John Boehner rieletto presidente della Camera degli Stati Uniti
Il deputato repubblicano ha ottenuto un secondo mandato da speaker, ma senza l'appoggio di un pezzo del suo partito
John Boehner, deputato dell’Ohio del Partito Repubblicano, è stato rieletto presidente della Camera – quello che viene chiamato spesso speaker – del 113esimo Congresso degli Stati Uniti: si tratta del suo secondo mandato, dopo la prima nomina alle elezioni di metà mandato del novembre 2010. Boehner è stato eletto nel giorno dell’insediamento della Camera eletta lo scorso 6 novembre con 220 voti, contro i 192 voti ottenuti da Nancy Pelosi, capo dei democratici alla Camera ed ex speaker.
Non è stata un’elezione facile, anche se era stata preventivata, soprattutto per le tensioni che ci sono state nei giorni scorsi all’interno del Partito Repubblicano: 12 deputati repubblicani, membri del suo stesso partito, non lo hanno votato. Le tensioni sono nate durante le riunioni per discutere l’accorso sul fiscal cliff, il cosiddetto baratro fiscale, approvato dalla Camera il 2 gennaio. Era stato proprio Boehner a proporre la prima proposta, per raggiungere un accordo con il Partito Democratico ed evitare i pesanti tagli automatici alla spesa e gli aumenti delle tasse.
I membri più conservatori del Partito Repubblicano lo avevano messo in minoranza, complicando la trattativa. Anche sulla votazione dell’accordo finale, la leadership dei repubblicani si era divisa: Bohener aveva votato a favore, mentre avevano votano contro il capogruppo dei repubblicani Eric Cantor e il deputato Kevin McCarthy, il repubblicano numero tre al Congresso. I deputati più conservatori che non hanno votato per Boehner hanno dato il proprio voto, per la maggior parte, ad Allen West, vicino ai tea party. Si è trattato di un caso eclatante, comunque: si tratta del numero più basso di voti ottenuto, per la rielezione dello speaker della Camera, dall’elezione del repubblicano Dennis Hastert nel 1999.