Chi era Mary Leakey
Una grande archeologa e paleoantropologa inglese, che era nata cento anni fa oggi e che scoprì molte cose sugli uomini di milioni di anni fa
Il 6 febbraio 1913 nacque a Londra Mary Leakey, archeologa e antropologa autrice di importantissimi studi e ritrovamenti nel campo delle origini dell’uomo (il centenario è celebrato oggi anche nel doodle di Google). Si chiamava Mary Douglas Nicol prima di sposarsi con Louis Leakey, anche lui paleontologo, e naturalista, con cui condivise una parte delle ricerche e degli studi che resero il suo lavoro importantissimo, soprattutto nella Gola di Olduvai in Tanzania.
Malgrado una famiglia colta e viaggiatrice con cui conobbe presto molti luoghi del mondo, Leakey si appassionò all’archeologia con un percorso anomalo e dopo una faticosa carriera scolastica, fuori dall’università: seguendo lezioni e campi di studio di illustri archeologi. Cominciò a lavorare soprattutto come illustratrice e fu per illustrare un suo libro che conobbe Louis Leakey: i due si innamorarono e lui lasciò la moglie, cosa che allora gli complicò severamente la carriera accademica. Si sposarono nel 1936 dopo che lui ebbe divorziato: ma le inclinazioni al tradimento di lui li allontanarono progressivamente e dagli anni Sessanta lei divenne la principale responsabile delle ricerche nella Gola di Olduvai. Louis Leakey morì nel 1972 a causa di un attacco di cuore.
Già a vent’anni, a metà degli anni Trenta a Swanscombe, nel Kent (Regno Unito), Mary Leakey aveva scoperto nello scavo di una serie di insediamenti primitivi alcuni resti fossili di un elefante. Tra il 1935 e la fine degli anni Cinquanta trascorse lunghi periodi nella gola di Olduvai, nella pianura del Serengeti nel nord della Tanzania. Gli scavi nella zona furono avviati da Louis Leakey, e lì Mary nel luglio del 1959 trovò l’Australopithecus boisei, un ominide vissuto tra i 2,6 e gli 1,2 milioni di anni fa. Tra la seconda metà degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, Mary Leakey condusse ricerche e studi a Laetoli, sempre in Tanzania, su una serie di impronte fossili di piedi di ominidi rimaste impresse su cenere vulcanica e ben conservate: trovando tracce di antenati dell’uomo vissuti fino a quasi quattro milioni di anni prima.
Mary Leakey morì a 83 anni il 9 dicembre del 1996 a Nairobi, in Kenya.