(Da "Grimsby - Attenti a quei due")
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I film che sono stati un flop nel 2016

Cioè quelli che sono costati più di quanto hanno incassato, per esempio "Snowden" di Oliver Stone o l'ultimo di Sacha Baron Cohen

(Da "Grimsby - Attenti a quei due")

Il 24 novembre negli Stati Uniti c’è stato il Giorno del Ringraziamento, la festa in cui, per tradizione, si mangia il tacchino ripieno, che in inglese si chiama “turkey”. Nel gergo dello spettacolo i “turkeys” sono però un’altra cosa: grosse delusioni, flop, film da cui ci si aspetta tanto e che invece ottengono poco. Sono cioè film che sono un po’ come il tacchino “riscaldato” e avanzato che si mangia i giorni successivi alla festa del Ringraziamento. Prima era qualcosa di molto atteso: dopo è qualcosa di già visto, che dà noia.ma

Come ogni anno Forbes ha fatto una lista dei più grandi “turkeys” del 2016. Il parametro scelto è economico: i film in classifica sono quelli con il maggior divario tra costi e incassi. Forbes ha preso in considerazione i film usciti fino a fine ottobre in almeno duemila cinema, e li ha messi in ordine in base alla percentuale del budget che sono riusciti a recuperare grazie ai biglietti venduti: se la percentuale è del 50 per cento vuol dire che il film è costato una cifra X e ha incassato la metà. Nota metodologica, come dicono quelli bravi: i budget dei film non sono dati pubblici, sono quasi sempre stime (ma quasi sempre ci prendono); un paio di film devono ancora uscire in Italia e in altre parti del mondo. Faranno quindi un altro po’ di soldi, ma pochi, perché sono comunque tutti già usciti nei paesi con più spettatori potenziali.

10. Masterminds – I geni della truffa

È costato 25 milioni di dollari e ne ha incassati 22: l’88 per cento

È una commedia diretta da Jared Hess – il regista di Napoleon Dynamite – e con Kristen Wiig, Owen Wilson, Jason Sudeikis e Zach Galifianakis. Napoleon Dynamite è un film del 2004 che costò pochissimo, divenne un cult e fece diventare famosa questa maglietta; Wilson e soprattutto Galifianakis sono due i cui film vanno di solito abbastanza bene (a volte molto bene) e, cosa rara per una commedia, il film è tratto da una storia vera e non banale. Masterminds – I geni della truffa si ispira a quella di una vera e grandissima rapina del 1997, fatta da dei ladruncoli improvvisati e raccontata nel libro Heist!: The $17 million Loomis Fargo Theft, di Jeff Diamant. Nonostante le buone premesse per essere una commedia di successo, il film non è andato bene: il suo voto medio su IMDb è 5,8, gli incassi americani sono stati bassini e le recensioni ne parlano come di un film scarso. Jordan Hoffman del Guardian ha scritto che «è come un film dei fratelli Coen passato attraverso un meccanismo che ne ha tolto tutto l’umorismo, l’eleganza estetica e la capacità di rendersi interessante. Al posto di queste cose sono stati inseriti dialoghi insensati, scenette tortuose e monotone e recitazione banale».

9. Snowden

È costato 40 milioni di dollari e ne ha incassati 34,3: l’86 per cento

Era un film atteso e molto discusso. Perché parla di Edward Snowden, l’ex consulente della NSA – l’agenzia per la sicurezza degli Stati Uniti – poi diventato la fonte della lunga inchiesta che ne ha rivelato i programmi di sorveglianza, e perché è diretto da Oliver Stone, che ha vinto tre Oscar ed è noto per essere le sue idee di sinistra, molto evidenti in alcuni suoi film. Snowden è interpretato da Joseph Gordon-Levit. Molte recensioni del film sono negative e Leah Greenbalt ha scritto su Entertainment Weekly: «Riesce in qualche modo a prendere una storia affascinante e totalmente contemporanea e far sembrare che sia una cosa vecchia». In Italia è uscito il 24 novembre.

8. Grimsby – Attenti a quell’altro

È costato 35 milioni di dollari e ne ha incassati 28,7: l’82 per cento

È il quinto film del comico e attore britannico Sacha Baron Cohen, quello di Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan e Ali GGrimsby è una specie di parodia dei film d’azione e Baron Cohen interpreta Nobby Butcher, il fratello tonto di una spia britannica. Nobby è grasso, ignorante, ha le basette alla Liam Gallagher, molti figli avuti da molte donne e una vita piuttosto banale. Ha però una venerazione per il fratello, che fa un lavoro alla James Bond: i due si ritrovano coinvolti in una serie di pericolose missioni in cui devono affrontare più o meno direttamente il cattivo del film, che è Penelope Cruz. Parlando di Grimsby Danny Leigh ha scritto sul Guardian: «Ci sono state alcune risate sparpagliate qua e là, e il fulcro comico – una scena la cui più giusta descrizione è “bukkake di elefanti” – ha generato strilla isteriche. Ma per la maggior parte del tempo c’è stato silenzio. Poco prima della fine un cellulare si è messo a suonare. Il proprietario ha risposto e gli ho sentito dire, mentre usciva, “non preoccuparti, tanto fa cagare”».

