Che cosa fare con il fotovoltaico

Massimiliano Lincetto scrive sul sito dei Mille che forse è arrivato il momento di concentrare altrove gli investimenti (ad esempio sull'eolico)

È in corso da tempo un dibattito sugli investimenti e la pianificazione destinati allo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia. Massimiliano Lincetto, sul sito dei Mille, presenta e discute alcuni dati sull’energia ottenuta con il fotovoltaico e sostiene che sia arrivato il momento di spostare gli investimenti in favore dell’eolico, “sostanzialmente meno costoso a parità di energia prodotta”: ma nelle modifiche di impostazione energetica entrano in gioco anche le politiche europee e l’attuale crisi economica.

C’era una volta il sogno delle energie rinnovabili. Anni fa immaginavamo, in un futuro più o meno lontano, un mondo in cui sole e vento ci avrebbero regalato tutta l’energia pulita di cui abbiamo bisogno. Oggi, anche non possiamo dire che quel futuro sia arrivato, le rinnovabili sono tra noi ed iniziano ad avere un ruolo importante sul bilancio energetico di molti paesi europei, Italia inclusa.

Seguendo vari dibattiti sul tema ho maturato l’impressione che da quel sogno molti non siano ancora usciti. Vedo molti sostenitori delle rinnovabili sorprendersi del fatto che sostenerle comporti dei costi non indifferenti (gli oltre cinque miliardi di euro l’anno di incentivi per il fotovoltaico qualcuno dovrà pur pagarli). Vedo altri sostenitori “a parole” delle rinnovabili scandalizzarsi del “territorio rubato” (a chi? a cosa?) dai campi fotovoltaici, neanche fosse un mistero che le rinnovabili abbiano bisogno di superficie per raggiungere capacità significative.

È ora, insomma, di fare i conti con la realtà. Il punto della situazione l’ha fatto Filippo Zuliani nel suo ultimo articolo: le rinnovabili hanno oggi un peso importante e impattano significativamente sul bilancio dell’energia elettrica, al punto che la loro integrazione nel sistema elettrico è divenuta una sfida cruciale.

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