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  • Giovedì 12 aprile 2018

Cosa è successo ieri sera alla Juve

Un contestato rigore nel recupero ha annullato una grande rimonta, ed eliminato di nuovo la squadra dalla Champions League

L'arbitro inglese Michael Oliver mostra a Gianluigi Buffon il cartellino rosso durante gli ultimi minuti di Real Madrid-Juventus (AP Photo/Francisco Seco)
L'arbitro inglese Michael Oliver mostra a Gianluigi Buffon il cartellino rosso durante gli ultimi minuti di Real Madrid-Juventus (AP Photo/Francisco Seco)

Dopo 24 ore passate dagli appassionati di calcio italiani a commentare l’eccezionale rimonta della Roma contro il Barcellona, un altro clamoroso risultato di Champions League è da mercoledì sera al centro delle discussioni. Questa volta la squadra italiana, la Juventus, è stata eliminata, ma con altrettanto clamore. Il ritorno dei quarti di finale contro il Real Madrid, giocato nello storico stadio del Santiago Bernabeu, è finito 3 a 1; ma all’ultimo minuto, e dopo una prestazione della Juventus che si sarebbero aspettati in pochi, anche tra i suoi tifosi.

«Vuol dire che al posto del cuore c’hai – non lo so cos’hai – hai un bidone dell’immondizia» ha commentato mercoledì sera il capitano e portiere della Juventus Gianluigi Buffon, lamentandosi apertamente della decisione dell’arbitro inglese Michael Oliver, che pochi minuti prima aveva di fatto sancito l’eliminazione della Juventus.

Buffon si riferiva a un rigore fischiato da Oliver contro la Juventus negli ultimi minuti della partita. Per qualificarsi al turno successivo, dopo la sconfitta per 3-0 dell’andata, mercoledì sera la Juventus avrebbe dovuto vincere per 4-0 o 4-1, o quantomeno arrivare alla fine della partita sul 3-0 per andare ai tempi supplementari. Per via della forza degli avversari, una delle due squadre più forti del mondo e vincitrice da due anni consecutivi della Champions, e visto che si sarebbe giocato in trasferta in uno degli stadi più famosi del mondo, era considerata una “rimonta impossibile“, ma il precedente della Roma la sera prima aveva ulteriormente motivato la Juventus.

La partita era cominciata nel migliore dei modi per la Juventus, che aveva trovato un gol di testa di Mario Mandžukić, su cross di Sami Khedira dalla destra, nella sua prima azione un minuto e mezzo dopo l’inizio della partita. La Juventus è sembrata da subito concentrata e molto solida, nonostante abbia rischiato diverse volte di subire gol da Cristiano Ronaldo e dal resto dell’attacco del Real Madrid. La squadra di Massimiliano Allegri non ha mai dominato la partita, e a tratti ha faticato a respingere gli attacchi del Real, ma si è resa a sua volta molto pericolosa in più occasioni, fino al secondo gol, sempre di Mandžukić e sempre di testa, trovato al 37esimo su un cross di Stephen Lichtsteiner. Il secondo tempo è stato simile al primo, con entrambe le squadre che hanno attaccato molto e si sono a tratti sbilanciate lasciando spazio ai contropiede avversari. Al 60esimo, il centrocampista Blaise Matuidi ha segnato un gol rocambolesco, ritrovandosi il pallone tra i piedi dopo che il portiere del Real Keylor Navas se lo era lasciato sfuggire in una facile parata.

Quando mancavano solo 40 secondi alla fine dei minuti di recupero, la Juventus era quindi in vantaggio per 3-0: esattamente il risultato che le serviva per portare la partita ai supplementari, ai quali la Juventus sarebbe arrivata con ancora due cambi, e il Real nessuno. Ma quella che sarebbe probabilmente stata l’ultima azione del Real Madrid si è conclusa con un fallo del difensore Medhi Benatia ai danni di Lucas Vázquez in area di rigore. L’arbitro ha assegnato un calcio di rigore al Real Madrid e pochi istanti dopo ha espulso Buffon per le proteste eccessive contro la sua decisione. Per la Juventus, in quel momento, la partita era stata una delle più sorprendenti e convincenti degli ultimi anni, e un gol del Real Madrid avrebbe voluto dire l’eliminazione dal torneo: torneo che peraltro proprio Buffon – storico portiere della Juventus e della nazionale italiana – non ha mai vinto e a cui teneva in modo particolare. La Juventus ha perso nella sua storia sette finali di Champions League, l’ultima l’anno passato.

Il rigore è stato poi segnato da Cristiano Ronaldo, quasi cinque minuti dopo essere stato assegnato, per via delle proteste di tutti i giocatori della Juventus e dei litigi con i calciatori del Real Madrid. Ha provato a pararlo Wojciech Szczęsny, il secondo portiere della Juventus, entrato per rimpiazzare Buffon al posto di Gonzalo Higuain.

La situazione è rimasta molto tesa ed emotiva anche dopo la partita, durante le rituali interviste. Buffon ha ripetuto in più occasioni la frase su “bidone dell’immondizia” al posto del cuore, accusando l’arbitro Oliver di protagonismo e di aver voluto intervenire forzatamente per cambiare il risultato della partita. Critiche simili sono state fatte anche dal presidente della Juventus Andrea Agnelli, che si è molto lamentato della qualità degli arbitri in Champions League e ha chiesto l’introduzione della VAR, il sistema di controllo delle decisioni arbitrali che da settembre è usato con discreto successo nel campionato di Serie A.

Come succede spesso in questi casi, sono stati dati pareri opposti sul fatto che fosse giusto o meno assegnare quel rigore: nel contatto tra i due giocatori c’è uno spintone che alcuni reputano regolare e un intervento del difensore che colpisce il pallone. I giornali sportivi italiani di oggi, almeno nei loro titoli più evidenti, sembrano unanimi nel pensare che il rigore non fosse da dare (la Gazzetta dello Sport lo ha definito “molto dubbio”, il Corriere dello Sport ha parlato di “un furto”), l’allenatore del Real Madrid Zinedine Zidane ha invece sostenuto che l’intervento di Benatia fosse stato falloso e il rigore giusto.

La Juventus, che non vince la Champions League dal 1996, è prima nel campionato italiano ed è la favorita per vincerlo per la settima volta consecutiva. Gianluigi Buffon, che ha 40 anni, non ha ancora detto se intende giocare la prossima stagione o ritirarsi, anche se ha lasciato capire che pensa alla seconda. I sorteggi per le semifinali di Champions League – a cui si sono qualificate Real Madrid, Bayern Monaco, Roma e Liverpool – saranno venerdì 13 aprile.