. Il suo nome intero è Antonio Diodato ed è nato ad Aosta ma cresciuto a Taranto, ma ha studiato musica e ha iniziato a suonare tra Roma e la Svezia. Ha cominciato a registrare canzoni e farsi conoscere nella seconda metà degli anni Duemila, finché nel 2014 partecipò a Sanremo nella categoria “Nuove Proposte” con la canzone “Babilonia”, arrivando secondo dietro a Rocco Hunt.
– Potrebbe interessarti: L’inaspettato podcast del Post sul Festival di Sanremo, con Matteo Bordone e un pezzo della redazione del Post
Diodato è tornato poi sul palco di Sanremo quattro anni dopo, stavolta tra i “Big”, insieme a Roy Paci con cui ha cantato la canzone “Adesso”, arrivata ottava nella classifica finale. Nel frattempo ha pubblicato tre dischi e ha collaborato con artisti come Daniele Silvestri e Boosta dei Subsonica. Intervistato da Vanity Fair, Diodato ha commentato le recenti polemiche intorno a Sanremo dicendo che «Credo sempre nel valore del confronto, ma credo pure che si stia esagerando», e poi si è espresso anche sulla presenza al Festival di Levante, con cui ha avuto una relazione fino a poco tempo fa, dicendo che «è bello avere lì un’artista come lei, è tra le portatrici sane di talento migliori che abbiamo».
Continua sul PostSai che cosa penso,
Che non dovrei pensare,
Che se poi penso sono un animale
E se ti penso tu sei un’anima,
Ma forse è questo temporale
Che mi porta da te,
E lo so non dovrei farmi trovare
Senza un ombrello anche se
Ho capito che
Per quanto io fugga
Torno sempre a te
Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te.
E me ne vado in giro senza parlare,
Senza un posto a cui arrivare,
Consumo le mie scarpe
E forse le mie scarpe
Sanno bene dove andare,
Che mi ritrovo negli stessi posti,
Proprio quei posti che dovevo evitare,
E faccio finta di non ricordare,
E faccio finta di dimenticare,
Ma capisco che,
Per quanto io fugga,
Torno sempre a te
Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale tra me e te.
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale,
E non ne voglio fare a meno oramai
Di quel bellissimo rumore che fai.