Chi era Mary Leakey

Una grande archeologa e paleoantropologa inglese, che era nata cento anni fa oggi e che scoprì molte cose sugli uomini di milioni di anni fa

Paleontologist, Dr. Mary Leakey at a Washington, D.C. press conference, Feb. 01, 1978, announcing the discovery of 3.5 million year old footprints. Leakey, half of the archaeological team that brought the world closer to understanding the origins of man, died Monday Dec. 9, 1996, her son said in a statement. She was 83. (AP PHOTO)
Paleontologist, Dr. Mary Leakey at a Washington, D.C. press conference, Feb. 01, 1978, announcing the discovery of 3.5 million year old footprints. Leakey, half of the archaeological team that brought the world closer to understanding the origins of man, died Monday Dec. 9, 1996, her son said in a statement. She was 83. (AP PHOTO)

Il 6 febbraio 1913 nacque a Londra Mary Leakey, archeologa e antropologa autrice di importantissimi studi e ritrovamenti nel campo delle origini dell’uomo (il centenario è celebrato oggi anche nel doodle di Google). Si chiamava Mary Douglas Nicol prima di sposarsi con Louis Leakey, anche lui paleontologo, e naturalista, con cui condivise una parte delle ricerche e degli studi che resero il suo lavoro importantissimo, soprattutto nella Gola di Olduvai in Tanzania.

Malgrado una famiglia colta e viaggiatrice con cui conobbe presto molti luoghi del mondo, Leakey si appassionò all’archeologia con un percorso anomalo e dopo una faticosa carriera scolastica, fuori dall’università: seguendo lezioni e campi di studio di illustri archeologi. Cominciò a lavorare soprattutto come illustratrice e fu per illustrare un suo libro che conobbe Louis Leakey: i due si innamorarono e lui lasciò la moglie, cosa che allora gli complicò severamente la carriera accademica. Si sposarono nel 1936 dopo che lui ebbe divorziato: ma le inclinazioni al tradimento di lui li allontanarono progressivamente e dagli anni Sessanta lei divenne la principale responsabile delle ricerche nella Gola di Olduvai. Louis Leakey morì nel 1972 a causa di un attacco di cuore.

Già a vent’anni, a metà degli anni Trenta a Swanscombe, nel Kent (Regno Unito), Mary Leakey aveva scoperto nello scavo di una serie di insediamenti primitivi alcuni resti fossili di un elefante. Tra il 1935 e la fine degli anni Cinquanta trascorse lunghi periodi nella gola di Olduvai, nella pianura del Serengeti nel nord della Tanzania. Gli scavi nella zona furono avviati da Louis Leakey, e lì Mary nel luglio del 1959 trovò l’Australopithecus boisei, un ominide vissuto tra i 2,6 e gli 1,2 milioni di anni fa. Tra la seconda metà degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, Mary Leakey condusse ricerche e studi a Laetoli, sempre in Tanzania, su una serie di impronte fossili di piedi di ominidi rimaste impresse su cenere vulcanica e ben conservate: trovando tracce di antenati dell’uomo vissuti fino a quasi quattro milioni di anni prima.
Mary Leakey morì a 83 anni il 9 dicembre del 1996 a Nairobi, in Kenya.