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  • Lunedì 9 maggio 2016

9 cose che Renzi ha detto a “Che Tempo Che Fa”

Dalla nomina di Carlo Calenda a ministro alla fiducia sulle unioni civili, passando per le dure critiche all'Austria per il "muro" al Brennero

Ansa/Daniel Dal Zennaro
Ansa/Daniel Dal Zennaro

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nella sera di domenica 8 maggio è stato ospite della trasmissione Che Tempo Che Fa di RaiTre. Renzi, nel corso dell’intervista condotta da Fabio Fazio, ha affrontato buona parte dei temi dell’attualità politica, annunciando tra le altre cose il nome del nuovo ministro dello Sviluppo economico e di volere porre la questione di fiducia sulla legge per le unioni civili, che sarà discussa un’ultima volta alla Camera questa settimana.

1. Mercoledì o giovedì l’Italia avrà una legge sulle unioni civili.
Renzi ha annunciato che, per accelerare i tempi, questa settimana il governo metterà la fiducia sulla legge per le unioni civili, la cosiddetta “legge Cirinnà” approvata dal Senato a inizio anno e che deve essere rivista un’ultima volta dalla Camera. La legge estende anche alle coppie omosessuali tutti i diritti e i doveri del matrimonio civile, tranne la stepchild adoption e qualche altra questione burocratica minore.

2. Il tentativo di propaganda fatto dall’Austria è strumentale e squallido, perché è solo propaganda per campagna elettorale interna. Il muro non si fa perché è contro le regole.
Secondo Renzi le discussioni sulla costruzione di una barriera al Brennero, per impedire l’ingresso dei migranti arrivati in Italia, sono state strumentali e dovute a un mero calcolo politico in Austria per scopi di campagna elettorale. Renzi ha ricordato che il “muro” non si potrà fare perché non è previsto dalle leggi europee ed escluderebbe l’Austria dall’Unione. Ha anche ricordato che la risposta al terrorismo non può essere la chiusura delle frontiere, considerato che gli autori degli ultimi attentati terroristici in Francia erano cittadini europei: “Se chiudevamo le frontiere, gli attentatori restavano dentro”.

3. Carlo Calenda è il nuovo ministro dello Sviluppo economico.
Sostituisce Federica Guidi, che si era dimessa un mese fa per l’inchiesta giudiziaria che coinvolgeva il suo compagno. Calenda era già stato viceministro nello stesso ministero prima di essere nominato rappresentante permanente del governo presso l’Unione Europea. Renzi ha detto che il nuovo ministro dovrà concentrarsi su innovazione e investimenti nelle aree in crisi.

4. La questione morale nel PD esiste, sì, punto. Chi la nega, nega la realtà.
Facendo riferimento alle vicende giudiziarie delle ultime settimane, che hanno coinvolto esponenti del PD in ambito locale per presunta corruzione, Renzi ha ammesso che i casi sono molti e che il partito deve intervenire in modo più incisivo. Ha però ricordato che si devono attendere le sentenze, e che il governo ha modificato da tempo gli articoli del Codice penale per inasprire le pene per corruzione e ha aumentato i tempi di prescrizione per i processi che se ne occupano.

5. Ho convinto Tim Cook, il capo di Apple, che il sud sta cambiando passo e Apple investe a Napoli.
Renzi ha fatto l’esempio di Cook, e quello degli investimenti della multinazionale delle reti Cisco Systems, per rispondere a chi critica il governo sulle politiche adottate per il sud. I due interventi porteranno opportunità e posti di lavoro in Campania, ma sono ritenuti insufficienti dai detrattori – come Roberto Saviano – che vorrebbero un piano più articolato e incisivo contro disoccupazione e crisi nell’Italia meridionale.

6. Il ministro Giannini ha firmato un decreto da 10 milioni di euro per cui nelle scuole del quartiere Sanità, di Forcella e di Scampia quest’estate si può andare a scuola.
È un intervento per consentire a volontari e altre organizzazioni di usare le scuole per le loro attività di recupero e di contrasto della criminalità, in aree dove ci sono poche occasioni per coinvolgere e tutelare i più giovani.

7. Alcuni magistrati fanno polemica contro di me? Affari loro. Vadano ai processi, facciano le sentenze.
Rispondendo a una domanda sul tema ricorrente dei rapporti tra giudici e politici, Renzi ha detto di non poterne più di “discussioni sterili e filosofiche: a me i giudici non fanno paura, perché i cittadini onesti non possono avere paura dei giudici”. Ha poi detto che non si lascerà trascinare da qualcuno nella polemica, chiedendo però che la magistratura si occupi dei processi e di farli, ricordando che i ritardi in alcune realtà non sono dovuti alla mancanza di risorse.

8. Se io perdo con che faccia rimango? Non è che vado a casa, smetto di fare politica. Questa non è personalizzazione, è rispetto verso i cittadini.
Parlando del referendum che si terrà in autunno per confermare o respingere le riforme costituzionali promosse dal governo e votate dal Parlamento, Renzi ha confermato che si dimetterà nel caso di una vittoria dei “no”. Ha respinto le critiche di volere trasformare la consultazione su una specie di referendum sul suo governo, dicendo che non potrebbe mantenere il suo incarico se la maggioranza degli italiani votasse contro il suo provvedimento più importante.

9. Abbiamo attivato l’email bellezza@governo.it per i piccoli interventi culturali.
Renzi ha confermato lo stanziamento di un miliardo di euro per interventi nell’ambito della cultura, dedicati soprattutto a restaurare e migliorare la fruizione dei principali siti d’arte e archeologici d’Italia. Parte del fondo, circa 150 milioni di euro, sarà assegnata a piccole opere di restauro e al finanziamento di attività culturali sulla base della segnalazione dei cittadini, che potranno inviare una mail al governo fino al prossimo 31 maggio per proporre un intervento.