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  • Lunedì 11 dicembre 2017

Lo sciopero dei taxi previsto per giovedì 14 dicembre è stato rinviato

Lo hanno deciso i sindacati dopo un incontro con il viceministro dei Trasporti Nencini, che ha dimostrato «disponibilità a tenere in giusta considerazione» le richieste dei tassisti

ANSA/ LUCA ZENNARO
ANSA/ LUCA ZENNARO

Lo sciopero nazionale dei taxi che era stato programmato per giovedì 14 novembre è stato rinviato dopo un confronto tra i rappresentanti dei tassisti e il viceministro dei Trasporti Riccardo Nencini.

Il vice ministro Nencini, alla luce dell’articolato dibattito svolto con le organizzazioni sindacali, ascoltando le motivazioni espresse nel confronto, si è impegnato a trovare un nuovo e più avanzato equilibrio per la formulazione di un documento che recepisca quanto emerso.

Lo sciopero di giovedì sarebbe arrivato a poco più di tre settimane dall’ultimo sciopero nazionale. Era stato proclamato dopo una riunione dei sindacati di categoria, che avevano spiegato le loro ragioni in un comunicato in cui venivano chiariti i punti «da definire diversamente da quanto proposto dal governo».

Le organizzazioni sindacali chiedono al Governo di procedere immediatamente alla sospensione sia dell’erogazione di nuove licenze e autorizzazioni sia della operatività di quelle APP e società che non esercitano nel rispetto delle leggi e regolamentazioni vigenti.

Le ultime agitazioni dei tassisti sono state organizzate per protestare contro quella che secondo i tassisti è una deregolamentazione, da parte del governo, del trasporto pubblico non di linea a vantaggio dei servizi concorrenti come Uber. Gli scioperi erano iniziati nel febbraio del 2017, quando i tassisti avevano protestato per giorni nelle principali città italiane contro un emendamento al cosiddetto decreto “milleproroghe”. La norma serviva a rimandare di un anno l’obbligo per il ministero dei Trasporti di regolare il trasporto dei passeggeri. Dopo le proteste, i rappresentanti dei tassisti avevano incontrato il governo per concordare l’emissione entro trenta giorni di un decreto attuativo, che avrebbe dovuto regolamentare definitivamente il servizio dei taxi in Italia. Il decreto però era stato presentato con molto ritardo e non era stato ritenuto sufficiente dai tassisti.