Il PD ha sospeso il tesseramento

Dall'11 al 24 novembre: lo ha deciso la Direzione nazionale, Civati ha votato contro

Venerdì 8 novembre la direzione nazionale del Partito Democratico ha deciso la sospensione del tesseramento dei nuovi iscritti “dal giorno 11 novembre al giorno della Convenzione nazionale (24 novembre)”. Il voto, informa il PD sul suo sito, è avvenuto con dodici voti contrari e due astenuti. I circoli del PD resteranno aperti nelle giornate di sabato 9 e domenica 10 novembre.

La decisione è arrivata dopo settimane di proteste, ricorsi e denunce di irregolarità nel tesseramento in molti circoli di tutta Italia, con il numero di iscritti che è aumentato da circa 140 mila a oltre 600 mila. Mercoledì 6 novembre, durante una riunione della segreteria nazionale, il segretario del PD Guglielmo Epifani aveva avanzato la proposta di bloccare le iscrizioni dei nuovi tesserati a partire da lunedì 11 novembre, ma aveva anche aggiunto che la sospensione sarebbe dovuta passare per l’approvazione dei quattro candidati alle primarie dell’8 dicembre.

Almeno uno dei quattro candidati, Pippo Civati, ha votato contro la proposta. Questa mattina ha spiegato così le ragioni della sua opposizione: «Ho deciso di votare contro la proposta di sospensione del tesseramento dopo questo fine settimana: è una proposta tardiva e insufficiente, che non affronta i veri problemi, non sanziona le irregolarità già attuate, e limita la partecipazione. Chiedo quindi a tutti, nei territori, di vigilare: non vorrei infatti che, tra sabato e domenica, i singoli elettori desiderosi di tesserarsi trovassero più ostacoli dei signori delle tessere all’assalto delle federazioni».

Per capire come si inserisce la sospensione del tesseramento nel percorso che porterà il PD alle primarie dell’8 dicembre bisogna richiamare il regolamento delle primarie, cioè il percorso di selezione dei candidati e come si arriverà al voto. Il congresso è sostanzialmente diviso in due fasi: la prima prevede che si svolgano, entro il 20 novembre, le “Convenzioni provinciali” cioè le votazioni delle diverse mozioni congressuali nazionali a livello di circolo e provinciale, con l’elezione dei relativi delegati.

Questa prima fase è riservata ai soli iscritti e serve a selezionare i candidati che potranno accedere alla seconda fase. L’articolo 6, comma 9 dello statuto del PD spiega infatti che solo «i tre candidati che abbiano ottenuto il consenso del maggior numero di iscritti purché abbiano ottenuto almeno il cinque per cento dei voti validamente espressi e, in ogni caso, quelli che abbiano ottenuto almeno il quindici per cento dei voti validamente espressi e la medesima percentuale in almeno cinque regioni o province autonome» potranno essere ammessi alla seconda fase. I risultati verranno comunicati ufficialmente durante la Convenzione Nazionale del 24 novembre, la data entro cui si è deciso oggi di sospendere il tesseramento.

Foto: Roberto Monaldo / LaPresse