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  • Mercoledì 11 febbraio 2015

La tempesta di sabbia in Medio Oriente

Le foto di Gerusalemme e del Cairo con il cielo tutto giallo, mentre le strade del lungomare di Beirut sono state danneggiate da onde altissime

Una moschea si intradeve al Il Cairo, 11 febbraio 2015. 
(AP Photo/Hassan Ammar)
Una moschea si intradeve al Il Cairo, 11 febbraio 2015. (AP Photo/Hassan Ammar)

Martedì e mercoledì una tempesta di sabbia ha coinvolto molte città mediorientali, dal Cairo a Gerusalemme, mentre in Libano il vento, arrivato fino a 100 chilometri orari, ha provocato mareggiate che hanno danneggiato le strade del lungomare a Beirut e in altre cittadine lungo la costa. La sabbia proviene in gran parte dal deserto del Sahara ed è stata sollevata da un ciclone che ha attraversato la catena montuosa dell’Atlante, nell’Africa nord-occidentale.

In Israele la tempesta di sabbia ha portato il tasso di inquinamento dell’aria ai livelli massimi registrati negli ultimi cinque anni. Le piccole particelle di polvere possono penetrare nel sistema respiratorio, irritare i polmoni e causare problemi soprattutto agli anziani, alle donne incinte e ai bambini. Secondo i meteorologi la situazione migliorerà mercoledì sera, con l’arrivo della pioggia. In Egitto sia martedì che martedì la scarsa visibilità ha costretto alla chiusura temporanea di alcuni aeroporti, tra cui quello del Cairo. In città il vento è arrivato a 75 chilometri orari, mentre lungo la costa le onde hanno toccato i 6 metri, portando alla chiusura di tre porti sul Mar Mediterraneo e sul Mar Rosso. Secondo i meteorologi il brutto tempo continuerà anche giovedì, con basse temperature e pioggia.