7. Whiskey Tango Foxtrot

È costato 35 milioni di dollari e ne ha incassati 24,9: il 71 per cento

In Italia è uscito a giugno non se ne è accorto quasi nessuno. È l’adattamento cinematografico di The Taliban Shuffle: Strange Days in Afghanistan and Pakistan, un libro di memorie del 2011, scritto dalla giornalista americana Kim Barker, sulla sua esperienza in Pakistan e Afghanistan. I registi sono Glenn Ficarra e John Requa, quelli di Focus – Niente è come sembra e di Crazy, Stupid, Love. Nel cast ci sono Tina Fey (che interpreta Barker), Margot Robbie, Martin Freeman e Billy Bob Thornton. Melissa Anderson di Village Voice ha scritto che nel film c’è una «tenue islamofobia» e che le scelte degli attori sono molto discutibili.

6. Le spie della porta accanto

È costato 40 milioni di dollari e ne ha incassati 26,9: il 67 per cento

È una commedia – con alcune scene d’azione – di Grego Mottola, il regista di Suxbad – Tre menti sopra il pelo. La trama è piuttosto semplice – “una coppia scopre che i vicini di casa sono spie” – e molti critici hanno scritto che anche le gag e le dinamiche sono piuttosto prevedibili. Nel film ci sono Gal Gadot – la Wonder Woman del film che uscirà nel 2017 – e Zach Galifianakis: è il suo secondo film in questa classifica. Non un grande 2016 per lui, quindi. In Italia uscirà nel febbraio 2017. Rotten Tomatoes ha scritto – facendo una media di tutte le principali recensioni del film – che «dilapida una decente premessa e un talentuoso cast facendo un film tonto e che non fa ridere».

5. Ratchet & Clank

È costato 20 milioni di dollari e ne ha incassati 11,8: il 59 per cento

È un film d’animazione basato su un’omonima serie di videogiochi. I critici ne hanno parlato molto male, scrivendo che potrebbe interessare solo ai veri e grandi fan del videogioco, per il resto poca roba, soprattutto considerando le tante e ottime alternative per quanto riguarda il cinema d’animazione. In Italia è uscito a giugno e nel suo primo weekend ha incassato 96mila euro: pochissimi.

4. PPZ – Pride + Prejudice + Zombies

È costato 28 milioni di dollari e ne ha incassati 16,4: il 58 per cento

C’è Orgoglio e pregiudizio, il romanzo di Jane Austen che più o meno tutti conoscono anche senza averlo letto. Partendo da quel libro lo scrittore e sceneggiatore statunitense Seth Grahame-Smith ha scritto il libro Orgoglio e pregiudizio e zombie. L’ambientazione è quella del romanzo di Austen, l’Inghilterra di inizio Ottocento. Anche la trama è a grandi linee quella del libro di Austen, con la differenza che quell’Inghilterra è abitata da temibilissimi zombie assassini. Dan Callahan di The Wrap ha scritto che «il film è così terribile perché si vede che è stato fatto da persone intelligenti che hanno cercato di rendersi stupide, e non c’è niente di più straziante di questa cosa».

3. Vite da popstar

È costato 20 milioni di dollari e ne ha incassati 9,5: il 48 per cento

È un mockumentary – cioè un finto documentario, che finge però di essere vero –diretto da Akiva Schaffer e Jorma Taccone. Racconta la storia di un cantante in crisi dopo che ha provato la carriera da solista, prendendo in giro i veri documentari musicali degli ultimi anni. MyMovies ha scritto che l’obiettivo del film era prendere in giro l’assenza di sostanza di quei documentari, ma che anche questo finisce per essere – probabilmente non di proposito – ugualmente senza sostanza. Tra i film in questa classifica è uno di quelli di cui la critica ha parlato meglio (anche se mai benissimo), ma è comunque costato troppo di più rispetto a quanto ha incassato.

2. Free State of Jones

È costato 50 milioni di dollari e ne ha incassati 23,2: il 46 per cento

È diretto da Gary Ross (il regista del primo Hunger Games) e il protagonista è Matthew McConaughey, che interpreta Newton Knight, un contadino e soldato del Mississippi che durante la Guerra Civile degli Stati Uniti guidò un gruppo di ribelli – altri contadini e schiavi neri – contro l’esercito degli Stati confederati. La rivolta di Knight portò l’area della contea di Jones a separarsi dalla Confederazioni e a creare lo Stato libero di Jones. Negli ultimi anni McConaughey ha azzeccato quasi tutti i suoi ruoli, ha vinto l’Oscar ed è diventato uno dei migliori attori di Hollywood. Per questo e per la storia raccontata il film era molto atteso, e c’era anche chi diceva che poteva giocarsela per qualche Oscar. Al pubblico sta piaciucchiando – il voto medio su IMDb 6,9 su 10 – e anche se nessun critico ne parla più come di un capolavoro da Oscar, non ci sono state stroncature totali. Nonostante questo è andato molto peggio del previsto: nel suo primo weekend negli Stati Uniti è stato il sesto film più visto e ha incassato 7 milioni di dollari. Sono più o meno quelli che Animali fantastici e dove trovarli ha incassato solo in Italia in una settimana.

1. Max Steel

È costato 10 milioni di dollari e ne ha incassati 4,4: il 42 per cento

È un film d’azione basato sul giocattolo venduto dalla Mattel alla fine degli anni Novanta. Se non lo ricordate, forse ricordate Action Man, un giocattolo quasi uguale prodotto dalla Palitoy e poi da Hasbro. Il film è quindi un film d’azione e di fantascienza su una specie di supereroe. In Italia uscirà a gennaio ma praticamente ogni critico di cinema lo sconsiglia, anche in modo piuttosto determinato. Forbes ha scritto che Max Steel ha due problemi: ha un protagonista quasi sconosciuto (di Ben Winchell non dovreste aver mai sentito parlare) e poi è proprio brutto. Come hanno scritto un paio di critici: pensate al peggior film sui Transformers; ecco, questo è molto peggio.