• Mondo
  • Mercoledì 5 dicembre 2012

Un’altra notte di scontri al Cairo

Cinque persone sono morte e 350 sono rimaste ferite negli scontri tra i sostenitori dei Fratelli Musulmani e quelli dell'opposizione

Members of the Muslim Brotherhood and supporters of Egyptian President Mohamed Morsi build barricades as they clash with anti-Morsi demonstrators on the road leading to the Egyptian presidential palace on December 5, 2012 in Cairo. Supporters and opponents of Egypt’s President Mohamed Morsi lobbed firebombs and rocks at each other as their standoff over his expanded powers and an Islamist-drafted constitution turned violent. AFP PHOTO/GIANLUIGI GUERCIA (Photo credit should read GIANLUIGI GUERCIA/AFP/Getty Images)

Members of the Muslim Brotherhood and supporters of Egyptian President Mohamed Morsi build barricades as they clash with anti-Morsi demonstrators on the road leading to the Egyptian presidential palace on December 5, 2012 in Cairo. Supporters and opponents of Egypt’s President Mohamed Morsi lobbed firebombs and rocks at each other as their standoff over his expanded powers and an Islamist-drafted constitution turned violent. AFP PHOTO/GIANLUIGI GUERCIA (Photo credit should read GIANLUIGI GUERCIA/AFP/Getty Images)

Aggiornamento di giovedì alle 8:00

Cinque persone sono morte e 350 sono state ferite negli scontri tra i sostenitori del presidente Muhammad Morsi e dell’opposizione. Gli oppositori di Morsi avevano organizzato una manifestazione davanti al palazzo presidenziale contro il decreto costituzionale che aumenta notevolmente i poteri presidenziali e per chiedere il rinvio del referendum popolare per approvare la nuova Costituzione, fortemente influenzata dai Fratelli Musulmani. Un gruppo di attivisti ha montato tende davanti al palazzo presidenziale: è stato aggredito dai sostenitori di Morsi, che hanno distrutto l’accampamento con sassi e bastoni. A quel punto sono iniziati gli scontri, terminati verso le prime ore di giovedì: entrambi i gruppi si lanciavano sassi e bombe molotov. È intervenuta la polizia in tenuta antisommossa, che ha riportato l’ordine e arrestato 32 persone. Mohamed El Baradei, Amr Moussa e gli altri principali esponenti dell’opposizione hanno tenuto una conferenza stampa dicendo di considerare Morsi pienamente responsabile delle violenze. Ci sono state proteste anche in altre città e le sedi dei Fratelli Musulmani a Ismailia e Suez sono state incendiate.

***

Mercoledì sera, davanti al palazzo presidenziale del Cairo, in Egitto, ci sono stati scontri tra i sostenitori del presidente Muhammad Morsi e quelli dell’opposizione: ci sarebbero almeno duecento feriti, anche a causa di alcune bombe molotov lanciate dai Fratelli  Musulmani. Già martedì sera i manifestanti dell’opposizione avevano assaltato il palazzo presidenziale, nel quartiere Heliopolis, nonostante la polizia avesse cercato di disperdere la folla: il presidente e i ministri che erano riuniti all’interno avevano lasciato il palazzo prima che venisse scavalcato il recinto spinato intorno al palazzo.

Gli scontri di questa sera sono iniziati dopo che alcuni sostenitori dei Fratelli Mussulmani, il movimento politico-religioso che appoggia il presidente, hanno iniziato a colpire le tende degli oppositori, accampate da ieri sera davanti al palazzo. Alcuni testimoni, ha riportato l’agenzia Agence France Presse, hanno raccontato che ci sono stati anche alcuni spari di arma da fuoco.

I sostenitori dell’opposizione continuano a protestare da giorni, accusando il presidente Morsi per aver approvato alcuni decreti che gli danno ulteriori poteri e per aver dato ampio potere ai Fratelli Musulmani nell’elaborare la nuova Costituzione, su cui il presidente ha indetto un referendum popolare per il 15 dicembre prossimo: i Fratelli Musulmani hanno dettato le linee guida e condizionato la maggior parte degli articoli, dandogli un’impronta prevalentemente islamista ispirata alla Sharia, la legge islamica, a sfavore delle posizioni più laiche e liberali.