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  • Giovedì 6 dicembre 2012

Il discorso di Morsi

Il presidente egiziano ha parlato in tv dopo gli scontri di questi giorni: ha chiesto di incontrare l'opposizione e ha confermato la data del referendum

Questa sera il presidente egiziano Muhammad Morsi ha parlato alla televisione egiziana, dopo gli scontri e le proteste che ci sono stati negli ultimi giorni: ha chiesto ai rappresentanti dell’opposizione di incontrarsi sabato prossimo, per cercare di mettere fine agli scontri che ci sono stati in questi giorni al Cairo tra i suoi sostenitori e quelli dell’opposizione che hanno manifestato contro i decreti decisi una settimana fa e contro la nuova Costituzione. Ieri, davanti al palazzo presidenziale, dopo una giornata di guerriglia, ci sono stati cinque morti e quasi 650 feriti, secondo la BBC, mentre Al Jazeera ha scritto che i morti sarebbero sette e i feriti 770.

Morsi ha detto che i sostenitori dell’opposizione hanno tutto il diritto di manifestare pacificamente, anche se ha spiegato che tra quelli che hanno protestato ieri ci sono state molte persone pagate per far crescere il clima di violenza. Riguardo al referendum popolare, per approvare la Costituzione elaborata dall’Assemblea Costituente, il presidente ha confermato che il voto ci sarà il 15 dicembre prossimo, come era stato programmato, così che le persone «possano dire la loro». E ha spiegato che se la Costituzione, così come è stata impostata, verrà bocciata dal referendum, sarà creata un’altra assemblea che ne scriverà una nuova.

Gli oppositori di Morsi avevano organizzato ieri una manifestazione davanti al palazzo presidenziale contro il decreto costituzionale che aumenta notevolmente i poteri presidenziali e per chiedere il rinvio del referendum popolare per approvare la nuova Costituzione, fortemente influenzata dai Fratelli Musulmani. Un gruppo di attivisti aveva montato tende davanti al palazzo e sono stati aggrediti dai sostenitori di Morsi, che hanno distrutto l’accampamento con sassi e bastoni. A quel punto sono iniziati gli scontri, poi è intervenuta la polizia in tenuta antisommossa, che ha riportato l’ordine e arrestato 32 persone.

Secondo Al Jazeera il testo sarà probabilmente approvato dalla maggioranza degli elettori, anche grazie alla forza politica dei Fratelli Musulmani, il movimento politico-religioso che appoggia il presidente, e per l’alleanza con altre forze politiche d’ispirazione islamista. Inoltre, oggi si sono dimessi altri quattro consiglieri di Morsi: in tutto sono diventati sette, contando le altre dimissioni che ci sono state nelle ultime due settimane. Una volta finito il discorso del presidente sono continuate le proteste dei manifestanti in piazza Tahrir che continuano a chiedere che il presidente se ne vada.